A cura dell'Ato4 Cuneese.
Ventitre interventi. Con costi preventivati da 10 a 100 mila euro, per un totale di oltre 1 milione 600 mila euro. Da mettere subito in cantiere e terminare se possibile entro l’estate e comunque entro il prossimo 31 dicembre.
L’Ato4 Cuneese, l’ente pubblico che governa il ciclo idrico in provincia, ha stabilito di finanziarne il 55 per cento (il restante 45 per cento è a carico dei gestori degli impianti degli acquedotti), cioè una cifra di 912 mila euro: 331 mila risparmiati dal “pacchetto” approvato nel 2022, 581 mila di nuove risorse prelevate dal Fondo delle attività strategiche dell’Ato4...
Nel dettaglio, si tratta della fornitura di nuovi serbatoi, della sostituzione di tratti di tubazioni della rete, di nuove condotte idriche, lavori per aumentare la portate di sorgenti, collegamenti tra acquedotti locali, nuove captazioni su corsi d’acqua, campagne di ricerca di perdite idriche sui tubi, interventi di riduzione della pressione sulle reti, installazione di misuratori per il controllo a distanza per la diminuzione delle perdite.
Cantieri che la Conferenza dell’Ato4 Cuneese delle scorse settimane ha ritenuto necessari per fronteggiare la perdurante situazione di scarsità di piogge.
“La mancanza di precipitazioni significative – dicono i tecnici di Ato4- , ha determinato nell’inverno appena terminato e in questa primavera, una situazione di criticità di approvvigionamento idrico da parte dei gestori del Servizio idrico integrato nell’area montana e pedemontana del Cuneese. Gli studi confermano che l’intero Piemonte sia risultata la zona peggiore d'Europa per siccità negli ultimi 12 mesi. A rilevarlo è l'Organizzazione meteorologica mondiale che ha confrontato i dati di pioggia e neve del 2022 con quelli della media degli ultimi trenta anni. Inoltre, un rapporto agenzia regionale Arpa che risale al 3 febbraio indica come ampie zone del Cuneese, del Torinese e del Biellese ed Astigiano, comincino a mostrare una situazione di siccità severa, mentre tutto il resto della regione sia in siccità moderata, anche perché l’anno solare appena concluso è risultato di gran lunga il più caldo almeno degli ultimi 6 decenni, con mediamente quasi mezzo grado in più rispetto alla norma”.
Per decidere la “tabella” di cantieri da avviare subito, i rappresentanti dell’Ato4 Cuneese si sono confrontati all’interno del tavolo tecnico sulla siccità che aggiorna costantemente le situazioni di maggior criticità sul territorio.
Si tratta della replica delle iniziative già prese lo scorso anno, marzo 2022, quando Ato aveva stanziato 877 mila euro, sempre dal Fondo delle attività strategiche. Successivi finanziamenti della Regione avevano permesso risparmi per 331 mila euro, cifra che è stata rimessa a disposizione per il “pacchetto” di quest’anno.
“L’emergenza siccità prosegue – dice il presidente Ato4 Cuneese Mauro Calderoni – ed è un bene che se ne occupino Governo e Regioni. Noi come Ato4 facciamo la nostra parte per quei cantieri che si possono avviare subito, che si concludono in fretta, ma che porteranno ad un miglior utilizzo della risorsa idrica e ad una riduzione degli sprechi.
Questa è una linea di intervento, accanto a quelle di nuove opere come bacini di raccolta e captazioni, che però richiedono tempi più lunghi e investimenti rilevanti.
Accanto a questo, però, deve proseguire l’operazione culturale che porta ad un utilizzo consapevole dell’acqua potabile che va salvaguardata per gli usi domestici essenziali, tralasciando magari altri tipi più ludici e ricreativi”.