Ad Asti è già iniziata la campagna elettorale...

di Alessandro Mortarino.
Nonostante al momento, almeno in via formale, soltanto Paolo Crivelli - appoggiato da tutte le forze del centro-sinistra - abbia annunciato la sua candidatura a guidare la prossima amministrazione comunale, le notizie delle ultime ore fanno intuire che siano già iniziate le grandi manovre per posizionare gli schieramenti della contesa elettorale. Con grandi colpi di cannone e non semplice esibizione di fioretti. Primo botto: il CIPES-Comitato interministeriale programmazione economica e sviluppo sostenibile ha dato il via libera al finanziamento del collegamento Sud-Ovest per Asti, 40 milioni di euro per la nuova (indispensabile?) tangenziale. Secondo botto: conferenza stampa dell'uscente Sindaco Rasero e dei vertici dell'ASP per annunciare la ritrovata pace tra il socio pubblico e quello privato dell'ex municipalizzata e un investimento da parte di IREN di circa 40 milioni di euro interamente destinati all’astigiano. In entrambi i casi, però, progetti e vision rigorosamente secretati...

Quando ci sono fondi destinati, c'è poco da scherzare: non è "fuffa" ma sostanza, pronta e disponibile per rendere palese la differenza tra chi fa i fatti e chi parla soltanto.

Per quanto riguarda la ormai famosissima tangenziale sud/ovest, Rasero ha sottolineato che non sarà un'opera faraonica: «Non una tangenziale invasiva, ma un collegamento leggero. Avrà benefici per la viabilità, per ridurre il traffico parassitario che rende caotici e inquinati diversi corsi cittadini. Inoltre, guadagnando un secondo ponte sul Tanaro, rappresenterà un'alternativa a quello di corso Savona».
Ma la domanda, quasi ingenua, che qualunque cittadino vorrebbe rivolgere all'uscente Sindaco è: ma di quale progetto stiamo parlando? Da Roma vengono destinati fondi, ma ad Asti neppure i consiglieri comunali hanno avuto un pezzo di carta che delinei tracciato e modalità e non risulta esistere un piano della mobilità complessivo che tenga conto di (eventuali) bisogni stradali urbani. Dunque dovremmo accontentarci di sapere che Asti avrà la TSO (perchè ci sono i fondi) pur non avendo chiaro di come il Comune intende pianificare la mobilità sul proprio territorio?

Idem per l'ASP; la conferenza stampa ha "narrato" le vicissitudini relazionali tra Comune e NOS degli ultimi anni, la conquista della maggioranza all'interno della compagine privata da parte di IREN e la sua piena disponibilità ad investire, potenziare, innovare. Punto. Perchè nessun dato è stato reso noto sui nuovi patti parasociali e sul Piano industriale della fondamentale azienda di servizi per la città di Asti. Tanto che la richiesta di accesso agli atti fatta nei mesi scorsi da diversi consiglieri di minoranza non ha ancora ricevuto risposta. Dovremmo accontentarci di sapere che IREN "caccerà quattrini" senza sapere come e dove?

E possiamo considerare democrazia la negazione del diritto delle opposizioni all'interno dell'Istituzione comunale di conoscere - per tempo - progetti e strategie e poter, dunque, esprimere le proprie valutazioni?

Boom. I cannoni hanno tuonato. Già.
Sembra un assist alla seconda candidatura plebiscitaria per Maurizio Rasero, da settimane messa in discussione proprio da una parte della sua (ex?) coalizione. Che ora avrà grosse difficoltà a suggerire un'alternativa.

Ci siamo: benvenuti nel caos e nella paralisi che precede ogni elezione. Tattica e strategia la faranno da padroni nei prossimi mesi. E per i problemi e i bisogni sarà il caso di attendere tempi migliori.

Prepariamoci: sarà una "terribile (o teeeeerribbbbile) campagna elettorale e tutti discuteranno di tangenziale si/no e di fondi raccolti e idee/sogni senza fondi.

Invece di pensare a come vorremmo davvero essere, come città e come comunità....

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