Per ora sono mille. Mille le firme raccolte contro la possibile apertura di una sala giochi e scommesse in corso Europa ad Alba. Dalla parte del Comitato di quartiere Piave, che invita i cittadini a continuare a dire di "no" al gioco d’azzardo in città, si è schierato anche il Comune di Alba, che si è detto pronto a mettere i sigilli agli apparecchi qualora il locale aprisse ...
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Una battaglia quella del Comune di Alba che poggia su disposizioni di legge e che viene spiegata in un comunicato stampa: "Da tempo, ancor prima del recente intervento legislativo regionale, l’Amministrazione comunale albese ha dedicato particolare attenzione al tema della lotta al gioco d’azzardo patologico. L’istituzione di un apposito tavolo di studio e di lavoro e la promozione di iniziative di prevenzione e sensibilizzazione sono state seguite dall’introduzione di alcune norme regolamentari che il Consiglio comunale ha votato all’unanimità, volte a vietare l’apertura di nuove sale giochi e sale scommesse nel centro storico e in prossimità di luoghi sensibili".
Ecco, si dà il caso che la diffida dell’Amministrazione ai titolari ad aprire l’attività per non incorrere in sanzioni deriva dal fatto che la sala aprirebbe a meno di 500 metri da 12 luoghi "sensibili" tra cui scuole, campi sportivi, banche, compro-oro e altri.
Ciò però non ha impedito alla Questura di rilasciare due licenze per il locale, una per la raccolta scommesse e l'altra per l’installazione di videolottery, licenze che però hanno una clausola importante per il locale di Corso Europa: "l’autorizzazione - si legge nell'ordinanza - è rilasciata ai soli fini di pubblica sicurezza fatte salve le limitazioni imposte da norme di legge statale, regionale o da regolamento comunale e, in particolare, da quelle sulla nuova collocazione di apparecchi a distanza dai luoghi sensibili".
Al momento il Comune di Alba ha trasmesso alla Regione Piemonte una richiesta di chiarimenti, volta ad evidenziare alcune difficoltà applicative della legge. In particolare, sono state sottolineate le difficoltà di coordinamento con la Questura, che rilascia le autorizzazioni/licenze senza prima ascoltare il Comune stesso.
La petizione continua in corso Europa 19/2 - di fianco alla discussa sede della sala giochi - al mattino e dalle 18 alle 20.