A cura del Comitato Amici di Canuto.
A partire dal 13 ottobre sono ripresi i tavoli organizzati dal Comune di Aramengo per il progetto piscina più centrale a pirolisi, relativi a “Questioni economiche – studio di fattibilità” (13 ottobre), “Pirolisi e cogenerazione” (16 ottobre) e “Questioni ambientali” (18 ottobre).
La posizione del Comitato, espressa nella riunione plenaria di luglio 2017, è di non prendere parte ufficialmente ai tavoli ...
Il Comitato infatti disconosce le modalità operative dell’Amministrazione aramenghese - che ha mancato fin dal principio nel coinvolgimento diretto della popolazione - e non riconosce nei tavoli uno strumento di lavoro sufficiente a garantire una reale trasparenza e condivisione del progetto.
Infatti, i tavoli non consentono di mettere in discussione i punti chiave del progetto, cioè la localizzazione della piscina e la necessità di costruire la centrale a pirolisi, oggi oggetto del ricorso al TAR, né allargano davvero la partecipazione a tutti gli interessati, in quanto sono limitati agli “esperti” nominati dai cittadini.
Inoltre, i tavoli sono presieduti da una figura super-partes, l’arch. Dino Barrera, la cui nomina non viene riconosciuta come tale, in quanto non è stata concordata dall’amministrazione con nessuna controparte, ma bensì imposta d’ufficio.
Ciò detto, alcuni singoli appartenenti o simpatizzanti del Comitato sono stati nominati da singoli cittadini come esperti e hanno pertanto preso parte ai tavoli, potendo sollevare in tale sede i propri dubbi e perplessità, a cui però non sono state fornite risposte soddisfacenti.
Nonostante i ripetuti tentativi da parte del vice-sindaco di chiudere i tavoli già svolti ("Questioni economiche e pirolisi"), forzando per un accordo di tutti i partecipanti, gli esperti che hanno partecipato ci hanno chiesto di ribadire che nessun accordo sulle modalità operative è stato raggiunto, nonostante il proficuo scambio di opinioni.