di Mario Malandrone.
Sabato 15 giugno nel dibattito con il sindaco di Biberach, alla domanda di Marco Devecchi "un sogno per Asti tra trenta anni", il Sindaco Fabrizio Brignolo ha risposto: “Il mio sogno è che si possa rifare il bagno in Borbore e Tanaro, che i due corsi d'acqua di Asti siano puliti, segno di un paese civile” ...
Oggi, sabato 22 giugno, ho incontrato all'iniziativa della Bottega del Mondo “Rava e Fava“ di Asti , un instancabile difensore dei due corsi d'acqua astigiani, Giancarlo Trafano.
Il Signor Trafano ha appena prodotto due video molto belli di denuncia sullo stato dei fiumi ad Asti, frutto di una passione instancabile e di anni di camminate, denunce dell'inquinamento del degrado e di racconti su ricordi e storie dei due fiumi. Gli abbiamo rivolto qualche domanda.
Signor Trafano, il Sindaco di Asti sabato scorso ha detto che ha un sogno che riguarda i fiumi, che tornino puliti, un bel sogno no? E' un sogno ambizioso, oggi qual è lo stato dei fiumi?
Lo stato chimico (sintetizza la presenza di sostanze inquinanti ) del Tanaro è classificato come sufficiente, mentre quello del Borbore è scadente.
Lo stato ambientale se si tiene conto quindi delle specie viventi presenti, la vita nei corsi d'acqua, che è il punto centrale del problema, beh allora la situazione è peggiore.
Ricordo che negli anni 50 vi era molta ricchezza biologica e questo aveva una ricaduta sociale, la pesca era una attività in cui si rifugiavano molti contadini, dopo un'annata di raccolti scarsi per grandinate o altri problemi.
Molti operai della vetreria o di altre fabbriche nei momenti in cui la produzione era ferma integravano il salario con la pesca.
Il Borbore ad esempio era ricco di vita, di biodiversità, oggi nel Borbore e nel Versa la vita è scomparsa.
Queste condizioni non sono solo dovute a scarichi civili, Asti negli ultimi anni ha migliorato il suo sistema fognario, è vero che lungo l'alveo a monte di Asti non si ha la stessa attenzione, ma non è solo dovuto a questo il degrado del torrente.
I problemi centrali sono lungo l'alveo gli scarichi industriali e l'agricoltura intensiva, i fitofarmaci e i prodotti chimici usati in agricoltura.
Nel video che ho realizzato si può notare molto prima dell'entrata in Asti del Borbore la presenza di schiumogeni, questo sversamento per esempio pare legato a allevamenti industriali che rilasciano nel Triversa, che poi si immette nel Borbore, ma questo è solo un esempio.
Lei ha denunciato per anni il degrado delle sponde, lotta condivisa anche dal Comitato Parco Borbore, fotografando rifiuti di ogni tipo ....
L'emergenza rifiuti (non ancora risolta) in cui mi sono imbattuto e per la cui soluzione mi sono battuto, fotografandola e denunciandola è più visibile, è immediata , è più facile da vedere e quindi da rimuovere.
Il vero problema, quello centrale , anche se ancora oggi la questione dei rifiuti non è risolta, è l'agricoltura intensiva, gli scarichi e soprattutto quelli industriali.
Su lla questione degli scarichi civili e soprattutto industriali, occorre che i Comuni facciano la parte che gli spetta, non riguarda solo Asti, ma tutti i Comuni interessati ai bacini fluviali.
Se sulle aziende, sugli scarichi si può agire con l'osservanza delle leggi e occorre farlo dove non si fa sull'inquinamento dovuto a prodotti chimici usati in agricoltura servirebbero leggi ed è un discorso più difficile. Occorrerebbe avere un altro tipo di agricoltura.
Nei video che ho realizzato ci sono tutte queste problematiche.
Un sogno come quello di Brignolo è utopico? Eppure in molti paesi si è riusciti a risanare corsi d'acqua, vi è una campagna di Legambiente che vorrebbe i fiumi in buono stato di qualità entro il 2015, pare disattesa, ma se il sogno sembra utopico, quali passi occorrerebbe fare da subito?
E' certo un'impresa difficile, per tutte le cose che occorre mettere in campo e tutti gli aspetti che accennavo, bisogna pero' fare subito delle cose.
Dare vita al progetto della Regione Piemonte sulla tutela delle acque con tutti i comuni interessati agli alvei dei corsi d'acqua, occorre realizzare i contratti di fiume (tutti i Comuni sull'alveo) per assumere i provvedimenti necessari a tutelare sia lo stato chimico che biologico (ecologico).
Giancarlo Trafano mette via i suoi Cd, i suoi documenti, non so se andrà a fotografare altre parti di fiumi, ma vedendolo andare via penso che abbiamo sogni in Comune, comitati e lui e dalle dichiarazioni anche il Sindaco, a breve presenteremo pubblicamente sul Borbore i suoi video e inviteremo a lavorare insieme comitati e amministrazione.