Sit-in dei Comitati referendari astigiani

ImageSit-in dei Comitati referendari astigiani dinanzi alla Prefettura di Asti, Venerdì 29 Aprile, ore 18.30. INVITO A PRESENZIARE. Venerdì 29 Aprile, alle 18,30, dinanzi alla Prefettura di Asti, il Comitato Astigiano Fermiamo il Nucleare e la “Rete” delle 67 Organizzazioni locali che compongono il Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche convocano un sit-in per richiamare l’attenzione della stampa, del corpo elettorale e delle Istituzioni sulle recenti decisioni del Governo nazionale che rischiano di annullare all’ultimo momento il corretto svolgersi dei referendum previsti per il 12 e 13 Giugno e, allo stesso tempo, per consegnare nelle mani del Prefetto di Asti un documento da far pervenire direttamente ed urgentemente  al Presidente della Repubblica.     

Tale iniziativa si svolge in contemporanea in tutte le città capoluogo di provincia e viene indetta in quanto si ritiene essere in corso un pericoloso attacco alla partecipazione democratica in questo Paese: si sta cercando d'impedire al popolo italiano di decidere su temi importanti come quelli sottoposti ai quesiti referendari. Ciò non è accettabile ! E non può essere oggetto di azioni normative correttive da parte del Governo o del Parlamento, ad appena 50 giorni dalla chiamata alle urne per il più rappresentativo istituto della democrazia a disposizione della volontà popolare.

Le recenti dichiarazioni del Ministro Romani sull'intenzione di effettuare un “approfondimento legislativo” sulla normativa che regola la gestione del servizio idrico oggetto dei prossimi referendum del 12 e 13 giugno e quelle del Sottosegretario S. Saglia (che propone di istituire un'Autorità terza e indipendente), hanno suscitato grande attenzione e grande preoccupazione da parte di tutti quei cittadini e quelle cittadine che hanno a cuore la democrazia nel nostro Paese.

Allo stesso tempo, la soluzione legislativa approvata nei giorni scorsi dal Parlamento in tema di energia nucleare, è palese non rispondere all’intento dei promotori del referendum finalizzato a decidere l’uscita - in modo definitivo – del nostro Paese dalla produzione di energia da fonti atomiche.    

Inoltre, sottolineiamo anche la gravità della situazione di stallo in cui si trova l'approvazione del regolamento in materia di comunicazione politica presso la Commissione di Vigilanza RAI, il cui ritardo, di fatto, impedisce alla maggior parte dei cittadini e delle cittadine italiani di accedere ad una corretta informazione sui referendum di giugno, come invece la Legge prevede.

Per tali motivi, è stata concordata l’urgenza di testimoniare anche  ad Asti l’attenta vigilanza democratica dei cittadini.

Invitiamo tutti gli astigiani a presenziare all’incontro e rivolgiamo un invito alla stampa locale per registrare assieme a noi il dibattito che verrà sviluppato nel sit-in e l’incontro con la Prefettura. Nell’occasione daremo lettura dell’appello che, attraverso la dottoressa Picciafuochi, intendiamo far pervenire direttamente al nostro Presidente della Repubblica.

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