Sabato 3 settembre Asti ha celebrato la Giornata del Creato con un importante e partecipato incontro. Pubblichiamo il messaggio che Alessandro Mortarino, a nome del Movimento Stop al Consumo di Territorio Astigiano, del Forum Salviamo il Paesaggio e del Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche, ha inviato come contributo ad una discussione che non si limiti ad un impegno generico ma ad una precisa attenzione ai problemi contingenti anche su scala locale ...
Non possiamo dirci felici se tutto intorno a noi vi sono persone che soffrono. Siamo condannati ad una meravigliosa pena: sapere che il nostro mondo individuale è una minuscola parte del mondo intero.
Che la sofferenza di qualcuno e di molti è la negazione di qualunque forma di felicità.
Che Acqua, Terra, Aria e Fuoco erano e restano gli elementi basilari della nostra esistenza su questo Pianeta, giunto al limite delle sue possibilità.
Pochi giorni fa, l’8 di agosto, l'umanità ha celebrato una ricorrenza purtroppo grave: l’Earth Overshoot Day, ovvero il giorno del non ritorno, detto anche “del superamento”; l’umanità ha già esaurito tutta la scorta annuale di risorse non rinnovabili a sua disposizione per l’intero anno in corso.
In poco più di 7 mesi abbiamo già consumato acqua, terreni fertili, CO2, minerali essenziali che avrebbero dovuto servirci per tutti i 12 mesi e per consentire a queste risorse, vitali per la sopravvivenza dell’intero nostro pianeta, di potersi rigenerare.
Dall’anno 2000 l'entità del superamento é cresciuta a ritmo incessante e, di conseguenza, l'Earth Overshoot Day si é spostato. Nel 2000 si verificò all’inizio di ottobre e poi, di anno in anno, sempre prima, cadendo appunto l'8 agosto nel 2016.
Da inizio ottobre all'8 agosto: la situazione è al limite del collasso.
Questo è un problema. E dovrebbe essere il problema dei problemi: risolverlo significherebbe assestare un colpo fondamentale alla logica che continua ad affermare una società basata sul consumo, il possesso compulsivo, la competitività assoluta, il potere monetario e finanziario.
Tutti temi che toccano da vicino anche la comunità astigiana, perché ogni questione globale deve essere opportunamente coniugata a livello locale e deve vederci capaci di scelte - anche controcorrente - in grado di fungere da sprone, da esempio, da nuovo linguaggio sociale.
Acqua, Terra, Aria e Fuoco (nel senso di energia e calore): è di questo che dovremmo/dobbiamo pre-occuparci senza indugi e con il massimo delle nostre forze e attenzioni.
Anche ad Asti e nell’astigiano le situazioni urgenti non mancano, penso all’impianto di teleriscaldamento che rischia, se autorizzato, di trasformare la quiete del nostro fondamentale ospedale in una centrale industriale, per meri interessi finanziari.
Penso all’Oasi dell’Immacolata di via Foscolo ad Asti, edificio immerso nel verde che merita finalità ospitali anziché ridursi ad un boccone ambito per il mercato immobiliare.
Penso alle aree di proprietà dell’Istituto della Consolata nella zona di via Torchio, terreni fertili che meritano rispetto e conservazione.
Penso alla necessità di non lasciare ai Privati la gestione dell’acqua potabile, perché la risorsa idrica è una e una sola e non può essere assoggettata ai capricci della mercificazione.
Penso al valore del grano, divenuto un gioco speculativo nelle principali Borse internazionali anziché il minimo reddito esistenziale dell’agricoltura contadina.
Argomenti, come potrete intuire, che sono strettamente legati al nostro agire quotidiano.
E che non possiamo trattare come accadimenti lontani e ineluttabili, ma “farli nostri”, così come Papa Francesco ci suggerisce
Ora e subito.
E’ questo il compito che ci attende …
Alessandro Mortarino
A nome del Movimento Stop al Consumo di Territorio Astigiano, del Forum Salviamo il Paesaggio, del Comitato Astigiano a Favore delle Acqua Pubbliche