di Alessandro Mortarino.
In queste ore diverse associazioni, reti, movimenti e singoli cittadini stanno facendo pervenire a Sindaco e Giunta comunale i propri documenti di "Osservazioni" alla bozza preliminare del nuovo Piano del traffico, presentata pubblicamente in municipio lo scorso 30 luglio, nell'intento di avviare l'iter procedurale nel miglior modo possibile. Molte paiono, infatti, le criticità del progetto che desta, in particolar modo, perplessità sulla metodologia con cui l'importante pianificazione è stata impostata. Per spiegarci meglio, provo a offrirvi una semplice similitudine (o metafora? Diciamo parafrasi...): immaginatevi che io vi inviti alla mia tavola per il pranzo di Natale. Voi raggiungete la mia casa e ad accogliervi trovate una tavolata perfettamente imbandita...
Piatti bordati di oro zecchino, posate d'argento, candelabri, addobbi floreali, centro tavola con vischio, tovaglia ricamata, secchielli (anch'essi d'argento, che diamine!) ricolmi di ghiaccio per tenere in fresco le bollicine del brut. Resterete ammaliati dalla bellezza di questa scenografia. Ci sediamo, chiacchieriamo a lungo e dopo un paio di ore vostro figlio (i "piccoli" non conoscono il ritegno del bonton) dirà "ma quando si mangia?".
Prontissimo io risponderò "mangiare? Ma io vi ho invitato alla mia tavola, non a mangiare. Per il cibo ci penseremo l'anno prossimo, per oggi ci siamo occupati solo della tavola. Spero che vi piaccia".
La cosa a voi non farà piacere. Vero?
Ecco, questo è il Piano del traffico proposto (per ora solo in bozza informale) dall'amministrazione comunale. Uno strumento di pianificazione che si occupa di viabilità e soste senza minimamente definire una visione d'assieme, senza preoccuparsi di stabilire i parametri della necessaria mobilità sostenibile, senza porsi l'obiettivo di favorire la drastica riduzione delle auto private circolanti e così contribuire a combattere il grave - gravissimo - stato di allarme in cui l'inquinamento atmosferico urbano ci ha fatti precipitare, da anni.
Il documento di "Osservazioni" presentato dal Movimento Stop al Consumo di Territorio Astigiano e dal Forum Salviamo il Paesaggio, ci aiuta a mettere a nudo questi limiti: il Piano del traffico è solo una minima parte di un più importante e sovrastante disegno che è dato dal Piano della mobilità (sostenibile), completamente assente nel progetto di Asp e del Comune.
E un Piano della mobilità è strettamente legato al vigente Piano Regolatore, ormai obsoleto, sovradimensionato e non attuato nel corso degli ultimi 20 anni: oggi andrebbe rivisto profondamente e il suo aggiornamento (serio) imporrebbe ovviamente un diverso Piano della mobilità e, di conseguenza, un diverso Piano del traffico. Un gatto che si morde la coda? Oppure una logica catena consequenziale? Se voglio arrivare a 10, inizio a contare da 1, poi 2, poi 3...
E ancora: che senso ha un Piano del traffico elaborato da un progettista esterno sulla base di un input del Sindaco di cui non viene indicato alcun elemento, che non ha visto una preventiva discussione con tutte le forze associative (economiche e sociali) della città, che non tiene conto di precedenti consultazioni che avevano espresso (ad esempio) il non gradimento di piazza Alfieri per un nuovo parcheggio sotterraneo, che non prevede di raggiungere i livelli richiesti dalla Regione per le zone ZTL e pedonali, che non spiega come sono stati raccolti i dati sul traffico oggi in ingresso in città e, addirittura, offerto alla discussione della città quando i cittadini sono in ferie?
Senso vietato, doppio senso (dato che parliamo di traffico...).
Insomma, la chiara percezione che si trae dallo studio del progetto è che questo Piano abbia un unico obiettivo: realizzare il parcheggio sotterraneo in piazza Alfieri e - già che ci siamo - ritoccare un po' la viabilità e far pagare agli automobilisti qualche balzello in più per la sosta (cosa di per sè non errata, in una città dotata di servizi pubblici - bus e ferrovie locali - efficienti. Non è il nostro caso...).
Il che produrrà un evidente risultato: non stimolerà i veicoli privati a starsene fermi a casa, dunque nessun miglioramento dell'aria urbana: la tutela della salute può (ancora) aspettare!.
E allora a cosa ci serve un nuovo Piano del traffico?
Ci sarà da discutere, parecchio. Il contributo che associazioni, reti, movimenti e singoli cittadini hanno già (anzi tempo) iniziato a far pervenire a Sindaco e Giunta ci fanno sperare che chi dovrà decidere sappia anche leggere i suggerimenti di chi la città la vive ogni giorno.
Però è solo una speranza: i segnali iniziali non sono affatto incoraggianti...
A seguire trovate il documento integrale di "Osservazioni" trasmesso al Sindaco dal Movimento Stop al Consumo di Territorio Astigiano e dal Forum Salviamo il Paesaggio.
Nei prossimi giorni provvederemo a pubblicare anche gli altri contributi alla discussione formalmente trasmessi: il confronto è aperto, che il buon senso ci assista!
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OSSERVAZIONI ALLA BOZZA PRELIMINARE DEL PROGETTO DI PIANO GENERALE DEL TRAFFICO URBANO-P.G.T.U. della città di Asti
A nome del Movimento Stop al Consumo di Territorio Astigiano e del Forum Salviamo il Paesaggio, provvedo a sottoporre alla Vostra attenzione un nostro documento di “osservazioni” al progetto preliminare pubblicamente presentato dall'amministrazione comunale di Asti, da ASP SpA e da SAMEP MONDO Engineering srl in data 30 luglio u.s., datato 22 luglio u.s. e pubblicato sul sito del Comune di Asti in data 5 agosto u.s.
OSSERVAZIONI DI CARATTERE GENERALE
a. In primo luogo riteniamo necessario richiamare l'attenzione sul fatto che nell'elaborazione della prima bozza di Piano del traffico non si sia tenuto conto delle indicazioni fornite da una consultazione pubblica effettuata da ASP nel novembre 2016 tra i principali “attori” cittadini (Enti pubblici, Associazioni di categoria, Associazioni ambientaliste e del volontariato sociale, Associazioni a tutela dei Consumatori ecc.) da cui emergevano orientamenti differenti, ad esempio in merito alla eventuale scelta di piazza Alfieri come luogo per un nuovo parcheggio sotterraneo (vedi: https://www.asp.asti.it/ztl-piu-ampia-si-a-un-nuovo-parcheggio-in-centro-e-maggiore-spazio-a-bus-e-piste-ciclabili/).
b. Preliminarmente al lavoro del progettista incaricato, riteniamo sarebbe stato opportuno convocare un Tavolo dei principali “attori sociali” e assieme a loro individuare gli elementi caratterizzanti la visione di una futura mobilità urbana, da considerare alla base di qualunque elaborazione strategica e tecnica.
c. Come ben evidenziato nel documento dei progettisti (punto 1.5, pagina 12) la città di Asti manca di un Piano della Mobilità urbana: a nostro avviso questo strumento rappresenta il primo indispensabile elemento per orientare la mobilità in senso sostenibile con un orizzonte temporale di medio-lungo periodo e successive verifiche e monitoraggi a intervalli di tempo predefiniti, in grado di sviluppare una visione di sistema della mobilità strettamente correlato e coordinato con i piani settoriali e urbanistici a scala sovraordinata e comunale (ad esempio il Piano Provinciale dei Trasporti e il possibile ripristino delle linee ferroviarie locali).
Avviare un percorso di revisione così rilevante limitandosi alla sola ridefinizione di un Piano del traffico, ci pare riduttivo e foriero di possibili gravi errori strategici. Questo Piano del Traffico, così come concepito, pare infatti rispondere alla mera necessità di assolvere a una scadenza tecnica richiesta dall'Ente regionale, mentre andrebbe considerato come uno dei preziosi elementi che compongono un analitico Piano della Mobilità urbana. Quest'ultimo, a sua volta, è strettamente collegato al vigente Piano Regolatore Generale, che da anni indichiamo come sovradimensionato e le cui previsioni risultano profondamente inattuate e, dunque, necessita di una profonda e urgente revisione. Manca, in estrema sintesi, una visione complessiva della città che si vuole definire per il prossimo futuro.
Per tale motivo suggeriamo all'Amministrazione comunale, per l'ennesima volta, di voler provvedere a convocare un Tavolo tecnico - composto anche dagli “attori” summenzionati – a cui affidare il compito di avviare il processo di elaborazione di un Piano Strategico della/per la città.
d. Riteniamo che l’orizzonte temporale del Piano non debba limitarsi a considerare solo i prossimi due-tre anni, ma sia necessario considerare un arco di tempo di almeno un decennio per consentire di giungere per gradi entro la fine del 2021, secondo quanto previsto dal Piano per la Qualità dell’Aria della Regione Piemonte, ad una zona a traffico limitato pari al 70% del centro storico, ed una zona pedonale pari al 30%. Questi obiettivi sono molto lontani da quanto proposto nello studio, in particolare per la zona pedonale che passerebbe dal 3% attuale al 5%, mentre la ZTL non arriverebbe oltre il 60%.
e. Per favorire una discussione ampia e approfondita della bozza preliminare di Piano del traffico si sarebbe dovuto evitare di presentare la documentazione alla fine di luglio richiedendo a cittadini e organizzazioni di procedere nell'esame delle criticità nel mese di agosto, cioè nel pieno di un periodo feriale che rischia di ridurre la partecipazione attiva di molti. Non è la prima volta che Comune e ASP utilizzano questo periodo per porre sotto osservazioni un progetto di particolare complessità (citiamo ad esempio il progetto per il teleriscaldamento ubicato all'interno dell'ospedale Cardinal Massaia) e ancora una volta ci pare utile suggerire di rendere più agevole la partecipazione attiva di cittadini e organizzazioni.
f. Analizzando in dettaglio questo Piano del Traffico, traiamo la sensazione che la sua elaborazione si basi sulla prioritaria volontà di realizzare il parcheggio sotterraneo in piazza Alfieri e su questo elemento si disegni una nuova circolazione urbana. A nostro parere l'obiettivo di avvio dovrebbe, invece, essere quello di ridurre drasticamente il traffico veicolare privato cittadino, allo scopo di intervenire sulla drammatica situazione dell'inquinamento dell'aria, che dovrebbe (anzi: deve...) essere oggetto di urgenti e non procrastinabili azioni da parte dell'amministrazione comunale. Il parcheggio in piazza Alfieri non ci pare risolvere la questione, in quanto non favorisce la diminuzione delle auto private circolanti.
Invitiamo, pertanto, l'amministrazione comunale e l'ASP a rivedere profondamente il progetto, basandolo sull'obiettivo suggerito: la salute dei cittadini astigiani rappresenta la prima e assoluta priorità da perseguire.
OSSERVAZIONI DI CARATTERE SPECIFICO
Osservazione n° 1
Nel corso della presentazione pubblica del 30 luglio u.s. il Sindaco Rasero ha spiegato che il lavoro dei progettisti SAMEP MONDO Engineering srl si è sviluppato sulla base di una preliminare serie di elementi di “indirizzo” suggeriti dall'Amministrazione comunale ad ASP; tali “indirizzi” (così ricordati a pagina 7 del documento progettuale: «Il “Documento di Piano” tiene conto sia dell’esame dello stato attuale del sistema dei trasporti urbani di Asti che delle linee di indirizzo sulle politiche della mobilità avanzate dall’Amministrazione Comunale sulla base delle quali è stato costruito il “progetto” del Piano stesso») non vengono, però, indicati e sarebbe opportuno fossero resi noti per poter esaminare il progetto in base alla visione indicata dai proponenti.
Osservazione n° 2
Nel documento presentato risultano di particolare rilevanza i rilievi sui flussi di traffico (punto 1.8.1.) effettuati, poiché consentono di valutare lo stato attuale del traffico veicolare urbano. Non vengono, però, dettagliati i termini tecnici del monitoraggio a campione effettuato e non si comprende quante sessioni di rilevazione siano state fatte e in quali giorni della settimana; il documento così recita: «I rilievi sono stati condotti nel mese di marzo e aprile 2019, in un giorno feriale medio nell’ora di punta mattutina dalle ore 8.00 alle ore 9.00». Sarebbe opportuno che i progettisti indicassero se i rilievi sono stati effettuati una sola volta o più volte nel corso dei due mesi indicati e se si sono scelti giorni della settimana differenti o sempre il medesimo, ciò per poter comprendere se la rilevazione in campo può dirsi attendibile o puramente indicativa.
Osservazione n° 3
Per esplicita ammissione dei progettisti (pagina 11) «l’esame del Trasporto Pubblico Locale di cui al punto c) NON è oggetto del presente aggiornamento del P.G.T.U.»: ci pare molto limitativo e foriero di possibili errori strategici (vedi punto c. delle nostre Osservazioni di carattere generale).
Osservazione n° 4
A pagina 65 viene citata la Nuova tangenziale Sud-Ovest di Asti in fase di progettazione, di cui però non troviamo traccia né evidenza pubblica e che andrebbe utilmente evidenziata nei suoi aspetti tecnici per consentire la corretta valutazione del nuovo Piano del Traffico.
Osservazione n° 5
Un corretto Piano del Traffico deve porsi l'obiettivo di ridurre la circolazione dei veicoli privati (vedi punto f. delle nostre Osservazioni di carattere generale) e, dunque, favorire al massimo l'utilizzo dei mezzi pubblici (bus e treni). Prevedere di trasformare il parcheggio di Piazza Campo del Palio da gratuito a sosta a pagamento orario (dopo l'analoga involuzione del parcheggio Babilano) è da ritenersi un pericoloso deterrente per i lavoratori pendolari, già penalizzati da servizi pubblici poco/mal cadenzati, che potrebbero finire per preferire il mezzo privato.