A cura di Giancarlo Dapavo, Presidente circolo Gaia di Legambiente Asti.
I parametri più negativi nell'indagine sulla situazione di Asti risultano essere i dati sugli inquinanti, in particolare il biossido di azoto, le polveri sottili, il benzene, l'ozono.
Negli ultimi tre anni i livelli di inquinamento sono peggiorati rispetto agli anni precedenti.
Le cause sono dovute a diversi fattori ampiamente studiati e messi in evidenza dai dati su:
1) Trasporto pubblico (il rapporto passeggeri abitanti è tra i più bassi d'Italia).
2) L'offerta di trasporto e l'efficienza (non sono adeguati alle esigenze degli abitanti).
3) Mobilità sostenibile (le presenze di Ztl e Zone pedonali, piste ciclabili urbane protette, possibilità di parcheggi protetti per bici, zone 30 con tratte riservate alle biciclette, servizio pubblico di biciclette diffuso sul territorio urbano - i cui parametri consentono la valutazione della “mobilità sostenibile” - sono peggiorati notevolmente in questo ultimo anno).
4) Tasso di motorizzazione (rimane alto, 63 auto ogni 100 abitanti: significa che il trasporto pubblico non è efficiente, i residenti sono costretti all'uso delle auto).
5) Superficie di isole pedonali. (0,06 Mq per abitante: uno dei valori più bassi tra le piccole città capoluogo di provincia).
6) Zone a traffico limitato (sono ancora molto ridotte, e nei dati dell'indagine non può apparire che poco rispettata)
7) Piste ciclabili (sono diminuite, rispetto all'anno precedente, e la loro efficienza non è migliorata, praticamente l'unica fruibile da viale Pilone alla stazione, è comunque sovente invasa da auto).
8) Verde urbano (pro capite 9,40 mq per abitante è veramente poco, tenuto conto che nei dati sono comprese quelle aree ancora da attrezzare e presenti solo sulla carta).
Tutti questi fattori urbani sono la causa degli alti livelli di inquinamento riscontrati in Asti e in continuo incremento.
Le conseguenze di tale situazione sono incremento dello stress, incremento delle malattie dell'apparato respiratorio (sopratutto nei bambini e negli anziani), incremento delle malattie circolatorie ecc. aumenti dei costi sanitari, e della perdita di migliaia di ore di lavoro.
In tutte le città d'Italia e d'Europa dove sono stati programmati l'incremento del trasporto pubblico, la riduzione del tasso di motorizzazione, l'aumento della superficie delle isole pedonali e delle zone a traffico limitato (rigorosamente rispettate), la presenza di piste ciclabili protette, grandi aree verdi atte ad assorbire parte degli inquinanti e a produrre ossigeno, sono stati ridotti in modo massiccio i gas climalteranti e gli inquinanti.
Sono scelte che si possono realizzare anche ad Asti, con poco costo ed è urgente farlo per migliorare la salute di tutti. Nei primi 20 giorni del mese di ottobre 2011 si sono già verificati 7 superamenti dei livelli giornalieri: quando i provvedimenti?
I dati da Arpa Piemonte, Irea Piemonte sono ovviamente ufficiali.
Giancarlo Dapavo, Presidente circolo Gaia di Legambiente Asti