di Anna Bosia, Uniti per Asti.
Con una serie di colpi bassi estivi il Sindaco di Asti ha dimostrato la sua concezione della politica e della democrazia: prima respingendo in Consiglio Comunale la pratica sul quorum per i referendum cittadini, poi rifiutando il confronto pubblico con i promotori del comitato contro il teleriscaldamento ed infine sbattendo la porta in faccia a quei cittadini (circa mille, di cui 400 con firma autenticata) che hanno chiesto una consultazione popolare promossa del Sindaco stesso ...
Incredibile la disinvoltura con cui Brignolo dichiara di essersi espresso in campagna elettorale a favore del referendum a quorum zero solo perché Uniti per Asti, che lo aveva proposto, era con lui in maggioranza (ma, pensiamo noi, anche perché nel ballottaggio i voti del Movimento 5 Stelle non si disprezzano) per poi, a votazioni passate e con Uniti per Asti in opposizione, rimangiarsi tutto senza batter ciglio. Questo modo di fare arrogante è confermato dall’atteggiamento tenuto verso il comitato contro il teleriscaldamento.
Il Sindaco, infatti, non ha partecipare a nessuna iniziativa dei cittadini, non ha commentato l’esistenza di questo comitato e non ha espresso il minimo rispetto per coloro che hanno firmato la petizione. Richiama invece il suo programma elettorale, che noi abbiamo messo in rete affinchè tutti possano verificare, in cui si cita di sfuggita anche il teleriscaldamento. Ma la questione vera è che il Comitato non ha chiesto a Brignolo di ritirare il progetto, bensì di sottoporlo ai cittadini chiedendo loro di esprimersi.
Tuttavia il Sindaco ha deciso di non far pronunciare i suoi elettori sul progetto di teleriscaldamento che in modo assurdo IMPONE la centrale nell'ospedale Massaia, dimenticando l'art. 7 del suo programma che così recita: “Il Sindaco e i Cittadini. I cittadini dovranno sempre essere informati e coinvolti direttamente nelle decisioni dell'amministrazione attraverso forme dirette di consultazione e partecipazione e soprattutto attraverso un contatto continuo con il Sindaco”.
Questa è la vera e grave violazione del suo programma elettorale! Il Sindaco ha tradito la sua promessa ignorando i cittadini che hanno chiesto di esprimersi direttamente ed accampando scuse puerili sulla mancanza delle 4.000 firme quando sa benissimo che quella era una petizione per cui di firme ne servono 300. Come sempre si cerca di imbrogliare le carte...
In sostanza riteniamo che Brignolo abbia sbagliato due volte: la prima pensando di avere vinto la battaglia sul teleriscaldamente quando egli stesso ci dice che con l'ASL non è stato sottoscritto alcun documento per la disponibilità dell'area, la seconda volta rifiutando il confronto con i cittadini, dimostrando di temere i suoi stessi elettori. E’ Golia che ha paura della fionda di Davide e preferisce non correre il minimo rischio anche a costo di perderci la faccia.
Il comitato ha vinto perchè ha dimostrato la debolezza di un Sindaco che teme il confronto con i cittadini.
Si tratta di gravi problemi di rapporti democratici con i propri elettori: il sindaco metta coraggio e accetti una buona volta il dibattito, anche quando non deve chiedere il voto! Ci metta finalmente un po’ di passione e non sia un freddo esecutore di strategie solo a lui note !
Se, invece, non gli piace questo aspetto del potere, se per lui la politica è quella di decidere tutto dietro alle porte chiuse, se alla fine il consenso che aveva ottenuto deriva solo da promesse che si sente di tradire quando e come vuole, allora è il momento di farsi da parte con la responsabilità di avere portato quella che era una coalizione di centrosinistra, a diventare un monocolore PD, pronto a passare la mano alle destre che non dovranno far altro che continuare quello che lui ha già iniziato.