Una petizione per fermare il campo da motocross di Castagnole Monferrato

Il Comitato Vigilanza si appella al presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino.

Sì al bosco, no al campo da motocross: con questo slogan, il Comitato Spontaneo Vigilanza Motocross lancia una petizione per fermare il progetto di crossodromo che si vorrebbe costruire a Castagnole Monferrato, il paese astigiano della docg Ruché ...

L’iniziativa è stata presentata ad Asti, in una conferenza stampa, in cui il presidente del Comitato Claudio Vella ha ricordato la storia e i motivi che hanno portato molti cittadini, produttori vitivinicoli, albergatori e ristoratori, associazioni ambientaliste e animaliste a opporsi al progetto.

L’iniziativa, qualora venisse approvata – spiega Vella - prevede due piste da motocross e strutture a servizio dell’impianto che ricadrebbero su un’area di circa 40 ettari, attualmente classificata area agricola con conseguente e significativo ingente disboscamento”. Motivazione che è alla base della petizione rivolta al presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e agli assessori all’Agricoltura Giorgio Ferrero e all’Ambiente Alberto Valmaggia affinché fermino il progetto.

Le motivazioni sono tante. Per prima cosa, “è un inutile consumo di suolo che sacrifica 40 ettari di bosco portando inquinamento e rumore contrario a un armonico sviluppo del territorio. Inoltre l’area verde interessata è ricca di biodiversità: crescono orchidee selvatiche, piante a vocazione tartufigena ed è luogo di rifugio di molti animali selvatici”.
Riteniamo che questo bosco sia una ricchezza e vada salvaguardato anche quale serbatoio verde in grado di contrastare il cambiamento climatico in atto. I boschi, infatti, contribuiscono a ridurre gli inquinanti, producono ossigeno e contribuiscono a mantenere gli ambienti umidi, utili a ridurre la siccità nelle zone circostanti”.

Il progetto di motocross si muove all’opposto della vocazione “outdoor” del Monferrato: area che è terra di percorsi naturalistici meta di comitive o singoli che praticano trekking o cicloturismo. “Esistono già 29 impianti di motocross in Piemonte e in un raggio di 50 km da Castagnole sono presenti oltre 10 impianti che in un futuro prossimo diventeranno 11 con Felizzano, il che rende evidente la totale inutilità di un’altra pista” ricorda il presidente del Comitato.

Non porterebbe alcun vantaggio significativo all’economia locale che gode oggi di attrazioni offerte dal panorama paesaggistico, dai prodotti vitivinicoli e agricoli, dalla serenità dei luoghi e dalla vicinanza limitrofa con l’area recentemente insignita del riconoscimento Unesco, per i quali è in atto da anni una profonda azione di valorizzazione che risulterebbe resa vana da questa interferenza. Farebbe di contro diminuire l’attrattività per tutti gli attuali frequentatori e possibili acquirenti di immobili in cerca di tranquillità e provocherebbe inquinamento acustico dannoso tanto ai residenti quanto ai turisti ospiti.

La presentazione del progetto ha già segnato una grave spaccatura all’interno della comunità e la rilevanza delle voci contrarie alla sua autorizzazione deve quindi essere interpretata come un preciso monito a non procedere ulteriormente nell’iter di una iniziativa che non trova adeguata accoglienza tra i cittadini del territorio.

Con la petizione, s’invitano pertanto il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e gli Assessori competenti a “vigilare in modo stringente tramite i settori tecnici competenti sulla corretta applicazione degli orientamenti regionali in tema di gestione del territorio e del paesaggio, impedendo di fatto la realizzazione di un impianto motociclistico nel Comune di Castagnole Monferrato che sacrificherebbe un bene collettivo come il patrimonio boschivo che caratterizza queste aree del Monferrato e a intervenire normativamente per accentrare a livello regionale l’individuazione di appositi siti atti a ospitare tali impianti così invasivi per il territorio, togliendoli dall’arbitrio dei singoli sindaci”.

Le firme saranno raccolte dal Comitato sia in forma cartacea sugli appositi moduli che online su: https://www.change.org/p/presidente-della-regione-piemonte-sergio-chiamparino-sì-al-bosco-no-al-campo-da-motocross-di-castagnole-monferrato?utm_medium=email&utm_source=petition_signer_receipt&utm_campaign=triggered&share_context=signature_receipt&recruiter=721715657

Invitiamo tutte e tutti a sottoscrivere questa importante petizione.

IL PROGETTO IN NUMERI:

1,2 milioni di euro il costo del progetto Pista da Motocross di Castagnole Monferrato

40 ettari gli ettari che saranno disboscati per la pista da motocross (attualmente con bosco ceduo con destinazione d’uso agricolo e boschivo)

78.000 metri quadrati consumo di suolo

29 impianti già presenti in Piemonte di cui 17 omologati dalla Federazione per eventi sportivi (il 9 settembre 2016 è stata annunciata la costruzione entro il 2017 di un nuovo impianto di categoria internazionale a Felizzano a soli 13 km da Castagnole Monferrato)

50 km raggio da Castagnole in cui sono presenti oltre 10 impianti (in futuro 11 con Felizzano)

128 associati al Comitato Vigilanza Motocross che si è costituito il 19 luglio 2016

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