Prime osservazioni ed interrogativi per la proposta progettuale del nuovo polo turistico “Langaverde” nella località Conforso, a cura della della Sezione albese di Italia Nostra.
L’intervento in questione, presentato pubblicamente nel castello di Grinzane il 19 novembre scorso, interessa le aree nella località Conforso, compresa nei territori comunali di Diano d’Alba e Grinzane Cavour. L’estensione coinvolta è delimitata da un tratto del torrente Talloria e dallo sviluppo edilizio lungo la strada provinciale Alba-Barolo per quanto attiene agli ambiti dei due Comuni. In effetti la previsione di realizzarvi un campo da golf, un albergo e villette suscita molte perplessità pur trattandosi di aree pianeggianti, parzialmente compromesse a livello edilizio oppure in degrado o impegnate in parte da coltivazioni residuali...
Occorre verificare l’attuale situazione urbanistica per i rispettivi piani regolatori, onde accertare la compatibilità con le previsioni di cartografia e norme relative. Inoltre si è in un’estensione della zona di eventuale esondazione del torrente Talloria, in caso di cospicue precipitazioni atmosferiche, com’è avvenuto nel 1994. Pertanto va pure verificato se nella zona vi sia (o no?) il vincolo idro-geologico. Vi è, invece, l’inclusione nella “buffer zone” dei paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato (Unesco), di cui è necessario tenere conto.
Fermo restando quanto sinora è ravvisabile, si può riaffermare l’incompatibilità ambientale dell’intervento proposto, non tanto per il campo da golf (previsione opinabile), quanto per tutta la parte edificatoria indicata a fine turistico.
Un confronto andrà pure sollecitato con le prefigurazioni in loco del Piano paesaggistico della Regione Piemonte.