Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio con una sentenza depositata il 14 maggio 2016, ha accolto il ricorso presentato dall'INCA e dalla CGIL contro la tassa in vigore sul rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno.
La CGIL e L'INCA avevano chiesto al Tar l'annullamento del decreto del 6 ottobre 2011 che aveva istituito questa sovrattassa, in quanto iniqua e sproporzionata.
Si era arrivati fino alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea.
Il 2 settembre 2015 la Corte Europea dice che il contributo è sproporzionato e non motivato da spese che lo Stato Italiano debba sostenere nonché discriminatorio, perché nettamente superiore a quanto richiesto ai cittadini italiani per il rinnovo della carta d’identità ...
La sentenza del TAR
Il TAR, prendendo atto della sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, si è pronunciato in favore della disapplicazione della normativa.
La sentenza del TAR è immediatamente esecutiva, su tutto il territorio nazionale, pertanto i cittadini stranieri non devono più versare la sovrattassa, vale a dire:
• Euro 80 per i permessi di soggiorno di durata superiore a tre mesi e inferiore o pari a un anno;
• Euro 100 per i permessi di soggiorno di durata superiore a un anno e inferiore o pari a due anni;
• Euro 200 per il rilascio del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo).
Rimangono da pagare le altre spese:
• Euro 16 di marca da bollo
• Euro 30,46 per la stampa del documento elettronico
• Euro 30 per il servizio di Poste Italiane.
Da segnalare
Il 10 marzo 2016, mentre si aspettava la decisione del Tar, il Governo ha ulteriormente ritoccato al rialzo la sovrattassa, aggiungendo 3 euro (tre euro) per il Permesso di Soggiorno Elettronico.
Siamo alle mance. Un’operazione di pochi euro, ma senza pudore. Perché la Corte Europea si era già pronunciata in senso contrario e, quasi per sfida, invece di adeguarsi il Governo ha peggiorato ulteriormente la situazione. E perché si va a far cassa sulla pelle delle famiglie di immigrati.
Abbiamo condotto questa battaglia da soli e ne siamo orgogliosi.
Informeremo tempestivamente su come ottenere i rimborsi di quanto indebitamente versato.
Nel frattempo segnaleremo agli Enti interessati che la normativa è stata superata e che quindi le cifre richieste devono essere adeguate.
CAMERA DEL LAVORO DI ASTI
PATRONATO INCA CGIL ASTI
COORDINAMENTO MIGRANTI CGIL ASTI