Un Treno ad Alta Moralità


di Sergio Motolese, Associazione Risonanze - dove nasce l’Armonia.


Nella nostra ingenuità, avevamo sempre pensato che il termine “morale” potesse riferirsi solo alle persone, non a strutture inanimate; credevamo cioè fosse una prerogativa squisitamente umana. Fortunatamente, grazie ad una dichiarazione di pochi giorni fa di un membro del Governo, i nostri limitati schemi mentali si sono ampliati, e adesso sappiamo che: “Realizzare la TAV in Val di Susa è un imperativo morale” ...

Si tratta del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, già Presidente dell'Antitrust, una delle cosiddette Authority “indipendenti” (famosa quella delle Telecomunicazioni...), organismi un po costosi, è vero, ma così utili a cittadini e utenti che il solo pensiero della loro abolizione ci getta nello sconforto.

Dunque, scavare un tunnel in una montagna che contiene amianto e interferire con le falde acquifere, devastando una valle già piena di cemento, per far viaggiare a 350 Km orari merci da anni in decremento sulla linea attuale, affinché il contadino ucraino possa abbuffarsi di sardine portoghesi, ebbene tutto ciò è diventato non solo imperativo (il più volitivo dei modi verbali, quello con il punto esclamativo) ma persino morale.
Ma in fondo non possiamo essere troppo severi; un Governo Tecnico senza argomenti tecnici è come un pianista senza mani, o meglio un politico senza tangenti, e che altro può fare se non tentare frasi ad affetto, che risuonino con la specchiata moralità della classe politica che lo sorregge ?

Tutto ciò, comunque, lungi da scalfire la nostra eterna infantile ingenuità, ci dona la speranza, di più, la certezza che queste due magiche paroline, imperativo morale, una volta estratte dai meandri onirici dell'inconscio, troveranno rapidamente (come dire, ad Alta Velocità) applicazioni in ambiti anche umani.

Pur non dubitando un solo istante della sensibilità sociale che notoriamente caratterizza economisti, banchieri e militari, ci permettiamo sommessamente tre suggerimenti, necessariamente sintetici.

1. COSTI DELLA POLITICA, ovvero rapina a mano armata.
Abolizione dei cosiddetti rimborsi elettorali, immoralmente previsti in spregio ad un plebiscitario pronunciamento referendario, affinché i partiti diventino associazioni di cittadini liberamente sovvenzionate dagli aderenti.

2. EQUITA' SOCIALE, ovvero restituire il maltolto.
Immediata redistribuzione delle risorse, affinché il 90% delle persone si riappropri di quanto depredato loro dal restante 10% (che possiede il 40% della ricchezza totale), attraverso privilegi immorali.
I soggetti di cui al punto primo rappresentano una considerevole fetta di quel 10%.

3. GUERRA E PACE, ovvero importare la democrazia.
Ritiro immediato di tutte le missioni militari e cessazione di acquisto, produzione e vendita di armi, affinché le “missioni umanitarie” cessino di essere guerre mascherate. Trafficare in strumenti di morte è Altamente Immorale.

Tutto ciò può essere contenuto in un decretino di cui, vista la moda, ci permettiamo di suggerire anche il nome: Salva-Gente.

Non possiamo però sottacere un quarto punto, di portata sovranazionale.
Si tratta dell'abolizione del signoraggio sulla moneta.
E' vero, quasi nessuno sa cosa sia (anche il computer lo sottolinea in rosso ...), e di ciò dobbiamo ringraziare la “libera” informazione, sovvenzionata con denari pubblici, che però, a onor del vero, per saziarci di notizie, non ci fa mancare tutti i particolari più succosi dei delitti a sfondo sessuale.
Si tratta, in poche parole, della più colossale truffa mai perpetrata ai danni dei popoli.
Lo Stato, cioè noi, anziché emettere la propria moneta, la compra dalle Banche private (la BCE è un gruppo di Banche private !) e si indebita (cioè ci indebita) emettendo titoli di debito pubblico per il corrispondente valore nominale.
Detto in modo ancora più semplice, il debito pubblico - in nome del quale interi Stati falliscono - è inesistente per la quasi totalità del suo ammontare.
E chi può promuovere una tale rivoluzione, in Europa e nel mondo, se non un Governo ricco di imperativi morali e per di più Tecnico ?

Non dubitiamo che trasportati da questo nobile afflato, da un imperativo all'altro, il Governo Tecnico, i partiti che lo sorreggono e quelli che fingono di opporsi, tutti alzando la bandiera della moralità, faranno seguire ai nostri piccoli suggerimenti una vera e propria cascata di provvedimenti, la quale inonderà le stanze ministeriali, i Gabinetti appunto, sia detto con rispetto.

Se poi tutto ciò non dovesse verificarsi ci sentiremo autorizzati a far nostri molti imperativi ed azioni morali di vario genere, tali da non fornire alibi per ritorsioni repressive, partendo da una, propedeutica a tutte le altre: spegnere TV, radio e informazione di regime, affinché il silenzio, pervadendo le nostre coscienze, ci permetta di comprendere sempre meglio di essere ancora schiavi che continuano a delegare ciò che non dovrebbero a persone che non lo meritano.
E poi ? Una cascata di azioni concrete per immettere germi di umanità, moralità e libertà in questo nostro mondo.
Il tutto ad Altissima Velocità.

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