Venerdì 24 gennaio (ore 17,30/22,30 al Centro Culturale San Secondo di Asti in via Carducci 24) la cittadinanza attiva astigiana ospiterà un'importante personalità per una ricca giornata di analisi dell'attuale momento sociale e di proposte per il cambiamento di rotta. Si tratta di Giuseppe De Marzo, economista, giornalista, attivista, scrittore, Coordinatore della Rete dei Numeri Pari e Responsabile delle politiche sociali di Libera, tra i coordinatori della campagna referendaria 2011 per l’acqua pubblica e contro il nucleare e una prolungata esperienza sul campo con i movimenti sociali latinoamericani al fianco delle popolazioni indigene e rurali...
Con De Marzo, e a partire dal suo ultimo saggio "Per amore della Terra. Libertà, giustizia e sostenibilità ecologica", scandaglieremo i mali della nostra epoca cercando anche di comprendere le possibili soluzioni.
"Siamo immersi in una delle più gravi crisi della storia contemporanea: si intrecciano e sommano congiunture economica, finanziaria, ecologica, alimentare, energetica e migratoria. Il liberismo si fonda su uno schema di civilizzazione che penalizza principi come la libertà e l’uguaglianza, mentre la democrazia rappresentativa appare impotente dinanzi alla più grave minaccia per l’umanità: la crisi ecologica. Cosa fare? Come sovvertire l’ordinamento capitalista del mondo?".
Occorre un ripensamento e una ridefinizione dell’idea stessa di Natura, nella sua relazione con l’uomo e quindi con la società, articolando ed approfondendo un concetto, quello della giustizia ambientale, che significa la crisi legata alla sostenibilità causata dal non aver considerato l’integrità della natura come funzionale anche all’uomo e che evidenzia la stretta relazione che sussiste fra la distruzione ambientale e le disuguaglianze.
La crisi in cui è immersa l’umanità, oltre che strutturale e sistemica, è anche inedita perché pone il problema nuovo della minaccia alla salute dell’intero pianeta, provocando il peggioramento e la distruzione delle condizioni materiali di vita di miliardi di persone. Una situazione che l’umanità nella sua storia non si è mai ritrovata ad affrontare e in relazione alla quale visioni, teorie, modelli economici e politici del secolo scorso non sono più adeguati.
È necessario un totale cambio di paradigma e i movimenti per la giustizia ambientale, di cui De Marzo esaminerà la nascita e la diffusione, lo stanno già praticando nel momento in cui affermano che i diritti umani non possono esistere pienamente se non si riconoscono quelli che riguardano la natura. Restituire a tutte le forme di vita il loro valore intrinseco, espandere la comunità della giustizia riconoscendo i diritti della Natura, garantendo l’integrità ecologica degli ecosistemi, di cui anche l’uomo è parte, non può che assicurare il buon vivere per tutte le persone.
Tutto ciò ha bisogno di un modello economico completamente diverso, che si deve adattare ai limiti del pianeta e non il contrario. Un modello sostenibile. Ma equità, giustizia, sostenibilità sono termini che stanno insieme? E cosa li tiene insieme? Esiste uno sviluppo sostenibile senza giustizia?
Tra le ore 20,00 e 21,00 è prevista una pausa conviviale, contributo € 10, prenotazione entro il 23/01 a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Promotori dell'incontro sono: Acli, Amnesty International Asti, Ass. Ananse, Ass. Altritasti, Caritas, Casa del Popolo, Centro Missionario, Centro Prov. Istruzione Adulti, Club per l’Unesco Asti, Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche, Coll. Universitario Asti Servizio Sociale, Coordinamento Asti-Est, Ethica, Fridays For Future, Gruppo d'Intervento Giuridico onlus - sezione di Asti, Legambiente, Libera, Marabù, Movimento Stop al Consumo di Territorio Astigiano/Forum Salviamo il Paesaggio, Non Una di Meno, Oss. per la Sostenibilità dell’Astigiano, Pastorale della Salute, Pastorale Migranti, Pastorale Sociale e del Lavoro, Prog. Culturale e Comunicazioni Sociali, Rete Asti Cambia, Rete Welcoming Asti.