Alba vuole approvare una Variante per l'ex ospedale San Lazzaro

La Sezione di Alba, Langhe e Roero di Italia Nostra interpella il Comune di Alba, la Regione e la Soprintendenza manifestando le proprie valutazioni critiche su una (ennesima) Variante al Piano Regolatore. Ecco il testo del documento inviato dall'associazione...

Abbiamo appreso che è in corso la procedura per l’approvazione da parte del Consiglio comunale di una Variante al PRGC di Alba, nel cui contesto è pure incluso un “Ambito speciale” che riguarda un settore importante del centro storico. Tale provvedimento urbanistico è atto a prefigurare i cambiamenti necessari per realizzare la “Casa di comunità” nell’ex ospedale “San Lazzaro”. Questa Sezione di Italia Nostra, pur condividendo tale finalità sociale, ritiene si debbano notificare proprie osservazioni preliminari.
    
    • Innanzitutto, l’ampia area urbana in cui sorge il complesso dell’ex ospedale civile ha un considerevole interesse archeologico, attestato da vari studi qualificati e soprattutto dai notevoli resti murari di epoche diverse che vi sono riscontrabili. Inoltre, il fabbricato settecentesco che si affaccia su via Ospedale risulta vincolato ai sensi della normativa statale per la tutela dei beni storico-architettonici. Pertanto ogni nuovo intervento in questo comparto urbano deve essere sottoposto all’approvazione preventiva delle competenti Soprintendenze. Così come le relative opere di scavo dovrebbero essere attentamente assistite da personale specializzato e delegato appositamente a tal fine. Per Italia Nostra l’interesse culturale delle strutture antiche e dei rinvenimenti archeologici è da ritenere primario, seppure compatibilmente con altre esigenze realizzative.
    
    • Un altro aspetto della problematica questione urbanistica, da non sottovalutare, è quello che concerne l’inserimento nel centro storico di un nuovo edificio di notevole volumetria. Se, come sembra, si intende procedere alla demolizione del fabbricato prospiciente via P. Belli per sostituirlo con un altro nuovo, tale operazione andrebbe attentamente valutata anche sotto l’aspetto formale ed ambientale. Italia Nostra condivide l’intento di addivenire alla realizzazione di una “Casa di comunità” per servizi pubblici ancor collegati alle esigenze amministrative e sanitarie (fra i quali andrebbe inclusa anche la Scuola per infermieri, invece dell’inadeguata soluzione nel centrale complesso della Maddalena).
    
    • Per quanto concerne questa problematica d’inserimento nel contesto urbano-ambientale del nuovo fabbricato previsto, questa Associazione esprime il proprio dissenso dalla soluzione progettuale che si nota nella relativa immagine pubblicata nel n. 36 del 26/9/2023 del settimanale “Gazzetta d’Alba”. Tale ipotesi ideativa risulta stridente sia per il confronto diretto con l’adiacente edificio settecentesco, sia con le prevalenti linee d’armonizzazione visiva nel centro storico. Risulterebbe così prevaricante tanto da suscitare l’interrogativo se, in quel caso, non sarebbe equivalente ristrutturare adeguatamente l’attuale edificio su via P. Belli, probabilmente risparmiando sui costi edilizi.
    
    • Infine, questa Sezione di Italia Nostra auspica che venga prefigurata una diversa ipotesi progettuale, con ridotta volumetria, più consona al rispetto delle preesistenze storiche ed altrettanto funzionale per la destinazione adottata.

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