Riflessioni degli Alpini di Asti


Pubblichiamo il punto di vista del presidente dell'A.N.A. di Asti a commento del consiglio comunale aperto tenutosi il 23 febbraio scorso sul tema della ormai famigerata sede nel parco Rio Crosio e, più in generale, sul tema urbanistico cittadino. La scorsa settimana avevamo già ospitato le considerazioni di Roberto Zanna e ci pare ora utile fare altrettanto con il rappresentante dell'A.N.A. che, a nostro parere, resta sordo al vero argomento in questione per sbandierare un (inaccettabile) gioco: pro o contro gli Alpini ? ...

Chiedo scusa a tutti Voi Amministratori del Comune di Asti, se ancora una volta gli Alpini astigiani si intromettono nella vita amministrativa della Città, senza esplicitarlo per loro volontà, ma vorrei mi fosse concesso l’opportunità di esprimere una opinione , e non un giudizio, su quanto è emerso durante il dibattito del Consiglio Comunale Aperto del 23 Febbraio u.s.

Mi meraviglia assai che alcuni Consiglieri non fossero stati attenti e presenti negli anni passati, ma anche durante lo scorso anno, alle varie manifestazioni a cui ha preso parte l’A.N.A., l’sussidiando l’Amministrazione del momento, durante l’attività di eventi Comunali, e senza farne un elenco specifico ricordo che solamente nel 2011 le ore prestate dall’A.N.A .al servizio di Asti ammontano ad un totale di 3.843.
Mi meraviglia il fatto che non sia a conoscenza che 25 Alpini a settimana trasferiscono da Moncalieri, e poi distribuiscono su tutto il territorio Astigiano, generi alimentari agli Enti caritatevoli, permettendo alle fasce più deboli e precarie il minimo di sostentamento
Mi è difficile comprendere cosa sia cambiato dal 2007 quando il Sindaco on. Voglino conferiva all’A.N.A. il sigillo di San Secondo con una splendida motivazione che Vi invito a leggere.

Mi meraviglia parecchio che alcuni Consiglieri sostengano l’utilità primaria di un Asilo anziché la sede di un associazione comunque nel parco medesimo.
Mi meraviglia quando si afferma che la sede non sarà altro che un circolo ricreativo, non sapendo che già in Corso Alfieri, l’attuale sede, comprendere un circolo ricreativo A.N.A. regolarmente e legalmente iscritto e funzionante che svolge anche funzioni di aggregazione sociale.
Mi meraviglia quando si parla di costruzione in vetro e legno, senza soffermarsi quale deve essere la sicurezza per determinati usi in un parco e senza aver preso visione degli elaborati tecnici o di verifica dei manufatti già edificati.
Mi meraviglia che non si sia prestato attenzione ai lavori di pulizia effettuati dagli Alpini lungo i viali del parco, che non si sia preso atto che il 16 febbraio con uomini e mezzi gli Alpini abbiano provveduto alla rimozione dei lastroni di ghiaccio che creavano un vero pericolo ai fruitori del parco (eravamo appena giunti da spalare i tre metri di neve caduta su Foligno, FOTO INTERVENTO).

Mi meraviglia che un Consigliere che afferma di essere un “ Alpino “, con il cappello sotto il letto, affermi la necessità di trovare soluzioni alternative a favore dei ragazzi e dei bambini: ricordo che da sempre si opera nella solidarietà e nella socializzazione rivolta verso tutti, quindi anche dei minori e che da quando è iniziata la costruzione della sede, abbiamo avuto su Asti città un incremento di iscrizioni di 163 unità pari ad oltre il 4% del totale a dimostrazione della stragrande volontà degli astigiani di supportare i nostri progetti. Ricordo che l’A.N.A. è un’Associazione d’arma e che lo Statuto Nazionale recita che solamente chi ne fa parte è da considerarsi Alpino accettandone l’articolato e quanto viene stabilito dagli organi statutari, diversamente si è ex Alpini.

Voglio rammentare che gli Alpini vivono soprattutto di valori non riflessi: sono quei valori assunti quando avevamo le stellette, coltivati poi in famiglia, nella vita lavorativa ed all’interno della società; essi sono lealtà, solidarietà, amicizia, senso del dovere, perché è dal dovere e non dai diritti che noi alimentiamo questi valori ed in più occasioni siamo stati riconosciuti quale ultimo baluardo di questi sani principi, portatori di sano contagio morale.
Gli Alpini non fanno parte del movimento che parla e contesta noi siamo l’Associazione del fare in silenzio, siamo restii anche ad apparire sugli organi d’informazione ritenendone alcuni tarocchi, siamo a norma di statuto apartitici, ma non apolitici, i 1.000 Alpini del Comune di Asti ed i 3.000 del restante territorio Provinciale, godono di una oculata visione politica, rivolta verso chi condivide anche scelte associative indirizzate alla solidarietà sociale degli esseri più deboli della collettività locale.

Gli Alpini auspicano una risoluzione condivisa, a fronte di nessun idealismo politico preconcetto o costruito, pronti ad adempiere agli obblighi assunti a favore dell’Amministrazione Comunale di Asti, concordando di volta in volte gli impegni da assumersi.
Scusate lo sfogo, ma rispettoso delle istituzioni, la Sezione Alpini di Asti ha sentito il dovere di rappresentare in modo sincero, le conclusioni a margine del Consiglio Comunale Aperto del 23 Febbraio u.s. che per mancanza di tempo non hanno potuto essere prodotte in quella sede: certo di aver fatto cosa gradita a molti Consiglieri al fine della conoscenza del nostro operato, rivolgo a Voi tutti un augurio di buon lavoro nella stesura dell’o.d.g. che andrete a formulare.

Cordialmente.

Il Presidente A.N.A. Sezione di Asti
Adriano Blengio

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