Mercatino dei prodotti biologici e del piccolo artigianato famigliare



Sabato 12 marzo, ore 8,30/19, Piazza San Secondo.

Il secondo Sabato di ogni mese torna ad Asti, in piazza San Secondo, l'abituale mensile mercatino "alternativo e solidale": per l'intera giornata sarà quindi possibile fare la "spesa etica e sana" scegliendo tra oltre 20 banchi di prodotti agroalimentari biologici autocertificati e di oggettistica e abbigliamento prodotto manualmente da piccoli artigiani famigliari ...

In particolare potrete trovare:

- gli ortaggi, la frutta e il vino di Beppe Taliano;

- il miele e gli antipasti conservati di Grazia e Pierenzo Bianco;

- i formaggi di capra e pecora di "En Barlet" (che nascono nel cuneese, nel parco naturale dele Alpi marittime), e le fontine di Gabriella e Attilio Colajanni dell'azienda agricola "Arpisson" della frazione di Gimillan, a 1926 mt slm nella Valle di Cogne;

- il pane e i prodotti da forno a lievitazione naturale di Marcarino di Roddino d'Alba;

- le focacce, le pizze e i biscotti di Paolo;

- il vino, i salumi, le farine della storica cooperativa agricola "Valli Unite";

- i saponi e detergenti di VielleBenessere;

- i libri di storia locale e suggestioni di Araba Fenice;

- gli accessori d'abbigliamento (vestiti, cappelli, sciarpe, foulard, collane, borse, orecchini, bottoni ...) e per la casa (in legno, ceramica, stoffa, feltro ...) proposti da una dozzina di piccoli artigiani.

Il mercatino dei prodotti biologici viene curato da oltre 10 anni dell'ASCI - Associazione di Solidarietà per la Campagna Italiana che negli scorsi mesi ha distribuito alla cittadinanza una presentazione dei "contenuti" della loro attività. E che ci piace riproporre ai lettori di AltritAsti.

Cara Amica, Caro Amico,
ogni tanto capita a chiunque di essere sopraffatto dal dubbio di non essere stato abbastanza chiaro, di non avere comunicato in modo totale e corretto.
Questa volta capita a noi.
Il nostro dubbio è di avere dato per scontata la Vostra piena conoscenza del mercatino in cui ora vi trovate, le sue finalità sociali, i suoi “valori”, le sue “qualità”.
Forse è un dubbio inutile: Voi sapete perfettamente tutto ciò ed è per questo che abitualmente, cioè ogni mese, non mancate all’appuntamento con le nostre bancarelle …
Ma se così non fosse ?
E dato che il dubbio è essenza della nostra costante ricerca dell’armonia, anziché tirare dritto per le nostre strade abbiamo pensato che qualche parola-pensiero scritto non avrebbe fatto male.
Tanto per stimolare la memoria, solleticare gli istinti, mettere a fuoco i contorni …

Dunque. Noi siamo l’A.S.C.I. (Associazione di Solidarietà per la Campagna Italiana), un’aggregazione di piccoli produttori e di consumatori consapevoli nata a Firenze nel 1996 e sviluppatasi successivamente sull’intero territorio nazionale.
Alla base di questa nostra Associazione vi è la volontà di recuperare il mondo rurale alla sua antica e vitale forma di elemento-cardine della convivenza sociale e dell’autentica umanità. L’urbanizzazione e l’industrializzazione indiscriminata hanno, nel tempo, stravolto questo mondo rurale, i suoi collaudati ritmi di vita, la sua civiltà, la sua dignità, i suoi mestieri, il suo paesaggio, la sua fertilità, salubrità, arte, economia, identità.
Siamo nel pieno di un processo di globalizzazione che molti hanno salutato come un trionfo della modernità, come una conquista e che, invece, mostra ogni giorno i suoi limiti e i mille pericoli per l’intero nostro pianeta: donne, uomini, animali, natura, acqua, aria, terra e fuoco rischiano quotidianamente l’estinzione violenta. Ecco perché abbiamo deciso di unire le nostre forze per difendere, ricostruire, promuovere e potenziare i frutti dell’ambiente rurale italiano: oggetti fisici, valori, dignità, rapporti di mutuo scambio d’opera, usi civici, comunità agrarie, paesaggi e molto altro ancora …

I nostri soci-produttori si impegnano ad avere queste caratteristiche:

• “Imprese” a conduzione familiare;
• prevalente produzione per l’autoconsumo;
• residenza sul fondo agricolo;
• limitato ricorso alla motorizzazione;
• elevato contenuto di manualità;
• pratica del riuso e del riciclaggio;
• adozione di tecniche tradizionali per la cura delle colture, degli allevamenti e delle trasformazioni alimentari; per il restauro e la costruzione degli edifici; per la manutenzione dell’ambiente rurale;
• vendita diretta;
• consociazioni in campo e non monocolture;
• utilizzo di piante e razze animali locali o tipiche e rigorosamente non geneticamente modificate o manipolate;
• esclusione d’uso di sostanze ottenute per sintesi.

L’A.S.C.I., inoltre, sostiene e promuove l’autocertificazione dei prodotti delle sue piccole aziende, coltivati secondo le regole del biologico in alternativa alla certificazione tradizionale, poiché crede che:
• debba pagare chi froda e non chi lavora in modo pulito e coerente;
• i controlli debbano essere demandati a strutture pubbliche come ARPA, ASL, NAS e non a realtà private, come accade ora;
• la sottoscrizione firmata di un’autocertificazione, per un produttore serio, rappresenta un impegno morale ed un preciso “obbligo giuridico”, ben sapendo che in caso di dichiarazione mendace si va incontro a sanzioni penali ed all’immediata esclusione da parte della clientela rigorosamente locale.

L’A.S.C.I., insomma, sostiene e promuove l’agricoltura contadina ecologicamente e socialmente sostenibile.
Socialmente, in quanto mette il contadino nelle condizioni di lavorare e vivere degnamente e portando la ruralità nel suo insieme al centro del motore economico del nostro paese.
Ecologicamente, perché, oltre a garantire una produzione pulita-biologica, favorisce la commercializzazione in loco e l’autoproduzione di sementi, preservando antiche varietà autoctone capaci di sganciarci dalla schiavitù che le multinazionali del seme e degli O.G.M. vogliono imporre ai contadini e ai consumatori.
L’agricoltura contadina è l’unica che può dare sicurezza e sovranità alimentare per ogni popolo nel mondo.

L’A.S.C.I. organizza alcuni mercatini periodici basati su questi valori e caratteristiche dell’agricoltura contadina.
Potrete trovare molte suggestioni, tutte da assaggiare: i formaggi, le carni, le uova ecc.  provengono da animali che pascolano liberi; il pane è a lievitazione a pasta acida e cotto in forni a legna; le farine di grano, di mais ecc. sono macinate a pietra. Per non parlare di biscotti, erbe officinali, vino, miele e derivati, succhi, confetture e conserve, prodotti del commercio equo solidale, erboristeria e cosmesi non testati su animali, libri specialistici, manufatti artigianali unici ed ecocompatibili …
Inoltre, i mercatini non sono solo un appuntamento commerciale, ma anche un preciso momento culturale e sociale, luogo di incontro di festa e di idee che promuovano valori quali:
• l’avvicinamento tra la città e la campagna;
• la diffusione di una sana alimentazione;
• la crescita di una cultura e coscienza ecologica e di pace, per una semplicità di vita che rifiuta il consumismo e ogni forma di inquinamento morale e materiale.

Ecco chi siamo … Ed ecco perché crediamo che il fatto che voi abbiate scelto di curiosare tra le nostre produzioni e, forse, acquistarne qualcuna è un “atto sociale”, una precisa “dichiarazione politica” che indica la volontà - nostra e Vostra – di mettere in discussione un modello di vita e di consumo che sentiamo di non poter più accettare e che dobbiamo (e possiamo) far cessare: dipende da noi, soltanto da noi …

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