Barolo non diventi la Disneyland delle Langhe

Poco prima di Pasqua nella "capitale" enoica del Piemonte è stato inaugurato il nuovo parcheggio - nel fondovalle del paese, a circa 1 km a piedi dal centro - che nel corso degli anni era stato al centro di una forte disputa tra sostenitori e critici ed ha registrato un investimento complessivo di 500 mila Euro (di cui 50 mila Euro a carico del Comune) per circa 110 posti auto oltre a 6 posti per disabili e 8 riservati ai pullman. E il turismo di massa preoccupa, e non poco, chi a Barolo vive e lavora...

Da tempo, infatti, Barolo vive i periodi festivi e i fine settimana all'insegna di un congestionamento che in molti hanno iniziato a paragonare a quello di mete riconosciute come Venezia, l'Alto Adige o le Cinque Terre (fatte le debite proporzioni), luoghi dove si sta ragionando di limitare e selezionare l'accesso turistico che rischia, se non controllato, di minare sempre di più le risorse naturali e gli equilibri ambientali, snaturando i luoghi stessi.

Nelle festività di Pasqua e del 25 aprile la minoranza consiliare ha documentato come nonostante l'apertura del nuovo parcheggio, le strade di Barolo fossero invase da auto stazionate in modo selvaggio e pericoloso «come già accaduto ripetutamente in passato, lungo via Monforte, via Alba, Strada della Rupe, via della Valle, nel bosco della Fava, via della Crosia. Solo poche auto erano in sosta nel nuovo parcheggio, a dispetto di quanto dichiarato dalla Sindaca nelle interviste rilasciate ai giornali».
Occorre forse un servizio navetta dal nuovo parcheggio, un controllo maggiormente severo da parte dei vigili e un aggiunta di cartellonistica stradale per evitare che l'ingente investimento e la "colata" di asfalto su un'area verde - che ha anche comportato l'abbattimento di numerosi alberi - finisca per non essere di alcun aiuto?

Indubbiamente negativa - per l'immagine di un luogo "capitale" - anche la presenza nel periodo pasquale di un "trenino turistico" che, a lungo, ha solcato tutti gli angoli del paese dispensando musica ad alto volume, certamente più consono alla Riviera Romagnola.
Ma niente paura: si è trattato di un fenomeno episodico e non di un maldestro tentativo di offrire ai turisti un servizio "alternativo" di navetta dal parcheggio al centro, come ha precisato la Sindaca Bianco «deriva dalla richiesta di un privato per poter svolgere la sua attività di spettacolo viaggiante. Visto che è stato molto apprezzato da Barolesi e non, lo stesso privato ha chiesto di ritornare anche per il ponte festivo successivo».

Tutto qui. Ma i problemi restano e la sostenibilità va attentamente valutata e ripensata...

Aggiungi commento

Invia
Altritasti Periodico on line dell'Associazione di Promozione Sociale Altritasti - via Carducci 22 - 14100 Asti - C.F. 92060280051
Registrazione: Tribunale di Asti n. 7/2011 del 28.10.2011 - Direttore Responsabile: Alessandro Mortarino