L’amministrazione di Canale in pochi giorni abbatte parte dei cedri del giardino di via Beppe Fenoglio

A cura di ComuneRoero odv.

L’Amministrazione di Canale ha deciso di effettuare un intervento di abbattimento e potatura dei cedri presenti nel giardino di via Beppe Fenoglio, per ragioni di sicurezza.
Le diverse iniziative di taglio piante pubbliche da parte di molti Comuni del Roero e delle Langhe, sempre motivate da ragioni di sicurezza, ci costringono ad intervenire per richiamare l’attenzione degli amministratori e dei cittadini su un tema di grande rilevanza in particolare in un momento di emergenza climatica...

Esaminiamo nel merito che cosa è successo a Canale.

Il verbale di determinazione del responsabile del servizio di edilizia privata - patrimonio, n. 356 del 28 Giugno 2024, seguendo le indicazioni avute dal dottore forestale competente, determina di affidare i lavori di “abbattimento e potatura di n.5 cedri all’interno del giardino di via Beppe Fenoglio mediante trattativa diretta”, senza specificare cosa si intenda abbattere e cosa potare.
La determina precisa che “occorre conferire un incarico ad un tecnico abilitato esterno” che ha l’attrezzatura e la competenza necessaria.
Il tecnico abilitato esterno presenta la sua relazione in data 26 Giugno e dichiara di aver effettuato l’analisi fitopatologica sui cedri del giardino Parco Fenoglio di Canale il 22.6.2024 su incarico del Comune (cioè 6 giorni prima della determina del responsabile del servizio di edilizia privata - patrimonio !!).

Nel suo elaborato il tecnico esterno:
    1. precisa che solo l’analisi di stabilità VTA (Visual Tree Assessment), che non è stata eseguita, può certificare la pericolosità statica della pianta, quindi il professionista dichiara che non ha responsabilità in caso di caduta. Mentre il Comune per tutelarsi da eventuali danni, può sottoscrivere una assicurazione.
    2. descrive poi le specifiche problematiche di ogni pianta e gli interventi necessari, precisando:
    • occorre la potatura con riduzione di altezza di circa 2,5 m del cedro1, cedro2, cedro5;
    • va abbattuto il cedro4 per marciume alle radici;
    • non è necessario intervenire sul cedro6
    • va abbattuto il cedro7 a causa del fenomeno Summer Branch Drop (SBD) (che significa “rottura o cedimento estivo o improvvisa delle branche”).

Il giorno 12 luglio i cedri risultavano già potati e il 4 ed il 7 già abbattuti.

Per quanto abbiamo potuto constatare, le potature effettuate paiono ragionevoli come pure l’abbattimento del cedro4, che era malato alle radici, mentre non condividiamo la decisione di abbattere il cedro7 che sembrava invece sanissimo anche se aveva perso molti aghi.
Le opinioni degli esperti su questo fenomeno (SBD) per quanto ci risulta paiono discordi, quindi sarebbe stato più corretto effettuare analisi più approfondite per avere informazioni più affidabili prima di abbattere.

Il pasticcio delle date non è comprensibile: la fretta di abbattere dopo pochi giorni dalla determina nonostante la stessa terminasse dicendo, “Avverso il presente provvedimento è possibile ricorso al TAR Piemonte nei termini e modalità previste dall'art. 120 del D.Lgs. n. 104/2010”, che significa che il ricorso al TAR si può presentare entro il 28 Luglio 2024, denotano un atteggiamento superficiale che noi condanniamo.
Considerato che oramai il danno è fatto, auspichiamo che per ogni pianta tagliata si debba immediatamente procedere al rimpiazzo con piante adeguate, basandosi sul volume della chioma rimossa, affinché i benefici del verde urbano non vengano ridotti in modo sostanziale.

A Cuneo si incatenano per difendere i cedri, piante che richiedono decenni per crescere, fior fior di architetti consigliano all’amministrazione soluzioni di ristrutturazione della piazza che escludano l’abbattimento e noi invece tagliamo al presentarsi del minimo problema invece di curarli e di approfondire le diagnosi: il patrimonio ambientale è di tutti, va protetto e tutelato e prima di abbattere si cura.

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