di Alessandro Mortarino.
Indignarsi non basta più. Mentre tutti siamo in attesa del responso finale della Provincia di Asti che, per oggettivi elementi ostativi, non potrà che essere di diniego definitivo ad ogni autorizzazione per il progetto di teleriscaldamento ubicato all'interno dell'ospedale Cardinal Massaia, a sorpresa l'amministrazione comunale di Asti convoca una seduta di ben quattro commissioni consiliari per giovedì 22 dicembre, alle ore 15,30 per far approvare il cambio di destinazione urbanistica dei terreni dell'ospedale e consentire di accogliere gli impianti industriali per il teleriscaldamento ...
Pochi giorni prima del Santo Natale, dunque, e in orario di lavoro per le persone "normali", come se vi fossero questioni estreme di urgenza e confidando in una scarsa partecipazione, senza alcun preavviso. Tanto che diversi consiglieri-commissari hanno immediatamente risposto alla convocazione segnalando la loro indisponibilità a presenziare; tra essi anche il Presidente della Commissione Ambiente, Enrico Panirossi, esponente del PD, partito di maggioranza e del collega Sindaco Brignolo.
Non solo: pare palese che l'argomento teleriscaldamento verrà portato anche, per la delibera formale, in consiglio comunale. Naturalmente fra Natale e capodanno ...
Per opportuna memoria, ricordiamo che il 2 di novembre sono scaduti i termini della ulteriore proroga che la Provincia di Asti ha concesso alla società Asti Energia e Calore (AEC) in merito al progetto della centrale energetica per il teleriscaldamento cittadino ubicata all'interno delle aree dell'ospedale Cardinal Massaia. AEC non ha adempiuto a nessuna della richieste formulate dalla Provincia e pochi giorni prima della data di scadenza (concordata tra le parti e non "imposta" ...) il Comune di Asti ha fatto pervenire una richiesta all'Ente di ulteriore proroga, indicata in "circa 60 giorni", esibendo successivamente (e dopo la scadenza pattuita) una lettera della direzione generale dell'Asl di Asti in cui si indicava la disponibilità a concedere all'amministrazione comunale le aree a titolo oneroso e previa opportuna valutazione.
Cittadini ed organizzazioni hanno immediatamente richiesto ad Asl e Regione Piemonte di mettere a loro disposizione tutte le delibere o gli atti formali che hanno determinato tale comunicazione e al momento non è pervenuta alcuna risposta; per quanto ne sappiamo, non esistono documenti nè determinazioni.
Al di là della confusione di ruoli (il progetto è stato presentato da AEC, ma è il Comune che "spinge" nei confronti di Asl e Provincia, riferendosi sempre ad Asp come suo punto di riferimento), crediamo che la convocazione delle commissioni non si sarebbe mai dovuta promuovere poichè la logica e il buon senso imporrebbero almeno di attendere il pronunciamento della Provincia. Che, stante i tempi procedurali, avrebbe già da settimane dovuto formalizzare il diniego definitivo ad ogni autorizzazione.
Per tale motivo, Cittadini ed organizzazioni hanno provveduto a formalizzare una richiesta alla Provincia per provvedere immediatamente alla trasmissione del suo diniego, onde evitare spiacevoli ricorsi giudiziari.
Ci auguriamo, quindi, che la Provincia di Asti compia il suo dovere con assoluta sollecitudine e consenta ad amministratori, tecnici e cittadini di trasformare la seduta congiunta delle commissioni in un allegro momento di saluti augurali.
Ai cittadini rivolgiamo l'invito a partecipare numerosi alla seduta congiunta delle commissioni giovedì 22 dicembre in municipio (ore 15,30, già ...) e mostrare il segno della nostra crescente indignazione, perchè a questo punto non possiamo più pensare a semplici "sbavature" da parte dell'amministrazione comunale, ma a mezzi davvero subdoli per giungere ad una deliberazione contraria ai veri interessi della città.
Ci vediamo tutti in municipio ! ...
ULTIMA ORA:
Oggi la Provincia ha reso pubbliche due lettere che rendono ancora più intricata la nostra ragnatela. La prima è del Sindaco Brignolo, che il 12 dicembre scrive alla Provincia e per conoscenza all'ASP allegando un nuovo documento dell'ASL che ribadisce - ancora una volta senza specificare atti formali e/o delibere specifiche - il proprio «impegno ad attuare la procedura di cessione dell'area su cui dovrà essere realizzata la centrale di teleriscaldamento, che si stima si concluderà presumibilmente entro il 15 marzo 2017» salvo «scostamenti in relazione al tempo di rilascio dell'autorizzazione da parte della competente Struttura della Regione».
La seconda lettera è datata 16 dicembre ed è inviata da AEC a Provincia, Comune e ASL, in cui si fa riferimento ad un precedente documento trasmesso dalla società due giorni prima e si puntualizza una integrazione: «in via di subordine, per il caso in cui codesta spettabile Provincia non ritenga di concedere la richiesta proroga, AEC chiede sin d'ora che la Provincia accolga l'istanza di giudizio di compatibilità ambientale, in quanto con la presente, in tale eventualità, dichiara di ritirare l'istanza unica, e con la presente formula nuova istanza di autorizzazione di identico contenuto, cui devono ritenersi allegati tutti gli atti e i documenti già in possesso di questa codesta spettabile Amministrazione».
Ora è tutto chiaro, vero ?
E in tutto ciò continua a mancare il diniego definitivo della Provincia ...