di Alberto Contu e Associazione Arci Cinema Vekkio.
In quale Comunità viviamo? Cosa significa essere una Comunità? Chiederci chi e come siamo, come individui e come collettività sono domande di fondamentale importanza sul Senso delle nostre esistenze in comune. Sono anche domande profondamente pedagogiche perchè sono collegate al come vogliamo diventare, al come ci piacerebbe vivere, a quale tipo di aggregazione sociale vorremmo contribuire a creare. Questi interrogativi sono quelli da cui sono partiti una quarantina di ragazzi/e dagli 11 ai 19 anni accompagnati e guidati da un gruppo di adulti (volontari e lavoratori del sociale) per raccontare la realtà del progetto educativo del Circolo Arci Cinema Vekkio di Corneliano e Piobesi d'Alba, e per promuovere attivamente percorsi per immaginare nuovi territori, spazi rinnovati e modi alternativi di intendere e vivere la vita e la socialità ...
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Nell'ambito del bando nazionale Funder 35 nasce così Comunità Emergenti, che è il frutto di questo lavoro di comunità durato un anno, un libro fotografico, un vero e proprio "oggetto culturale", strumento da maneggiare e proporre in tutti quei contesti giovanili e non pronti a mettersi in discussione e che ci porta al senso di un'Educazione e al cosa significhi (almeno per noi) fare Educazione.
Comunità Emergenti si può definire a tutti gli effetti un piccolo e artigianale lavoro di inchiesta comunitaria che prende spunto e parte del progetto educativo Cinema Vekkio. I tre gruppi di adolescenti e giovani coinvolti (11-14 anni, 16-17 anni,18-19 anni) sin da subito si sono ingaggiati e posti come "ricercatori e innovatori sociali in erba", definendo collettivamente nelle varie riunioni le domande più urgenti per porsi in un'ottica di cambiamento e modificazione dei rapporti esistenti. Ma quasi immediatamente da un noi ristretto si è passati ad un noi allargato promuovendo piccole interviste con genitori e abitanti comuni del territorio, facendo piccoli esperimenti di laboratori sull'immagine con bambini e altri giovani e soprattutto coinvolgendo e stimolando quasi un centinaio di cittadini (tra adulti, bambini e ragazzi, frequentanti e non il Circolo Cinema Vekkio) a raccontarci cosa sanno della loro Comunità, delle relazioni che intercorrono a livello pubblico, con quali nodi, temi e problemi si ritrovano a coesistere quotidianamente. Di particolare interesse per noi inoltre è stato indagare i legami, i conflitti, le esperienze che intercorrono tra le generazioni che abitano e rendono vivo il progetto stesso, sia per quanto riguarda quello che avviene "dentro le mura" del Circolo, sia per quanto riguarda l'azione a livello di contesto. Tutto il processo è stato realizzato sperimentando a livello amatoriale il Photovoice, "una tecnica che combinando immagini e discussione di gruppo consente di attivare i membri della Comunità nell'identificare i loro punti di vista e utilizzarli come leve per il cambiamento...".
Per poter leggere e scaricare il fotolibro cliccate qui mentre prossimamente sul sito del Cinema Vekkio verrà pubblicato un intervento più approfondito su questo tema, di cui questo intervento rappresenta una parte.
Inoltre, in questi anni abbiamo fondato il percorso www.educazionebenecomune.it - creato dall'Associazione Elianto insieme a Officine di Resistenza in collaborazione con il Cinema Vekkio - che vuole tenere insieme qualità di iniziativa e proposta pedagogica con una rivendicazione di dignità lavorativa per i lavoratori del sociale, ed è in collegamento con alcune realtà nazionali di Coordinamento degli operatori sociali per promuovere proprio un modello di politiche sociali ed educative ispirate al concetto e alla pratica dei Beni Comuni. E' proprio dentro questo incubatore di proposta politico- pedagogica che è nata l'anno scorso l'idea di fornire un contratto minimo (no voucher) di prestazione con relativa ritenuta d'acconto a tutti i maggiorenni impegnati nel mese estivo, per responsabilizzarli nei confronti della loro opera lavorativa e soprattutto per ridare fiato, coraggio e modalità pratica a teorie politiche alternative al disastro esistente. Un piccolissimo segnale, ma di grande coerenza e militanza pedagogica e politica, che è potuta avvenire solo grazie all'attenzione su questo delicato tema da parte del direttivo del Circolo Cinema Vekkio.