Tanaro, 25 anni dopo l’alluvione

Sono passati 25 anni dall’alluvione che nel 1994, tra il 5 e il 6 novembre, mise in ginocchio la città di Asti e diversi paesi dell’astigiano.
Un evento impossibile da dimenticare per chi l’ha vissuto, da ricordare a chi non c’era affinchè sia di monito perchè non accada più.
Il Festival del paesaggio agrario dedica una tavola rotonda “Il fiume Tanaro: dall’alluvione alla valorizzazione naturalistica e turistica” venerdì 8 novembre alle ore 17 nella sede del Polo Universitario (Asti p. De Andrè)...


Con la partecipazione di Beppe Rovera, del sindaco Maurizio Rasero, del sindaco del 1994 Alberto Bianchino, di Loretta Bologna (Assessore Manifestazioni e Turismo Comune di Asti), Mauro Carbone (direttore Ente del Turismo Langhe Monferrato Roero), Enrico Ercole (Università del Piemonte Orientale), Roberto Cerrato (direttore Associazione Paesaggi vitivinicoli Langhe-Roero e Monfrrato), Alberto Maffiotti (dirigente Dipartimento Arpa Piemonte Sud - Est), introdotta dal video “Il fiume che scorre accanto” di Beppe Rovera, videomaker Cristina Fasolis.

Il video, di cui tiene il filo conduttore Sergio Miravalle, ha raccolto molte testimonianze e contributi di esperti sulla situazione naturalistica del Tanaro dall’alluvione del 1994 a oggi.
Alberto Bianchino ripercorre le vicende del disastro ambientale sottolineando gli interventi di emergenza e  di messa in sicurezza, Maurizio Rasero prospetta la ripulitura del fiume prevedendo interventi di scavo, che hanno già suscitato qualche perplessità.
Luciano Montanella e Giancarlo Trafano parlano delle loro battaglie in difesa del fiume e l’agronomo Doglio Cotto porta l’attenzione sulle problematiche della gestione naturalistica.
Il geologo Duccio Platone afferma che il quadro normativo di pianificazione territoriale fatto dalla Regione Piemonte dopo l’alluvione è stato un esempio per altre regioni, anche se ci sono ancora difficoltà di attuazione. Laurana Lajolo ricorda lo sfondamento della linea del Tanaro operato dalle truppe naziste nella notte del 2 dicembre 1944.
Mario Malandrone e Marco Devecchi propongono la prospettiva di sviluppo del parco del Tanaro per attività ricreative, sportive, turistiche e di rispetto della natura. Il fiume Tanaro è la via d’acqua che rappresenta una comunicazione naturalistica di Asti con l’albese e l’alessandrino.

L’incontro dell’8 novembre è un’occasione di fare il punto su come si è lavorato dopo l’alluvione e quanto c’è ancora da fare perché il fiume possa reggere le piene causate dai cambiamenti climatici.



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