A cura dell’Osservatorio per la tutela del paesaggio di Langhe e Roero.
Con Decreto del 4 febbraio 2022 il Sindaco di Verduno, Marta Giovannini, ha revocato l’incarico al suo vice sindaco Andrea Demagistris solo perché difende con convinzione la soluzione del tunnel al posto dell’insanabile sfregio che il territorio subirebbe con il tracciato esterno che include il viadotto di Verduno, largo 30 metri, alto 12 metri dal suolo e lungo circa 600 metri...
Occorre ricordare che il 29 Dicembre 2020 il Consiglio Comunale di Verduno deliberava all’unanimità dei presenti: “… per quanto attiene lotto II 6 tronco A (tratto Roddi-Diga Enel), sia completato in galleria come previsto dall’ultimo progetto approvato, al fine di garantire il minor impatto ambientale, visivo ed acustico, atteso anche il sopra ricordato riconoscimento Unesco di tutta la zona interessata dal passaggio autostradale, la vocazione turistica dei territori agricoli circostanti, la presenza del centro abitato di Borgata Molino con strutture turistico-ricettive e residenziali della zona, attesa anche la vicinanza con la storica tenuta di Pollenzo”.
Il 16 Dicembre 2021 il Sindaco di Verduno cambia radicalmente la posizione inviando alla Regione Piemonte una lettera da allegare al parere che la Regione stava predisponendo sul lotto II 6 tronco A, in esame al MiTE. Con quel testo approva, di intesa con la Regione, la soluzione esterna con il viadotto di Verduno. La posizione formalmente assunta dal Sindaco non viene preventivamente discussa in Consiglio Comunale, in totale contrasto con la delibera comunale dell’anno precedente.
Il 5 Gennaio 2022 la Regione Piemonte invia al MiTE il proprio parere favorevole al progetto con viadotto, formulando alcune osservazioni ed allegando la lettera del Sindaco del Comune di Verduno, significandone l’assenso al progetto.
Il 24 Gennaio 2022 il vice sindaco Andrea Demagistris invia, con e-mail personale, una lettera alla direzione Unesco di Parigi in cui segnala la gravità della decisione in corso di approvazione e chiede un immediato intervento per la tutela del territorio Unesco, in particolare per evitare il danno ambientale che avrebbe subito il Comune di Verduno.
Il 4 Febbraio il Sindaco di Verduno pubblica sull’Albo pretorio del Comune il decreto di Revoca della nomina a vice sindaco ed assessore di Andrea Demagistris, con la seguente motivazione: “Il vice sindaco infatti, al di fuori di ogni mandato e senza informare né il Sindaco, né la giunta, né la maggioranza consiliare, ha sottoscritto un documento in cui esprimeva convinzioni e valutazioni personali, firmandosi però quale "vice sindaco", così spendendo, del tutto impropriamente, la carica e la funzione…”..
La querelle istituzionale sta ad indicare le incrinature che cominciano a manifestarsi sul delicato problema e che occorrono addirittura provvedimenti autoritari per soffocare il dissenso.
Come bene ci ricorda il Presidente Mattarella nel suo discorso di insediamento occorrerebbe più dignità: una parola che indica il principio inderogabile dell’etica nella prassi politica, come solido fondamento dei diritti democratici.
Sarebbe quanto mai segno di trasparenza, di seria e costruttiva pratica democratica per riavvicinare i cittadini alla politica, accettare un confronto pubblico ove siano poste sul tappeto le reciproche posizioni, confronto sempre rifiutato dalla Regione e dal suo Presidente.
Lo slogan ripetuto di voler fare in fretta da parte della Regione cozza contro la decisione di non voler utilizzare le autorizzazioni già concesse sin dal 2015 per il completamento dell’autostrada ATCN con il tratto in galleria di circa 3,2 chilometri: sei anni persi, con maggiori costi e maggiori danni sia all’ambiente che all’economia.
E osano parlare di fare in fretta!
L’Osservatorio concorda pienamente con le posizioni assunte dall'ex vice Sindaco Andrea Demagistris e lo ringrazia, anche a nome delle associazioni aderenti, per la determinazione e la trasparenza con cui ha finora condotto la comune battaglia per la tutela del patrimonio ambientale e culturale del territorio di Langhe e Roero.