di Fulvio Gatti, Direttore Artistico del Festival.
Il nome del festival nasce da una presa di posizione, un omaggio e un intoppo. Il tutto, fomentato dalla scintilla dell'improbabile epifania di una domenica pomeriggio, di ritorno in auto, sotto un acquazzone ferocissimo, da una fiera di fumetto nel Biellese. Insomma anziché perdermi, come sarebbe consuetudine, fui colpito all'improvviso da un'idea. Poteva andarmi peggio, poteva essere un fulmine! ...
Va detto che Fabio Isnardi, il sindaco di Calamandrana, pochi giorni prima mi aveva proposto di organizzargli un festival culturale. Poiché aspira alla santità in vita, aveva scelto persino di darmi la cosiddetta “carta bianca”. E di conseguenza io, immeritatamente fornito di troppa libertà, annaspavo miseramente alla ricerca di uno straccio di spunto attorno a cui costruire la manifestazione.
Poi, l'illuminazione di ritorno da Candelo. Riflettevo che la funzione originaria della risata – una delle più socialmente utili, almeno – è quella di sberleffo ai potenti. Se è difficile sovvertire lo status quo, alcune menti brillanti ci hanno insegnato che la battuta giusta, al momento giusto, con le parole giuste, può offrire squarci di mondo, suggerire alternative a coscienze a volte sopraffatte dal Pensiero Unico, quello proposto/imposto da chi detiene il potere. Pensavo anche che, oggi più che mai, una risata può disinnescare razzismi e paure, conflitti e confini.
Nella lingua italiana, l'espressione giusta per qualcosa del genere è “satira”. Ma il significato del termine, con gli anni, indica ormai quasi esclusivamente le frecciate di tipo politico, dall'alto della matita o penna di qualche Maestro incoronato da anni di militanza. Messa in questi termini, la cosa non mi interessava; volevo voci nuove, non necessariamente legittimate dalle élite intellettuali: (argo)menti differenti. Così a “satira” ho giustapposto “pop”. Perché sono un nerd: perdonatemi.
L'omaggio perfetto, e squisitamente di cultura pop, risiedeva nell'intitolare il festival con il nome di un celebre personaggio del fumetto italiano. Quattro lettere e pressoché un simbolo della derisione “dal basso” e del sovvertimento degli stereotipi.
L'intoppo fu che il nome del personaggio non si poteva utilizzare. Rimanevo con il suono delle quattro lettere in testa, una presa di posizione e nulla più. Delirai, coscientemente, per una manciata di ore. Finché “Tuco”, quatto quatto, bussò alla porta di servizio del mio cervello. Eccolo. Pressoché lo stesso suono. Ma foriero di un doppio omaggio.
Innanzitutto al primo villain, in ordine cronologico, di una serie tv contemporanea che ha segnato l'immaginario (non solo nerd). Una serie in cui l'intero impianto drammaturgico punta il dito in modo perfettamente satirico dell'assenza di sanità pubblica in Usa: un insegnante di chimica che, malato di tumore, si inventa cuoco di metanfetamina per trovare i soldi per le cure.
Omonimo anche uno dei protagonisti di un film western di culto, con regista tricolore e respiro internazionale, che compie quest'anno mezzo secolo da quando approdò nelle sale cinematografiche. Così lontano, eppure così vicino, grazie a un provvidenziale legame con l'attualità: se il Biondo/Clint Eastwood sostiene il candidato presidente Donald Trump, preferisco stare dalla parte del Brutto: Tuco!
Il programma completo è sul sito: http://www.tucofestival.it, qui in sintesi:
PROGRAMMA:
sabato 1 ottobre
15,00 Salone GATTO KILLER E ALTRI DISEGNI
Laboratorio di disegno per bambini con Andrea Musso.
Posti limitati: su prenotazione al 349-5029074
16,00 Palco DARWIN, LA BANANA E LO SPIRITO SANTO
Conferenza caustica sul creazionismo con Davide Mana
17,00 Palco TRE UOMINI FANNO UNA TIGRE
Nazarena Fazzari racconta pregiudizi e imbarazzi nei rapporti tra Italia e Cina
18,00 Palco HUMOUR&NERO
Narrare periferia e provincia in noir armati d'ironia. Ne parlano Massimo Tallone e Riccardo Santagati
19,00 Salone LO CHEF IN VALIGIA
Cooking show con chef Mendo
21,00 PALCO ROMANZO MUSICALE DI FINE MILLENNIO
Presentazione concerto su 30 anni di cultura pop italiana. Con Giangilberto Monti
domenica 2 ottobre
16,00 Palco SARCASMO STELLARE
La fantascienza come specchio deformante della realtà. Ne parlano Fabrizio Farina e Alessandro Vietti
17,00 Palco IL NERD, IL BOSS E LE BIONDE
Citazioni, cultura pop e musica rock per ridere del mondo. Incontro con Gianluca Morozzi
18,00 Palco MAMME NINJA ALLA RISCOSSA
Guida femminile alla sopravvivenza all'universo. Con Enrica Tesio
19,00 Palco IL CANTAUTOREVOLE
Concerto stralunato, ma rimarchevole, con Il Dero
21,00 Palco FELICITA' FOR DUMMIES
Anche chi è negato può cercare la felicità. Monologo di Roberto Mercadini
Calamandrana, piazza Martiri della Libertà 1.