Nel numero 40 della rivista culture dell’Associazione culturale Davide Lajolo, appena uscito, vengono presentati esperienze e progetti di studiosi, amministratori, imprenditori relativi alla tutela del paesaggio viticolo e boschivo, alla valorizzazione dell’agricoltura sostenibile e alle attività di formazione e di professionalizzazione in campo agroalimentare, riprendendo contributi esposti negli incontri della XIII edizione del Festival del paesaggio agrario 2021 Lavori in corso...
Il Festival è stato organizzato dall’Associazione culturale Davide Lajolo e dall’Associazione Paesaggi vitivinicoli Langhe Monferrato Roero, in continuità con gli esiti della precedente edizione del Festival, pubblicati nel n. 39 Un paese ci vuole (il pdf del numero è consultabile qui).
La rivista è in vendita presso la Libreria Mondadori, corso Alfieri, Asti.
Come negli anni passati, il Festival è stato un osservatorio sulle trasformazioni e le criticità del territorio e un laboratorio di buone pratiche e di idee per la salvaguardia del paesaggio agrario.
Nella prima sezione, Prospettive di economia agroalimentare, il prof. Vincenzo Gerbi dell’Università di Torino, Enologia del terzo millennio nelle colline UNESCO, esamina le conseguenze che i cambiamenti climatici provocano alla gradazione del vino, proponendo di intervenire nella vigna e in cantina con tecnologie avanzate e applicando gli esiti della ricerca scientifica, per ottenere un nuovo modello di vino, secondo le richieste del consumatore e del mercato internazionale.
Il direttore del sito UNESCO Paesaggi vitivinicoli Langhe Roero e Monferrato Roberto Cerrato, Il cambiamento climatico nei Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: “cambiare le menti, non il clima”, illustra il progetto di tutela dei valori del paesaggio UNESCO per promuovere comportamenti virtuosi delle comunità locali attraverso un’intelligente combinazione tra tradizione e innovazione.
Nella seconda sezione, La formazione e il Piano di sviluppo rurale, Valentina Archimede, Direzione Agricoltura e cibo della Regione Piemonte, Rural4Agrari e Rural4University due progetti di comunicazione e relazione, delinea lo sviluppo del percorso formativo, progettato dalla Regione Piemonte per studenti dell’Università di Torino e di Istituti agrari piemontesi (circa 1500 studenti), che ha raggiunto obiettivi qualificanti e innovativi riguardo alla conoscenza, alla comunicazione e alla divulgazione del Piano di sviluppo rurale e delle politiche europee, con la partecipazione attiva degli studenti e l’apprezzamento dei docenti, come attesta il contributo del prof. Simone Blanc dell’Università di Torino.
L'importanza delle attività esperienziali nella didattica universitaria. Un caso di best practice, che sottolinea come gli studenti abbiano svolto attività in aziende qualificate con indirizzi produttivi diversi nel campo della produzione, trasformazione e commercializzazione. Il prof. Alessio Lilliu, IIS UMBERTO I Di Alba sede di Verzuolo, “A scuola di PSR”: l’alta formazione regionale vista dai protagonisti, illustra la metodologia dell’esperienza formativa come una sfida innovativa multidisciplinare, che ha conseguito un forte coinvolgimento delle studentesse e degli studenti nel processo conoscitivo utile al loro futuro lavorativo, introducendoli alla visione europea.
Nelle interviste filmate condotte dal giornalista Beppe Rovera, Il mio impegno in agricoltura, gli studenti dell’IIS G. Penna di Asti hanno espresso le motivazioni della scelta dell’indirizzo di scuola superiore e le loro aspettative di lavoro nell’azienda agricola. Il video è visibile sul sito http://www.davidelajolo.it
Nella terza sezione, Il valore del bosco, Pier Giorgio Terzuolo, responsabile dell’Area tecniche Foreste - IPLA S.p.A., I boschi del Monferrato astigiano, caratteristiche e opportunità, traccia la mappa delle categorie dei boschi della provincia di Asti con le loro potenzialità, richiamando il Piano Forestale territoriale per la conservazione della biodiversità.
Franco Correggia, Associazione Muscandia, I boschi antichi scrigni di biodiversità e bellezza, illustra come i boschi collinari siano collezioni di varietà biologica e archivi genetici viventi, essenziali per il microclima locale e il ciclo dell’acqua, per la protezione idrogeologica dei suoli e di depurazione ambientale.
Il sindaco di Monastero Bormida Luigi Gallareto, Il bene ambientale del bosco nella Langa Astigiana, pur riscontrando notevoli criticità di gestione del patrimonio boschivo, considera il bosco come bene ambientale e prevede atti amministrativi per la fruizione per il turismo sostenibile e la valorizzazione dei prodotti.
Paolo Lanfranco, presidente dell’Amministrazione provinciale di Asti, Linee guida per il patrimonio agroforestale, annuncia l’emanazione di specifiche linee guida per favorire la conservazione di aree boscate di elevato pregio bioecologico, con misure di sostegno alle azioni di conservazione e gestione.
Francesco Ravetti, naturalista, Riserva naturale della Valsarmassa, illustra la ricchezza di biodiversità della Riserva compresa nel complesso geologico del Bacino Terziario Ligure- Piemontese. Nella Riserva si possono percorrere gli Itinerari letterari di Davide Lajolo e i sentieri tracciati di Nordic Walking.
Nella quarta sezione, Tra passato e futuro, Laurana Lajolo, direttrice di culture, I narratori di memorie, ricorda come nella comunità rurale tradizionale il passaggio di memoria e di tradizioni avvenisse attraverso le narrazioni orali, una consuetudine oggi andata perduta per le radicali trasformazioni sopravvenute nelle modalità di vita e di coltivazione. Ma, nell’incertezza del nostro presente, sarebbe utile riacquisire, con nuove opportunità, le radici di antichi saperi comunitari per narrare la relazione tra noi e il paesaggio.
Luca Solaro, parroco di sei parrocchie, Parrocchie e comunità, considera come l’accorpamento delle parrocchie e lo spopolamento dei paesi abbiano condotto alla perdita della coesione delle piccole di comunità, influenzate dalla logica consumista e individualista. Propone quindi di utilizzare lo spazio della parrocchia per ricostruire il senso di comunità solidale, secondo il messaggio di fratellanza di Papa Francesco.
L’Associazione culturale Davide Lajolo, Gli Itinerari letterari: le passeggiate dello scrittore, descrive i percorsi, che Davide Lajolo amava fare tra le vigne e i boschi di Vinchio. Per lo scrittore la passeggiata era un metodo per entrare in sintonia con la campagna e per incontrare i contadini, era il suo laboratorio di scrittura per comporre nella fantasia letteraria i racconti di memoria di fatti e personaggi.
Nella quinta sezione, I servizi sanitari per il territorio, il direttore generale ASL di Asti Flavio Boraso e il direttore sanitario Mauro Occhi, Salute e servizi nel dopo emergenza, indicano la necessità di riorganizzare i servizi sanitari dopo l’emergenza della pandemia, ma evidenziano, nel contempo, le concrete difficoltà di ampliare e gestire i servizi territoriali, in mancanza di locali, di personale sanitario, di finanziamenti, e richiedono un serio intervento governativo.
Nella quinta sezione, Progetti, Gianluca Forno, sindaco di Baldichieri e presidente del Distretto, Il distretto paleontologico nel sistema economico astigiano, delinea il programma, condiviso da soggetti pubblici e privati, di valorizzazione economica e turistica dei prodotti e del patrimonio fossilifero del Pliocene, protetto dal Parco Paleontologico Astigiano.
Carola Giacomelli, Progetti Sito UNESCO, I Belvedere UNESCO, indica l’ubicazione, nei punti panoramici delle sei componenti del sito patrimonio dell’Umanità, di un’installazione di forma circolare ad anello, che rimanda alle cerchiature delle botti, quale elemento identificativo e simbolo del legame di appartenenza delle comunità con il paesaggio.
L’Associazione culturale Davide Lajolo, nell’edizione 2021 del Festival ha presentato, in collaborazione con la Cantina di Vinchio e Vaglio Serra, il progetto Il mare verde sulle colline della barbera, una strategia di organizzazione territoriale per la valorizzazione dei vigneti e della produzione vinicola d’eccellenza, del marketing del vino, del turismo naturalistico, per la riqualificazione dei borghi.
Pier Efisio Bozzola, Associazione La Bricula di Cortiglione, Il teatro nel geosito, illustra il progetto del teatro all’aperto nell’area paleontologica del suo Comune, composto dai massi riportati alla luce durante gli scavi, disposti a semicerchio secondo la conformazione naturale dell’area, quasi a concretizzare le immagini fantasiose suggerite dagli affioramenti nel geosito.
Filippo Romagnolo, Associazione Costigliole Cultura, Camminare, propone la passeggiata come momento di meditazione, di relazioni sociali, di scoperta naturalistica e delle antiche edificazioni che costellano i sentieri e i paesi. La passeggiata è, dunque, un approccio terapeutico per sentirsi parte della natura e incontrare persone in uno scambio conviviale, alla ricerca dei segni identitari del territorio.
In Bacheca vengono pubblicati Resoconto della XIII edizione del Festival del paesaggio agrario 2021 Lavori in corso e Programma di attività dell’Associazione cultura Davide Lajolo 2022.
Il racconto fotografico La vigna teatro del mondo Opere degli studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, eseguite durante lo stage en plein air, coordinato dal prof. Antonio Musiari, che si è svolto in Loc. S. Nicolao di Nizza Monferrato (1 e 2 ottobre 2021). La mostra delle opere si tiene ad aprile al Museo del Gusto – Palazzo Crova di Nizza Monferrato.