di Alessandro Mortarino.
Nel mese di gennaio appena concluso la centralina ARPA di via Salvo D'Acquisto ha rilevato il superamento dei limiti di sicurezza (e di legge) per il PM10 per un totale di ben 15 giorni; in particolare dal 24 al 31 gennaio queste soglie sono state oltrepassate ininterrottamente (solo il giorno 29 si è toccato quota 50 microgrammi netti per metro cubo, ovvero il limite massimo previsto dalle norme nazionali). La situazione è, dunque, decisamente critica e riguarda, ovviamente, la salute umana. Non solo...
Nei giorni scorsi il sito privato "Dati Meteo Asti" aveva segnalato che venerdì 26 gennaio la concentrazione di PM10 aveva raggiunto l'eccezionale valore di 211,9 µg/m³ (con una media oraria di 197,3 µg/m³), cioè quattro volte superiore al limite stabilito per legge. Questo dato aveva scatenato reazioni polemiche da più parti che ritenevano l'informazione non corretta e assai differente dai dati ufficiali registrati da ARPA.
Polemiche sbagliate, a nostro avviso, in quanto "Dati Meteo Asti" aveva ben specificato trattarsi di un dato di "picco" e non della media di giornata, chiaramente inferiore.
Un indicatore importante e aggiuntivo per comprendere la gravità della situazione atmosferica, cioè del livello di inquinamento urbano raggiunto.
Ora - finalmente - l'amministrazione comunale si è decisa ad intervenire, integrando le misure antismog attualmente in vigore «con azioni di sensibilizzazione della cittadinanza ad un uso consapevole dell’autovettura, programmando nelle domeniche 4 e 11 febbraio due giornate senza auto», come recita il comunicato diramato dall'Ente.
«La disposizione della chiusura al traffico motorizzato dalle ore 9 alle ore 19 riguarda l’area già oggetto delle limitazioni antismog, potranno comunque circolare i veicoli esentati di cui all’Ordinanza del Sindaco n. 52 del 15/09/2023, scaricabile dal sito del Comune di Asti / Misure Antismog, i veicoli provenienti da fuori città che accedono ai parcheggi segnalati nella mappa soggetta alle limitazioni, i mezzi elettrici puri o, se ibridi, con trazione elettrica attivata, i cittadini residenti nell’area».
«Pur consapevole che due giornate non possano essere sufficienti a determinare una riduzione degli inquinanti, ritengo sia fondamentale attuare provvedimenti che spingano i cittadini verso una maggiore presa di coscienza dell’ambiente in cui vivono e del ruolo attivo e non passivo che possono avere”, ha sottolineato l’assessore all'Ambiente Luigi Giacomini. “I valori di PM10 aumentati la settimana scorsa rappresentano un indice di riferimento importante, non preoccupante ma significativo, tale da attuare misure preventive adeguate.»
«Le giornate di chiusura programmate rappresentano una presa di responsabilità di questa Amministrazione», ha dichiarato il sindaco Maurizio Rasero, «devono essere vissute come opportunità e non come obbligo. La collaborazione di tutti i cittadini al fine di osservare le disposizioni dell’ordinanza permette di tutelare la salute pubblica».
Non occorrono commenti, probabilmente. La situazione è grave, lo ripetiamo da anni, e il messaggio "delicato" rilasciato dal Primo cittadino e dall'Assessore competente non ci sembrano far trasparire tale gravità.
E in assenza di un progetto complessivo, non resta che affidarci alla volontà di qualche ciclone o anticiclone, al dio Eolo, a Giove Pluvio, al fato, alle congiunture positive.
Un po' poco per sentirsi tranquilli...