Pronto, sono la luce ...



di Alessandro Mortarino.

Anche questa sera la mia cena è stata interrotta dall'abituale trillo del telefono di casa. Malvolentieri ho abbandonato il fumante piatto di minestrone, certo di dover ascoltare l'ennesima scorribanda di qualche esotico call center in pieno fermento e ho sciorinato il migliore «Pronto». Silenzio. Attesa. Vociare di sottofondo. Sì, è proprio un call center. Finalmente una voce di giovane donna lontana, forse portoghese o brasiliana, mi saluta con un «Pronto, sono la luce. Buonasera signore, parlo con ...». Vorrei essere sgarbato e tornare rapido al mio minestrone, ma realizzo che dall'altro capo della mia cornetta c'è una persona che sta lavorando e mi faccio flautato: «sì, mi dica» ...

«Mi perdoni il disturbo, ma ci siamo accorti che la sua bolletta continua ad essere calcolata in base alle fasce orarie e, come saprà, alcune nuove leggi prevedono ora tariffe differenti; per questo la chiamo, perchè vorremmo rivedere il contratto e farle risparmiare parecchi euro».

«Fantastico».

«Le chiederei quindi la cortesia di prendere l'ultima bolletta della luce e confermarmi alcuni dati».


«Fantastico».

«Le è possibile farlo ora ?».

«Fantastico, le dicevo. Pensi che ho la bolletta proprio qui davanti, dato che nelle ultime settimane ho già ricevuto almeno 5 telefonate di sue colleghe tutte interessate alla mia bolletta».

«Ah, bene. Allora mi può dire qual è l'importo della sua ultima bolletta ?».

«Assolutamente no, perchè so già che poi lei mi chiederà di darle il mio codice POD, che è un dato che solo io e la società energetica da cui mi fornisco conosciamo e che la Guardia di Finanza invita a non dare a nessuno, perchè pare che poi la telefonata venga registrata e automaticamente ci si ritrovi cliente del primo sconosciuto, senza avere in realtà dato nessunissima autorizzazione».

«Ma no, signore, cosa dice ? Tutte le nostre telefonate sono, ovviamente, registrate ma non certamente per quello che lei dice».

«Fantastico. Allora se questa telefonata è registrata, vorrei dire ai suoi capi, dirigenti, deus ex machina che questo modo di approcciare la gente è parecchio scorretto. E che se lei lavora per una società seria, almeno avrebbe dovuto iniziare la conversazione dicendomi per conto di chi mi sta chiamando, anziché dirmi che lei è "la luce" !».

«Oh, mi scusi, forse sono stata troppo frettolosa. Ma era per non farle perdere tempo».

«Guardi che so benissimo come lavora un call center e so che lei non inventa nulla ma recita un copione scritto dai suoi capi, che mi stanno ascoltando, e a cui dico di vergognarsi per voler carpire in questo modo l'ingenuità delle persone».

«Ma no, ma no. Guardi che non è così».

«E allora invece di dirmi che lei è la luce, facendomi credere che lei è il mio abituale fornitore della luce/energia, perchè non mi dice di quale società è ?».

«Ma certo che glielo dico, non è un segreto. Telefono da parte di Iren Mercato e la chiamo da Parma».


«Iren ? Ah, allora la cosa è ancora più interessante. Perchè Iren è quella società che vorrebbe costruire un impianto per la produzione di energia elettrica e raffrescamento altamente invasivo all'interno dell'ospedale di Asti e che si è presentata qui da noi come una specie di azienda modello dell'etica e del rispetto delle persone. Cosa che la sua telefonata non dimostra proprio ...».

«Ma signore, guardi che Iren lavora con tutti i fornitori di energia d'Italia e queste nostre telefonate sono fatte in pieno accordo con loro».


«Senza dire neppure chi siete ? E senza chiarire che il vostro obiettivo è di avermi come cliente sottraendomi al mio attuale fornitore ?».

«Stiamo solo facendo un servizio a lei e alla sua famiglia: non le interessa risparmiare sulle prossime sue bollette ?».

«E a lei pare normale presentarsi come "una di casa" per chiedermi dati della bolletta che, se lei fosse della società da cui mi fornisco abitualmente, dovrebbe conoscere meglio di me ?».

«Non pensi male e mi scusi per la mia iniziale esposizione: probabilmente non mi sono espressa bene».


«Facciamo così: lei è una persona davvero deliziosa, però io non ho più intenzione di ascoltarla. Mi mandi una mail con una proposta scritta, io la valuterò e, se interessato, vi risponderò».

«Benissimo signore, faremo così. La ringrazio e la saluto».

Fine della telefonata.

Ma come faranno ad inviarmi una proposta commerciale via mail se neppure mi hanno chiesto il mio indirizzo ?

Resto dell'idea che l'etica di impresa sia un'altra cosa.
Ovviamente non so se queste telefonate provengano (tutte ? ...) da un millantatore o davvero da Iren Mercato, ma proverò a chiederlo alla prossima Conferenza dei Servizi di Asti ai tecnici di Iren, magari loro sapranno spiegarmelo ! (Augurandomi che non mi diranno che Iren Mercato è solo una società del Gruppo Iren e quindi "tutta un'altra cosa" ...).   

P.S.: il minestrone freddo è comunque ottimo, vi consiglio di provarlo anche con una goccia di aceto di vino. La pasta scotta, invece, è una delle peggiori calamità dell'universo ...          

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