di Gabriella Sanlorenzo.
Dalle finestre di casa mia ho la fortuna di vedere uno scorcio delle antiche mura di Asti, una delle costruzioni più notevoli della nostra città. E spesso mi ritrovo a pensare come, a mia memoria, non si sia fatto molto per farne emergere la bellezza e per valorizzarne degnamente l'area, solo poche iniziative diradate nel tempo, senza una regia comune ...
Ricordo per esempio una magica serata estiva di circa dieci anni fa, quando sulla passeggiata sotto le mura nel tratto su Viale dei Partigiani si svolse un mercatino dell'usato, che, a quanto ne so, non si è mai più ripetuto. Sono stati anche realizzati lavori di manutenzione con un cantiere che è durato diversi mesi, se non anni, ma attualmente percorrendo quel tratto di mura si vedono ancora transenne e nastri da cantiere, un colpo d'occhio davvero squallido se si pensa a quello che potrebbe diventare quel luogo.
Inoltre, nei pressi della scalinata che porta al Bosco dei Partigiani, alla fine dell'anno scolastico 2014/2015 furono messe a dimora alcune piante, arbusti e annuali, da parte dei bambini della scuola dell’Infanzia "Purificazione", dei ragazzi della secondaria "Brofferio" e dagli studenti dell’Istituto di formazione professionale "Casa di Carità". Nello stesso periodo e nella stessa zona fu collocato "il piccolo Almanacco del tempo di ieri", opera di Tonino Catalano, composto da paline di legno realizzate dal corso di falegnameria interno alla Casa di Reclusione di Alessandria, su cui sono scritti i "pensieri sensibili" dell'artista astigiano, pensieri buffi e piccole poesie, ordinati per mese. Queste realizzazioni hanno contribuito a valorizzare quella parte delle mura, facendone un angolo davvero piacevole.
A parte questi piccoli/grandi interventi manca però un progetto unico, che possa conferire un adeguato risalto ad un'area che potrebbe senz'altro attirare più visitatori.
E a questo proposito penso che non solo la vista, ma anche l'utilizzo del sentiero che vi passa sotto, sia conosciuto ed apprezzato da ben poca gente. Egoisticamente potrei pensare che è una fortuna: mi godo quest'angolo incantevole io sola in compagnia di ben poche persone. Ma mi sembra uno spreco.
Penso infatti alla valorizzazione delle mura di Lucca, dove si svolgerà ad aprile una rassegna di giardinaggio e vivaismo molto suggestiva che attrae un pubblico assai vasto. Il percorso sotto le nostre antiche mura non ha la stessa transitabilità, ma sono convinta che, ragionando in scala ridotta, si potrebbe fare qualcosa di simile.
Per di più non mancano progetti per la sistemazione della zona: nell'ambito del Progetto architetture sottili - Piccoli interventi di agopuntura urbana, organizzato nel biennio 2014/2015 dall' Ordine Architetti della Provincia di Asti, le giovani professioniste Vannina Papaleo, Monica Salimbene e Chiara Scassa presentarono la loro proposta per questo spazio (visibile su https://www.youtube.com/watch?v=Ur3qg1uryA8). Mi piacerebbe sapere se qualcuno l'ha considerata concretamente e se, magari, ne è stata promessa la realizzazione.
Se così non fosse sarebbe un vero spreco di una risorsa architettonica e turistica di grande valore e delle capacità delle giovani progettiste.