SMAT risponde sul ruolo di socio di ASP

L'interpellanza della consigliera comunale di Torino Eleonora Artesio sul ruolo di SMAT-Società Metropolitana Acque Torino S.p.A. all'interno della compagine societaria dell'ex municipalizzata astigiana ASP ha ricevuto una formale risposta. Il presidente dell'azienda che gestisce il servizio idrico integrato nel torinese fornisce una serie di indicazioni che ci aiutano a comprendere ancor meglio l'attuale situazione...

Scrive Paolo Romano, presidente di SMAT e di Nos SpA: «La partecipazione di SMAT alla gara avviata dal Comune di Asti il 26 luglio 2001 (per individuare un socio industriale di riferimento idoneo a dare supporto alla propria società ASP - Asti Servizi Pubblici nel processo di crescita e di diversificazione dei servizi) rientrava pienamente nell’oggetto sociale di SMAT che al punto 4 dell’allora statuto recitava: “La società può assumere partecipazioni in altre società o imprese, italiane o straniere, aventi oggetto analogo, affine o complementare ...”.
Inoltre il punto 5 dello statuto riportava: “La società può realizzare e gestire i servizi rientranti nel proprio oggetto anche per conto di terzi, pubblici o privati, senza vincolo di territorialità, in regime di appalto o concessione”.
Per partecipare alla gara (che oggi verrebbe definita a doppio oggetto), tenuto conto della multidisciplinarietà dei servizi, venne costituito un raggruppamento con SMAT mandataria e con altre 4 aziende a partecipazione pubblica: Amiat, Satti, Atm (tutte di Torino) e Amga di Genova.
Mandante nel raggruppamento vi era anche la società Asta partecipata da un gruppo di società private del territorio astigiano.
L’iniziativa era stata approvata non solo dalla Città di Torino, ma per quanto riguarda SMAT anche dai rimanenti Comuni soci (in allora 58) che approvarono questa attività industriale riportata chiaramente nel bilancio 2002 sotto la voce “Attività Industriali” che recitava: “In data 13 marzo 2002 si sono ufficialmente concluse le procedure di gara, avviata nel dicembre 2001 per la cessione del 45% del capitale della Azienda Servizi Pubblici di Asti, assegnando la partecipazione di che trattasi all’Associazione Temporanea di Imprese di cui la vostra società è stata eletta mandataria.
Conseguentemente SMAT detiene il 4,5% del capitale sociale di Asp, così assumendo un ruolo primario nella gestione del servizio idrico integrato nel territorio astigiano ricompreso nell’Ambito Ottimale n. 5”.
In ogni bilancio di SMAT successivamente approvato dall’Assemblea dei soci si fa sempre riferimento anche alla partecipazione di SMAT in Nos.
In ottemperanza a quanto prescritto dal bando di gara il raggruppamento costituì la Società Nos (Nord Ovest Servizi) spa con le seguenti quote di partecipazione: Amga (oggi Ireti) 10%, Amiat 15%, Asta 50%, Gtt (ex Satti+Atm) 15%, SMAT 10%.
Si evidenzia che in tutti questi anni la Società Asp sotto la guida degli Amministratori delegati designati da Nos ha sempre sviluppato una adeguata organizzazione dell’azienda e dei servizi pubblici dati in concessione anche con ampliamento dell’area territoriale e con i necessari investimenti.
I risultati economici di Asp sono sempre stati positivi in coerenza con i Piani industriali elaborati sotto la guida delle Società facenti parte di Nos, ed in conseguenza anche i bilanci di Nos hanno sempre riportato risultati economici positivi.
Considerato che tutte le quote delle società a partecipazione pubblica sono pari a quelle dei privati (rispettivamente 50% e 50%) e che i requisiti nelle attività di servizio richiesti in sede di gara erano garantiti dalle società a partecipazione pubblica, la Presidenza di Nos è sempre stata da queste ultime designata ed è sempre stata ritenuta come realtà sopra le parti la designazione in tal senso fatta da SMAT, che peraltro ha sempre richiesto che le cariche di tutto il Consiglio di Amministrazione di Nos fossero gratuite.
Tutti le deliberazioni portate in Cda di Nos fino al 31/12/2019 sono sempre state approvate all’unanimità, come altrettanto tutte le nomine degli organi sociali. Si evidenzia in particolare che la designazione dell’Amministratore delegato di Nos (attuale Presidente di Gtt) era stata proposta nel 2017 dal socio privato Asta.
Nonostante i progressi effettuati da Asp, quando nel 2017 è stato eletto, il Sindaco Rasero ha cercato di sviluppare una posizione estremamente penalizzante per Nos e per Asp non volendo riconoscere la scadenza delle concessioni al 2028, al solo fine di effettuare anticipatamente un’altra gara per modificare la compagine del socio industriale.
Ovviamente Nos, con l’accordo di tutti i Soci, ha diffidato il Sindaco ma inaspettatamente in questa fase particolare i tre componenti designati dal Socio privato Asta hanno rassegnato le proprie dimissioni da Nos con la conseguenza di far decadere tutto il Consiglio di Amministrazione (per statuto vale il simul stabunt, simul cadent.)
Attualmente è in corso l’Assemblea per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione».

 
 
 
 
 
 

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