Una passeggiata nei boschi alla ricerca della bellezza. E l'abbiamo trovata ...



di Giampiero Monaca.


Il 12 maggio è il compleanno della nostra classe (la ex 5C della scuola primaria Rio Crosio di Asti) e ogni anno in questa data cercheremo di ritrovarci o, se proprio non potremo farlo fisicamente, ricorderemo che le esperienze vissute insieme hanno creato legami, un'appartenenza  profonda. Un sentirsi un "NOI".
Il tempo nei giorni scorsi è stato un po' bizzoso: pioggia, sole, di nuovo temporale. Decidiamo di trovarci e partire ad ogni costo. Destinazione: i boschi di Valmanera, il prezioso polmone verde a quattro passi da Asti ...

Ci incamminiamo. Ritrovarsi, in questa nuova veste di ex alunni ed ex maestri (Lina e Giampiero), inizialmente ci pone un po' tutti a disagio.
Come mi devo comportare ? Chi guida chi ? Chi obbedisce ? Che ci faccio qui ?

Ci immergiamo nel fitto del bosco, iniziamo a esplorare e ad osservare: le foglie, poi i tronchi, poi il terreno, sempre più vicino ai nostri piedi; ed infine noi stessi, le nostre emozioni e reazioni.
Siamo di nuovo perfettamente in sintonia.

Ed allora via in libertà: "molti sguardi attraversano il campo, ma solo pochi occhi percepiscono i fiori" ... riprendiamo allora il cammino, ispirati da due parole chiave, apparentemente in antitesi: "da solo" e "insieme", cercando di sperimentare nel camminare sia la solitudine che la compagnia.
Poi altri spunti: "opaco-trasparente" ed ancora "luce-buio", "robusto-delicato".
Per ognuna di queste coppie una chiacchierata, nella quale liberamente i ragazzi e noi ex maestri, esponiamo riflessioni, proponiamo chiavi di lettura. Uno scambio aperto, meraviglioso, mai ovvio, in cui gli opposti entravano in relazione.

Meraviglioso il momento in cui si è parlato del silenzio e del rumore.
Il silenzio della natura, ricco di suoni, è un silenzio inclusivo, di cui mi posso sentire parte: il mio respiro fa parte di quel silenzio esattamente come il cinguettare di un merlo o l'impercettibile scricchiolio dello zampettare di un coleottero nel sottobosco ed il vento tra i rami.
Il silenzio di una conferenza o di un'assemblea è un silenzio esclusivo che allontana: "zitti voi che parlo io!"
Interessante vero?

I boschi di Valmanera, sono sempre generosi di bellezza e delicata meraviglia in qualsiasi stagione, ma in questa stagione le fioriture di cisto, rose di macchia e ginestre "infiammano" il paesaggio.
Camminare tra le trasparenze di alti fili d'erba e ginestre dorate è stata davvero un'esperienza di armonia e bellezza.
Mentre eravamo acquattati in una radura, sopraggiunge un'ospite: Patrizia Camatel, amica dei nostri bimbisvegli e attrice della compagnia degli Acerbi, che  ci rivela il segreto per poter tenere in mano ... un bosco intero.
Come ?

Generosa, depone nelle mani dei ragazzi manciate di ghiande e inizia a raccontare la storia dell'uomo che piantava gli alberi.
Una storia che avevo raccontato loro in terza elementare ma che hanno ascoltato nuovamente, estasiati dalle "pennellate" gestuali e dalle immagini evocate dalla voce accogliente di Patrizia. Semi per seminare bellezza consegnati nelle mani dei nostri ragazzi, ragazzini dal cuore grande e dagli occhi profondi e decisi: semi a loro volta lanciati nel mondo per renderlo più bello, più giusto.

Siamo rimasti a lungo, estasiati, immersi nel bosco, docili fibre dell'universo, sudditi del bosco, sua parte integrante, fruitori e costruttori di questo attimo di bellezza.

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