Si moltiplica, in tutta Italia e anche nella nostra provincia, la perentoria richiesta delle Istituzioni ai privati cittadini per il taglio di tutta la vegetazione non a norma rispetto al Codice della strada.
Un provvedimento che rischia di vedere il taglio drastico di piante arboree e di interi filari e che pare decisamente non proporzionato alle logiche di una intelligente gestione degli spazi viari.
Una mozione per proporre un rapido cambio di rotta ...
Al termine di un partecipato convegno tecnico/scientifico dedicato a “LA GESTIONE DEL PATRIMONIO ARBOREO LUNGO LA RETE STRADALE IN BASE ALLE NORME DEL CODICE DELLA STRADA”, tenutosi a Castelnuovo Don Bosco, i presenti hanno provveduto all'approvazione all’unanimità della Mozione conclusiva. Tra i relatori: il Vice Prefetto di Asti, Paolo Giuseppe Ponta, l’Ing. Angelo Porta e Silvana Bruna, moderatore del Convegno e Sindaco di Passerano Marmorito.
Questi i punti evidenziati nella mozione:
1) Si richiede che cessi l’invio ai proprietari di terreni frontisti le strade provinciali di lettere di perentorio taglio della vegetazione non a norma rispetto il Codice della strada, in quanto motivo di apprensione nella popolazione ed in grado di indurre abbattimenti potenzialmente non necessari della vegetazione arborea di pregio, antecedente l’adozione del nuovo Codice della strada ed utile per prevenire gravi fenomeni di dissesto idrogeologico. Si rimanda invece all’utilizzo delle Ordinanze per tutti le situazioni in cui motivi di reale ed immediato pericolo ne giustifichino la doverosa adozione.
2) Si auspica altresì che i funzionari e tecnici dei settori viabilità, competenti per le diverse reti stradali, si confrontino preventivamente con i Comuni interessati da tratti stradali presenti nel proprio territorio per individuare in modo puntuale e preciso le situazioni di potenziale pericolo per la viabilità, al fine di valutare poi con i proprietari gli interventi realmente più opportuni.
3) Si richiede con forza che ogni decisione in termini di abbattimento e/o potatura della vegetazione arborea sia assunta in ultima analisi da professionisti qualificati ed abilitati per legge a tali compiti. Si ricordano al riguardo le competenze esclusive in campo forestale degli iscritti all’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali.
4) Si richiamano tutti gli organi amministrativi - ai diversi livelli organizzativi - dello Stato italiano ad una immediata applicazione della recentissima LEGGE 14 gennaio 2013 , n. 10 relativa a “NORME PER LO SVILUPPO DEGLI SPAZI VERDI URBANI” che all’Art. 7. “ DISPOSIZIONI PER LA TUTELA E LA SALVAGUARDIA DEGLI ALBERI MONUMENTALI, DEI FILARI E DELLE ALBERATE DI PARTICOLARE PREGIO PAESAGGISTICO, NATURALISTICO, MONUMENTALE, STORICO E CULTURALE”
stabilisce che: “Agli effetti della presente legge e di ogni altra normativa in vigore nel territorio della Repubblica, per «albero monumentale» si intendono: a) l’albero ad alto fusto isolato o facente parte di formazioni boschive naturali o artificiali ovunque ubicate ovvero l’albero secolare tipico, che possono essere considerati come rari esempi di maestosità e longevità, per età o dimensioni, o di particolare pregio naturalistico, per rarità botanica e peculiarità della specie, ovvero che recano un preciso riferimento ad eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale, documentario o delle tradizioni locali; b) i filari e le alberate di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico e culturale, ivi compresi quelli inseriti nei centri urbani; (…) Salvo che il fatto costituisca reato, per l’abbattimento o il danneggiamento di alberi
monumentali si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 5.000 a euro 100.000. Sono fatti salvi gli abbattimenti, le modifiche della chioma e dell’apparato radicale effettuati per casi motivati e improcrastinabili, dietro specifica autorizzazione comunale, previo parere obbligatorio e vincolante del Corpo forestale dello Stato”. In attesa della piena applicazione della legge si richiede a titolo precauzionale una immediata MORATORIA sugli eventuali abbattimenti previsti. Si confida nell’opera meritoria del Corpo Forestale dello Stato per una attenta attività di vigilanza per l’applicazione della recente normativa.
5) Si invita ad una considerazione la più alta possibile della vegetazione arborea per i ruoli preziosi che svolge anche in prossimità della rete stradale, secondo quanto avviene in tutti i paesi europei dove maestose alberate convivono con il traffico veicolare. Si ricordano al riguardo aspetti di carattere estetico: come la ricchezza e variabilità del paesaggio e l’ombreggiamento estivo; aspetti di carattere funzionale come il consolidamento dei versanti franosi ed aspetti di carattere produttivo, relativamente alla raccolta dei tartufi, così apprezzati nel contesto astigiano.
6) Si richiede che tutto il patrimonio arboreo di pregio presente lungo la rete stradale astigiana sia oggetto di un preciso e puntuale censimento e monitoraggio e che annualmente sia dato conto pubblicamente degli interventi ritenuti più opportuni per assicurare il necessario equilibrio tra le esigenze della sicurezza stradale e la salvaguardia della componente arborea di pregio.
7) Si auspica l’adozione di un piano programmato di reimpianti di vegetazione arbustiva ed arborea lungo la rete stradale astigiana in base alla normativa esistenti, con particolare riguardo alle numerosissime aree di sosta alberate da sempre presenti lungo le strade astigiane che erano un elemento di grande pregio - realizzate con lungimiranza da chi ci ha preceduto - e che deve essere assolutamente riproposto.
8) Si invitano tutte le amministrazioni ed organi dello Stato, con particolare riferimento alla Polizia stradale, ad un momento apposito di confronto e riflessione sulla sicurezza stradale, anche su temi quali, ad esempio, la pubblicità stradale, in merito al disturbo e distrazione che questa può avere sulla sicurezza, ampliando quindi la prospettiva di azione dagli alberi ai molti fattori di potenziale pericolo presenti lungo le strade.
9) Si auspica lo studio e l’adozione anche di strumenti innovativi di gestione dei potenziali rischi legati alla presenza della componente arborea lungo la rete stradale, quali tra gli altri la stipula di polizze collettive.
10) Si richiede, infine, con forza che il tema degli alberi, anche di quelli presenti lungo le strade, sia oggetto di un ampio e pubblico dibattito, portato soprattutto nelle scuole, essendo un patrimonio che valica le generazioni e rafforza il senso di cittadinanza.