Due appuntamenti importanti per l'ambiente astigiano



La salvaguardia dell'ambiente, del suolo e del paesaggio astigiano vivranno una settimana di profondo impegno: riflettori accesi sul progetto di teleriscaldamento cittadino e sull'avanzamento dei lavori per la definizione di una legge della Regione Piemonte dedicata alla tutela dei terreni agricoli, attraverso due incontri pubblici di approfondimento e dibattito ...

Il primo appuntamento sarà mercoledì 24 giugno alle ore 20,45 nella sala Lumiere - Don Bosco di Asti (corso Dante 188) per un'assemblea pubblica indetta dal Comitato Spontaneo di Cittadini che intende approfondire la ventilata strutturazione di una rete di teleriscaldamento che interesserebbe un terzo delle utenze della città e su cui non mancano valutazioni fortemente critiche. Il progetto sarà posto sotto la lente d'ingrandimento di esperti e cittadini attivi che cercheranno di analizzare "Che cos'è - Criticità - Alternative" e, soprattutto, discuteranno quale tipo di partecipazione dei cittadini alle scelte sui beni comuni sia necessario favorire anche ad Asti.

Secondo appuntamento da non perdere giovedì 25 giugno alle ore 18 nella ex sala consiliare del Municipio di Asti (piazza San Secondo): la Rete delle oltre 1.000 organizzazioni che danno vita al FORUM NAZIONALE SALVIAMO IL PAESAGGIO organizza un incontro pubblico di discussione e tavola rotonda con Giorgio Ferrero, Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, dedicato al tema "Anche in Piemonte una legge per arrestare o contenere il consumo di suolo?".

L'incontro (che vede il patrocinio di: Comune di Asti - Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Asti - Ordine degli Ingegneri della Provincia di Asti - Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Asti - Ordine regionale dei Geologi del Piemonte - Collegio dei Periti agrari della Provincia di Asti) intende approfondire le varie problematiche connesse alla perdita costante di superfici fertili e alle previsioni urbanistiche espansive previste dai nostri Piani Regolatori Comunali, trattando dunque un argomento diventato, finalmente, di stretta attualità negli ultimi anni e faticosamente entrato nell'agenda delle priorità e delle emergenze anche della Politica nazionale e locale.
In Parlamento, infatti, procede l’iter per l’approvazione di due norme nazionali a tutela del suolo agricolo e del suolo in generale, mentre la Regione Toscana ha recentemente varato una importante legge per la salvaguardia paesaggistica che farà probabilmente “scuola” in tutta Italia.

In queste settimane la Regione Piemonte sta lavorando alla redazione di una legge regionale per preservare la preziosa risorsa dei terreni agricoli e, forse per la prima volta, questo incontro pubblico consentirà di discuterne i suoi contenuti assieme ai cittadini.

La tavola rotonda, moderata dal nostro Alessandro Mortarino, si avvierà attraverso una discussione fra l'Assessore Ferrero e alcuni tra i principali rappresentanti del mondo delle professioni e dell'ambientalismo piemontese:

GINO SCARSI
(Stop al consumo di Territorio, Salviamo il paesaggio – Difendiamo i territori)
FRANCO CORREGGIA (Associazione Terra, Boschi, Gente e Memorie)
AUGUSTA MAZZAROLLI (Urbanista)
MARCO BONAVIA (Federazione degli Ordini dei Dottori agronomi e forestali del Piemonte e Valle d’Aosta)
MARCO DEVECCHI (Osservatorio del paesaggio per il Monferrato e l’Astigiano)
ANGELO PORTA (Legambiente Valtriversa)
ANDREA PIANO (Geologo)
SALVATORE GIACOPPO (Collegio dei Periti agrari di Asti).

Seguiranno le domande e riflessioni del pubblico in sala.

Per quanto riguarda il teleriscaldamento, ricordiamo qui i "nodi" critici cruciali del progetto caldeggiato dall'amministrazione comunale di Asti ed evidenziati dal Comitato Spontaneo di Cittadini che, intanto, nei giorni scorsi ha consegnato al Sindaco di Asti le firme necessarie per richiedere un referendum cittadino (a "quorum zero"):

Il Comune di Asti, d’intesa con ASP, ha approvato il progetto per il teleriscaldamento della città, che prevede la realizzazione di una centrale, di potenza superiore ad 80 Mw e grande come un campo di calcio, nell’area di pertinenza dell’Ospedale Cardinal Massaia, ovvero nell’area più sensibile della città.

TROPPI RISCHI !

- Gran parte delle utenze che potrebbero essere allacciate hanno, negli ultimi anni, già sostituito i loro impianti con moderne caldaie a condensazione alimentate a metano.

- Il Teleriscaldamento non è in grado di garantire maggiore efficienza rispetto a quella delle caldaie a metano, non prevedendo l’utilizzo di fonti energetiche alternative rinnovabili.

- Pertanto non viene generata una riduzione significativa dell’attuale livello di inquinamento cittadino.

- L’area dell’Ospedale deve essere tutelata con grande attenzione, onde poter garantire la massima salubrità ai suoi degenti e a chi ci lavora.

- Le notevoli dimensioni dell’impianto necessiterebbero di un camino di circa 70 metri di altezza per l’emissione dei fumi, con una ricaduta atmosferica che interesserebbe tutta la città e non solo gli edifici abitati circostanti.

- Non è previsto un controllo pubblico del servizio.

- Dà al gestore dell'impianto il monopolio assoluto, in quanto nessun altro soggetto potrebbe fornire il servizio e, dunque, le tariffe non godrebbero di alcun controllo garantito dal Mercato e le bollette potrebbero raggiungere delle cifre altissime.




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