Il nuovo parcheggio di Piazza Europa a Cuneo comporta gravi rischi per la salute

 

Si fa sempre più serrato il dibattito attorno al progetto del nuovo parcheggio, con diffide trasmesse dalle associazioni ambientaliste all'amministrazione comunale e qualche polemica. Il Circolo Legambiente chiede alla Sindaca Manassero di rinunciare al parcheggio mentre Pro Natura chiede di non abbattere i cedri di Piazza Europa, provocando la stizzita reazione dell'assessore Pellegrino...

Iniziamo con la diffida proposta dal Circolo Legambiente di Cuneo, che elenca alcuni punti critici nodali:

"- Sono state effettuate negli ultimi anni tre campagne di monitoraggio degli ossidi di azoto, inquinanti legati al traffico veicolare, con risultati per il 90% superiori ai nuovi limiti proposti per il 2030 dalla Commissione Europea che, peraltro, recepiscono solo in parte quelli indicati dall’OMS del settembre 2021.

- I valori misurati comporterebbero, sempre secondo le stime dell’OMS, aumenti di mortalità per la nostra popolazione di età superiore ai 30 anni tra il 9,5% e l’11%.

- Il valore di piazza Europa risulta tra i primi cinque più elevati sui trenta ottenuti.

- Il parcheggio non farà che aumentare il traffico nella zona ed in città".

E conclude: "Per quanto premesso, il Circolo Legambiente diffida l’Amministrazione, e in particolare la sindaca, in qualità di massima autorità sanitaria comunale, dal perseguire il progetto e chiede di dedicare le risorse economiche coinvolte ad ampliare i parcheggi di testata, che sono una soluzione evidente al traffico veicolare urbano, e a progetti di mobilità sostenibile e condivisa, i soli che permettono un reale miglioramento della qualità dell’aria in città".


Il presidente di Pro Natura Cuneo Domenico Sanino ha invece ricordato nella diffida presentata che la realizzazione del parcheggio di Piazza Europa "comporta l’abbattimento di 10 cedri dell’Atlante (Cedrusatlantica, varietà glauca), di altezza già considerevole (7/8 metri), messi a dimora nel 1970, quando fu costruita la piazza. Quindi sono piante che hanno circa 60 anni di vita e un valore economico non indifferente anche per il ruolo prezioso che svolgono nella liberazione di ossigeno, nella regolazione del clima, tanto più nel centro cittadino fortemente cementificato, e nell’assorbimento dell’anidride carbonica e di altri inquinanti, tra cui le polveri sottili. Una recente ricerca del Cnr e del Crea (Consiglio per la ricerca in Agricoltura e l’Economia Agraria) ha dimostrato che i cedri sono le piante che assorbono la maggior quantità di polveri sottili, in particolare il famigerato PM 10, grazie alla densa chioma creata dagli aghi".

Per questo Pro Natura Cuneo ha diffidato l’Amministrazione comunale, e in particolare la Sindaca, in qualità di massima autorità sanitaria comunale, dal "realizzare il progetto di abbattimento dei cedri di piazza Europa sia per i maggiori rischi per la salute dei cittadini che deriveranno dalla mancanza delle piante, sia per ragioni erariali, essendo queste piante un “bene comune”. Il “valore” delle piante è oggi quantizzabile e molti Comuni, come Milano, hanno predisposto tabelle di valutazione che tengono conto degli aspetti fitosanitari, economici, estetici, culturali, ecc. Indicativamente, in base a queste tabelle, ai cedri di piazza Europa si può attribuire un valore che va dai 5.000 ai 6.000 € ciascuno. Sono importi considerevoli di beni appartenenti a tutti i cittadini.
È anche evidente che sopra il nuovo parcheggio non potrà più tornare una zona alberata: il terreno di riporto non avrà sufficiente drenaggio e sufficiente spessore per accogliere alberi; il suolo sopra la soletta del parcheggio si scalderà maggiormente con grave danno agli apparati radicali anche di semplici cespugli; l’area dovrà avere un complesso e costoso sistema d’irrigazione, oltre che un perfetto sistema di drenaggio e smaltimento delle acque meteoriche".

In base a tutte queste considerazioni Pro Natura Cuneo chiede di "dedicare le risorse economiche previste per i parcheggi sotterranei per un miglioramento del verde cittadino, mettendo a dimora, tutto dove è possibile, nuove piante che col tempo rappresenteranno un patrimonio per le generazioni future, e di realizzare, come fatto dal Comune di Milano, il censimento degli alberi cittadini, uno per uno, ciascuno con la propria scheda che considera e valuta anche i servizi ecosistemici forniti dagli alberi. Ogni scheda riporta identità e qualità del soggetto, valuta e quantifica i diversi servizi forniti e calcola il valore del singolo soggetto. La nostra associazione è disponibile a fornire tutta la documentazione necessaria per realizzare il censimento".

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