Giampiero Monaca ci invia questo messaggio: «Il testo di questo tema scolastico non è mio, ma vorrei che lo fosse. Me lo ha consegnato quasi timidamente la piccola Francesca (10 anni), dicendomi che nel primo tema di rientro dalle vacanze aveva parlato del suo impegno al Parco Rio Crosio quest'estate. Francesca non è una mia alunna, anzi prima di quest'estate, nonostante sia nella classe di fianco alla mia non ci si era mai incrociati, ma quest'estate era la prima ad arrivare ai picchetti e alle assemblee, seguita dalle sue sorelline, trascinandosi dietro, affannati, ora la mamma ora il papà o una delle nonne, per niente stupiti della sua foga e orgogliosi della loro bimba. Francesca ha saputo comprendere le ragioni, spesso ci ha spronati a riprendere la lotta, a continuare a sperare …
E - accidenti - è per lei e per tutti quelli come lei (che ancora non hanno o non hanno più la sua voglia di rendere i sogni una cosa reale) che dobbiamo, dobbiamo continuare. Credo che sintetizzi e incarni in pieno la frase: "bisogna lottare senza mai perdere la tenerezza"» ...
Titolo: primo giorno senza scuola.
E' il mio primo giorno di vacanza, finalmente!
Il tempo è fantastico e uno strano vociare disturba i cittadini; guardo dalla finestra e intravedo Giampiero Monaca, un mio caro amico che in questo momento al megafono grida:"cittadini astigiani, gli Alpini vogliono devastare il Parco Rio Crosio che è pubblico, ma tra poco sarà degli Alpini, con un minimo di sforzo anche vostro, ce la potremo fare!
Scendete in piazzetta, anche solo per dieci minuti, oppure appendete dei panni bianchi ai vostri balconi".
Io, essendo ambientalista, mi vesto e mi precipito giù in piazzetta con le lacrime agli occhi.
Voglio salvare il Parco Rio e ce la farò!
Piango e nel frattempo osservo il luogo della casa, contrassegnato con lunghi nastri da cantiere.
Tutti mi incoraggiano dicendo: "Dai, non piangere ..."
Ed io allora rispondo:"io smetto di piangere, ma Sindaco ed Alpini con me non l'avranno vinta!
Quando sarò grande, ad Asti non ci saranno più aree verdi perché i cittadini non si accontentano di case vecchie e belle (n.d.r. edifici e costruzioni preesistenti e ristrutturati) - urlo al megafono - poi grido più volte "VERGOGNA!". Il mio sguardo va agli animaletti del parco che mi fissano con occhietti dolci, pare che dicano: "Aiutaci, salvaci".
Penso che nel mondo ci sia già troppo cemento e che, togliendo sempre più verde, l'uomo faccia morire l'uomo (n.d.r. questo pensiero lo trovo poetico e tremendamente denso di significato) e non ci rimettiamo solo noi ma anche gli altri esseri viventi.
Per questo passerò la mia vita a battermi per salvare il mondo, ma non ce la farò mai senza un piccolo contributo delle persone, anche solo quello di buttare i rifiuti nell'apposito cassonetto.
Beh il primo giorno senza scuola è finito, ho iniziato una battaglia e spero di vincerla.
Francesca B., Asti, 10 anni