Aumenta il consumo di acqua potabile in Italia, cresciuto in dieci anni dell’1,2 %. Solo nel 2008 sono stati erogati 92,5 metri cubi per abitante.
In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, istituita dall’Onu e celebrata ogni 22 marzo, l’Istat fornisce un quadro di sintesi su questa fondamentale risorsa attraverso statistiche sul ciclo idrologico, sull’uso delle acque urbane e su alcuni fattori climatici.
Nel 2008 il prelievo d’acqua a uso potabile ammontava, a livello nazionale, a 9,1 miliardi di metri cubi, l’1,7% in più rispetto al 2005 e il 2,6% in più dal 1999 - rileva l’Istat.
L’acqua prelevata mediamente pro capite ammonta a circa 152 metri cubi per abitante. Gli aumenti più significativi si registrano nelle regioni del nordest e del centro, mentre nelle altre ripartizioni si osservano riduzioni dovute probabilmente alla carenza generalizzata di precipitazioni negli anni centrali del periodo 1999-2008”. Dal confronto con la quantità di acqua prelevata per abitante in alcuni grandi paesi dell’Unione europea, l’Italia, con prelievi pari a 152 metri cubi per abitante, supera in modo netto la Spagna (127 metri cubi per abitante), il Regno Unito (113) e la Germania (62).
Nel 2008, aggiunge l’istituto di statistica, il 32,2% dell’acqua prelevata è stata sottoposta a trattamenti di potabilizzazione. Tale quota è sostanzialmente in linea con quella rilevata nel 2005, mentre nel 1999 si potabilizzava il 26,3%, pari a 5,9 punti percentuali in meno.