Giovedì 5 marzo nella sala Giunta del Palazzo comunale di Alba, il Sindaco Maurizio Marello affiancato dall’Assessore ai Trasporti Rosanna Martini e dall’Assessore al bilancio Luigi Garassino, insieme a Sindaci o assessori dei Comuni di Asti, Costigliole d’Asti, Neive, Isola d’Asti, Canelli, Castagnole delle Lanze, Castiglione Tinella, Nizza Monferrato, accanto ai rappresentanti della Provincia di Asti, del Forum Salviamo Il Paesaggio, dell’Associazione Ferrovie Piemontesi, hanno incontrato l’Assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Francesco Balocco per le problematiche relative alle tratte ferroviarie Alessandria-Alba e Alba–Asti ...
Durante il confronto di circa un’ora e mezza i referenti dei diversi comuni coinvolti hanno chiesto con decisione all’Assessore regionale Balocco la riapertura delle linee ferroviarie Alba-Castagnole–Asti e Alba-Castagnole-Alessandria, sospese dal 2010 per l’inagibilità della galleria Ghersi, sottolineando l’importanza del servizio per studenti e pendolari. I treni, hanno spiegato, erano frequentatissimi ed i pullman sostitutivi oggi non sono sufficienti per la mole quotidiana di viaggiatori sul percorso. Inoltre la linea, che tocca molti comuni e zone Unesco, è importantissima per i turisti che scelgono di visitare i paesaggi vitivinicoli, patrimonio dell’umanità dal 22 giugno scorso.
Perciò hanno chiesto alla Regione una risposta in tempi brevi sulle problematiche della galleria Ghersi in termini di soluzioni e costi e, nel frattempo, la riapertura della tratta da Asti fino a Neive anche in vista dell’Expo che si terrà a Milano da maggio a ottobre 2015.
Oltre a ciò, i vari esponenti hanno chiarito che non vogliono la pista ciclabile al posto della linea ferroviaria; si è quindi ragionato su quale può essere l'utilizzo più funzionale di queste strutture, riconoscendo che la distruzione della sede ferroviaria per ospitare una sede ciclabile non risulta razionale (sia in termini di potenzialità turistiche, per pochi mesi all'anno, che per i costi elevatissimi necessari a trasformare una rete ferroviaria dallo scartamento di 1435 mm, che si inerpica in mezzo a colline, su viadotti e sotto gallerie, in una pista ciclabile sicura e fruibile, soprattutto quando una pista ciclabile esiste già) e che si opterà quindi, al fine di ricevere le sovvenzioni europee, per il miglioramento di quelle esistenti o, se necessario, per la costruzione di piste nuove che possano integrarsi con quelle già presenti.
L’Assessore Francesco Balocco ha fatto sue le richieste dei vari rappresentanti promettendo il massimo impegno per la realizzazione e segnalando la prossima apertura di bandi europei che potranno consentire lo sviluppo di percorsi ciclabili all'interno di un comune progetto che potrà vedere la cooperazione di quattro regioni italiane (Lombardia, Emilia, Veneto e, appunto, Piemonte) per un lungo tragitto-direttrice lungo il Po e ramificazioni verso Asti in direzione Cuneo e Alpi Marittime e all'interno delle aree Patrimonio Unesco. Eliminando, dunque, qualunque dubbio sulla volontà della Regione: non si sostituiranno i binari ferroviari con una pista ciclabile !
Sulla galleria Ghersi, l’Assessore ha informato che si stanno ultimando le valutazioni peritali per quantificare le somme necessarie al ripristino ed i risultati dovrebbero arrivare a breve; i dati più recenti forniti da RFI indicano un costo minimo di 15 milioni e si è in attesa di uno studio particolareggiato, commissionato al Politecnico di Torino, che confermi questi valori o ne fornisca di nuovi. I presenti hanno ricordato che il costo può essere ammortizzato da RFI su un periodo di 50 anni, riducendone in tal modo l'incidenza sulla finanza e gli amministratori locali hanno richiesto all'unanimità che la Regione operi affinchè i lavori possano iniziare, richiedendo al gestore dell'infrastruttura la riapertura della linea, unico modo affinchè RFI possa stanziare i finanziamenti necessari per dare inizio alle operazioni di consolidamento.
L'Assessore Balocco ha confermato che la restante tratta risulta attualmente utilizzabile, necessitando solo di minimi lavori di messa a punto e ha recepito le richieste, in attesa del nuovo preventivo dei costi, di effettuare uno studio per la riattivazione dei servizi sui tratti Nizza-Alessandria e Asti-Castagnole Lanze o, meglio ancora, Neive con servizio a spola per ridurre al massimo i costi.
Di fronte ai dubbi da taluni recentemente espressi in merito alla possibile scarsa utenza sui treni che potrebbe far preferire i bus per il loro minor costo, si è ricordato, a titolo di esempio, il "tutto esaurito" registrato in passato sui treni delle 17.10 e 18.10 per Alba (più di 145 posti sul minuetto diesel rispetto ai 12 e 16 viaggiatori dei bus, in analoga fascia oraria, osservati nelle settimane scorse) e che, nei periodi antecedenti la chiusura, sono stati soppressi in media il 50% dei treni con punte dell'85%; dati confermati da Viorel Vigna (assistente dell'Assessore Balocco) che ha anche asserito che a determinarne i dati di scarsa affluenza ha contribuito la mancata effettuazione delle corse ferroviarie nei mesi estivi. L'Assessore Balocco ha, inoltre, ricordato che, nel caso del trasporto ferroviario, non è la potenziale affluenza a determinare la possibilità di effettuare o meno i servizi, ma è l'effettuazione di un servizio che può creare o meno l'affluenza.
I presenti hanno inoltre posto l'accento sull'importanza del trasporto ferroviario in un contesto nel quale i servizi per le persone più anziane, o per i meno indipendenti dal punto di vista delle possibilità di movimento, vengono accorpati e la loro presenza sul territorio ridotta, determinando un bisogno di mobilità pubblica in costante crescita, come nel caso di vari ospedali della zona, del tribunale di Alba ecc. ecc.; unitamente a ciò si è ricordato il fortissimo indotto che potrebbe derivare dal riconoscimento dell'Unesco e che aumenterebbe fortemente la già considerevole affluenza di utenti che caratterizzava le linee in questione.
L'Assessore Balocco ha anche ricordato le difficoltà derivanti dai debiti pregressi che la Regione Piemonte ha nei confronti di Trenitalia, che dovrebbero essere saldati con fondi ex FAS che tardano ad arrivare o che, se dovessero arrivare, non saranno pari all'importo promesso dal governo e ha anche segnalato i problemi derivanti dal contratto di servizio che si sta rinegoziando e dal quale si dovranno reperire risorse per finanziare nuovi servizi.
Durante la mattinata l’Assessore regionale ai trasporti ha comunicato ai presenti la possibilità di attivazione di un treno turistico definito Unesco. Il treno, con tre o quattro carrozze, spazio per bici e vagone ristorante, è un servizio che potrebbe partire a breve sulla tratta Torino – Asti – Castagnole – Canelli – Nizza Monferrato.
Si sta inoltre valutando la possibilità di prolungare le tracce dei treni Trenord da Alessandria, che collegherebbero quindi direttamente Asti con Milano in base alle disponibilità economiche.
Nota finale di Alessandro Mortarino:
Come avrete compreso dalla cronaca dell'incontro (ringrazio l'Ufficio stampa del Comune di Alba e Mario Didier per le basi contenutistiche messe a nostra disposizione ...), si è trattato di un proficuo e costruttivo confronto utilissimo per eliminare dubbi sulle volontà dell'amministrazione regionale e registrare l'unanime richiesta di riapertura delle linee ferroviarie da parte dei rappresentanti del territorio. Unanime; infatti anche l'amministrazione di Canelli si è detta interessata a vedere di nuovo passare i treni lungo i suoi binari, ma a condizione che ciò avvenga in tempi brevi: altrimenti meglio sotterrare per sempre l'idea di un servizio ferroviario locale e procedere con la soluzione alternativa (la sostituzione con la via ciclabile).
L'Assessore Balocco ha dichiarato già potenzialmente ripristinabile la tratta da Castagnole Lanze ad Alessandria e ad Asti, sotto il profilo tecnico e finanziario. Ma ha sottolineato un aspetto che pare preoccuparlo ancora di più, ovvero il fatto che, dalla sospensione delle linee ad oggi, il "vuoto" nel servizio su ferro è stato colmato dall'irrobustimento delle aziende di trasporto locale su gomma.
Una realtà di impresa che vale oggi oltre 9 mila addetti in tutto il Piemonte: come fare per non distruggere questo bacino di economia del territorio e restituire il servizio ferroviario ai bisogni dei cittadini ?
Occupazione contro diritti, economia contro sociale: il grande dilemma.
Come sempre.
Chissà perchè sempre "contro" e non "con" ? ...
ULTIMA ORA: purtroppo i Sindaci di Canelli, Santo Stefano Belbo, Calosso e Coazzolo hanno reso pubblico un loro comunicato stampa che torna a richiedere la pista ciclabile al posto della ferrovia: l'unanimità è durata solo poche ore. Mah ... !
Giovedì 5 marzo nella sala Giunta del Palazzo comunale di Alba, il Sindaco Maurizio Marello affiancato dall’
Assessore ai Trasporti Rosanna Martini e dall’Assessore al bilancio Luigi Garassino, insieme a Sindaci o
assessori dei Comuni di Asti, Costigliole d’Asti, Neive, Isola d’Asti, Canelli, Castagnole delle Lanze,
Castiglione Tinella, Nizza Monferrato, accanto ai rappresentanti della Provincia di Asti, del Forum Salviamo
Il Paesaggio, dell’Associazione Ferrovie Piemontesi, hanno incontrato l’Assessore ai Trasporti della Regione
Piemonte Francesco Balocco per le problematiche relative alle tratte ferroviarie Alessandria-Alba e Alba–
Asti ...
Durante il confronto di circa un’ora e mezza i referenti dei diversi comuni coinvolti hanno chiesto con
decisione all’Assessore regionale Balocco la riapertura delle linee ferroviarie Alba-Castagnole–Asti e Alba-
Castagnole-Alessandria, sospese dal 2010 per l’inagibilità della galleria Ghersi, sottolineando l’importanza
del servizio per studenti e pendolari. I treni, hanno spiegato, erano frequentatissimi ed i pullman sostitutivi
oggi non sono sufficienti per la mole quotidiana di viaggiatori sul percorso. Inoltre la linea, che tocca molti
comuni e zone Unesco, è importantissima per i turisti che scelgono di visitare i paesaggi vitivinicoli,
patrimonio dell’umanità dal 22 giugno scorso.
Perciò hanno chiesto alla Regione una risposta in tempi brevi sulle problematiche della galleria Ghersi in
termini di soluzioni e costi e, nel frattempo, la riapertura della tratta da Asti fino a Neive anche in vista
dell’Expo che si terrà a Milano da maggio a ottobre 2015.
Oltre a ciò, i vari esponenti hanno chiarito che non vogliono la pista ciclabile al posto della linea ferroviaria;
si è quindi ragionato su quale può essere l'utilizzo più funzionale di queste strutture, riconoscendo che la
distruzione della sede ferroviaria per ospitare una sede ciclabile non risulta razionale (sia in termini di
potenzialità turistiche, per pochi mesi all'anno, che per i costi elevatissimi necessari a trasformare una rete
ferroviaria dallo scartamento di 1435 mm, che si inerpica in mezzo a colline, su viadotti e sotto gallerie, in
una pista ciclabile sicura e fruibile, soprattutto quando una pista ciclabile esiste già) e che si opterà quindi,
al fine di ricevere le sovvenzioni europee, per il miglioramento di quelle esistenti o, se necessario, per la
costruzione di piste nuove che possano integrarsi con quelle già presenti.
L’Assessore Francesco Balocco ha fatto sue le richieste dei vari rappresentanti promettendo il massimo
impegno per la realizzazione e segnalando la prossima apertura di bandi europei che potranno consentire lo
sviluppo di percorsi ciclabili all'interno di un comune progetto che potrà vedere la cooperazione di quattro
regioni italiane (Lombardia, Emilia, Veneto e, appunto, Piemonte) per un lungo tragitto-direttrice lungo il Po
e ramificazioni verso Asti in direzione Cuneo e Alpi Marittime e all'interno delle aree Patrimonio Unesco.
Eliminando, dunque, qualunque dubbio sulla volontà della Regione: non si sostituiranno i binari ferroviari con
una pista ciclabile !
Sulla galleria Ghersi, l’Assessore ha informato che si stanno ultimando le valutazioni peritali per quantificare
le somme necessarie al ripristino ed i risultati dovrebbero arrivare a breve; i dati più recenti forniti da RFI
indicano un costo minimo di 15 milioni e si è in attesa di uno studio particolareggiato, commissionato al
Politecnico di Torino, che confermi questi valori o ne fornisca di nuovi. I presenti hanno ricordato che il
costo può essere ammortizzato da RFI su un periodo di 50 anni, riducendone in tal modo l'incidenza sulla
finanza e gli amministratori locali hanno richiesto all'unanimità che la Regione operi affinchè i lavori possano
iniziare, richiedendo al gestore dell'infrastruttura la riapertura della linea, unico modo affinchè RFI possa
stanziare i finanziamenti necessari per dare inizio alle operazioni di consolidamento.
L'Assessore Balocco ha confermato che la restante tratta risulta attualmente utilizzabile, necessitando
solo di minimi lavori di messa a punto e ha recepito le richieste, in attesa del nuovo preventivo dei costi, di
effettuare uno studio per la riattivazione dei servizi sui tratti Nizza-Alessandria e Asti-Castagnole Lanze o,
meglio ancora, Neive con servizio a spola per ridurre al massimo i costi.
Di fronte ai dubbi da taluni recentemente espressi in merito alla possibile scarsa utenza sui treni che
potrebbe far preferire i bus per il loro minor costo, si è ricordato, a titolo di esempio, il "tutto esaurito"
registrato in passato sui treni delle 17.10 e 18.10 per Alba (più di 145 posti sul minuetto diesel rispetto ai
12 e 16 viaggiatori dei bus, in analoga fascia oraria, osservati nelle settimane scorse) e che, nei periodi
antecedenti la chiusura, sono stati soppressi in media il 50% dei treni con punte dell'85%; dati confermati
da Viorel Vigna (assistente dell'Assessore Balocco) che ha anche asserito che a determinarne i dati di
scarsa affluenza ha contribuito la mancata effettuazione delle corse ferroviarie nei mesi estivi. L'Assessore
Balocco ha, inoltre, ricordato che, nel caso del trasporto ferroviario, non è la potenziale affluenza a
determinare la possibilità di effettuare o meno i servizi, ma è l'effettuazione di un servizio che può creare o
meno l'affluenza.
I presenti hanno inoltre posto l'accento sull'importanza del trasporto ferroviario in un contesto nel quale i
servizi per le persone più anziane, o per i meno indipendenti dal punto di vista delle possibilità di
movimento, vengono accorpati e la loro presenza sul territorio ridotta, determinando un bisogno di mobilità
pubblica in costante crescita, come nel caso di vari ospedali della zona, del tribunale di Alba ecc. ecc.;
unitamente a ciò si è ricordato il fortissimo indotto che potrebbe derivare dal riconoscimento dell'Unesco e
che aumenterebbe fortemente la già considerevole affluenza di utenti che caratterizzava le linee in
questione.
L'Assessore Balocco ha anche ricordato le difficoltà derivanti dai debiti pregressi che la Regione Piemonte
ha nei confronti di Trenitalia, che dovrebbero essere saldati con fondi ex FAS che tardano ad arrivare o
che, se dovessero arrivare, non saranno pari all'importo promesso dal governo e ha anche segnalato i
problemi derivanti dal contratto di servizio che si sta rinegoziando e dal quale si dovranno reperire risorse
per finanziare nuovi servizi.
Durante la mattinata l’Assessore regionale ai trasporti ha comunicato ai presenti la possibilità di attivazione
di un treno turistico definito Unesco. Il treno, con tre o quattro carrozze, spazio per bici e vagone
ristorante, è un servizio che potrebbe partire a breve sulla tratta Torino – Asti – Castagnole – Canelli –
Nizza Monferrato.
Si sta inoltre valutando la possibilità di prolungare le tracce dei treni Trenord da Alessandria, che
collegherebbero quindi direttamente Asti con Milano in base alle disponibilità economiche.
Nota finale di Alessandro Mortarino:
Come avrete compreso dalla cronaca dell'incontro (ringrazio l'Ufficio stampa del Comune di Alba e Mario
Didier per le basi contenutistiche messe a nostra disposizione ...), si è trattato di un proficuo e costruttivo
confronto utilissimo per eliminare dubbi sulle volontà dell'amministrazione regionale e registrare l'unanime
richiesta di riapertura delle linee ferroviarie da parte dei rappresentanti del territorio. Unanime; infatti
anche l'amministrazione di Canelli si è detta interessata a vedere dil nuovo passare i treni lungo i suoi
binari, ma a condizione che ciò avvenga in tempi brevi: altrimenti meglio sotterrare per sempre l'idea di un
servizio ferroviario locale e procedere con la soluzione alternativa (la sostituzione con la via ciclabile).
L'Assessore Balocco ha dichiarato già potenzialmente ripristinabile la tratta da Castagnole Lanze ad
Alessandria e ad Asti, sotto il profilo tecnico e finanziario. Ma ha sottolineato un aspetto che pare
preoccuparlo ancora di più, ovvero il fatto che, dalla sospensione delle linee ad oggi, il "vuoto" nel servizio
su ferro è stato colmato dall'irrobustimento delle aziende di trasporto locale su gomma.
Una realtà di impresa che vale oggi oltre 9 mila addetti in tutto il Piemonte: come fare per non distruggere
questo bacino di economia del territorio e restituire il servizio ferroviario ai bisogni dei cittadini ?
Occupazione contro diritti, economia contro sociale: il grande dilemma.
Come sempre.
Chissà perchè sempre "contro" e non "con" ? ...
Assessore ai Trasporti Rosanna Martini e dall’Assessore al bilancio Luigi Garassino, insieme a Sindaci o
assessori dei Comuni di Asti, Costigliole d’Asti, Neive, Isola d’Asti, Canelli, Castagnole delle Lanze,
Castiglione Tinella, Nizza Monferrato, accanto ai rappresentanti della Provincia di Asti, del Forum Salviamo
Il Paesaggio, dell’Associazione Ferrovie Piemontesi, hanno incontrato l’Assessore ai Trasporti della Regione
Piemonte Francesco Balocco per le problematiche relative alle tratte ferroviarie Alessandria-Alba e Alba–
Asti ...
Durante il confronto di circa un’ora e mezza i referenti dei diversi comuni coinvolti hanno chiesto con
decisione all’Assessore regionale Balocco la riapertura delle linee ferroviarie Alba-Castagnole–Asti e Alba-
Castagnole-Alessandria, sospese dal 2010 per l’inagibilità della galleria Ghersi, sottolineando l’importanza
del servizio per studenti e pendolari. I treni, hanno spiegato, erano frequentatissimi ed i pullman sostitutivi
oggi non sono sufficienti per la mole quotidiana di viaggiatori sul percorso. Inoltre la linea, che tocca molti
comuni e zone Unesco, è importantissima per i turisti che scelgono di visitare i paesaggi vitivinicoli,
patrimonio dell’umanità dal 22 giugno scorso.
Perciò hanno chiesto alla Regione una risposta in tempi brevi sulle problematiche della galleria Ghersi in
termini di soluzioni e costi e, nel frattempo, la riapertura della tratta da Asti fino a Neive anche in vista
dell’Expo che si terrà a Milano da maggio a ottobre 2015.
Oltre a ciò, i vari esponenti hanno chiarito che non vogliono la pista ciclabile al posto della linea ferroviaria;
si è quindi ragionato su quale può essere l'utilizzo più funzionale di queste strutture, riconoscendo che la
distruzione della sede ferroviaria per ospitare una sede ciclabile non risulta razionale (sia in termini di
potenzialità turistiche, per pochi mesi all'anno, che per i costi elevatissimi necessari a trasformare una rete
ferroviaria dallo scartamento di 1435 mm, che si inerpica in mezzo a colline, su viadotti e sotto gallerie, in
una pista ciclabile sicura e fruibile, soprattutto quando una pista ciclabile esiste già) e che si opterà quindi,
al fine di ricevere le sovvenzioni europee, per il miglioramento di quelle esistenti o, se necessario, per la
costruzione di piste nuove che possano integrarsi con quelle già presenti.
L’Assessore Francesco Balocco ha fatto sue le richieste dei vari rappresentanti promettendo il massimo
impegno per la realizzazione e segnalando la prossima apertura di bandi europei che potranno consentire lo
sviluppo di percorsi ciclabili all'interno di un comune progetto che potrà vedere la cooperazione di quattro
regioni italiane (Lombardia, Emilia, Veneto e, appunto, Piemonte) per un lungo tragitto-direttrice lungo il Po
e ramificazioni verso Asti in direzione Cuneo e Alpi Marittime e all'interno delle aree Patrimonio Unesco.
Eliminando, dunque, qualunque dubbio sulla volontà della Regione: non si sostituiranno i binari ferroviari con
una pista ciclabile !
Sulla galleria Ghersi, l’Assessore ha informato che si stanno ultimando le valutazioni peritali per quantificare
le somme necessarie al ripristino ed i risultati dovrebbero arrivare a breve; i dati più recenti forniti da RFI
indicano un costo minimo di 15 milioni e si è in attesa di uno studio particolareggiato, commissionato al
Politecnico di Torino, che confermi questi valori o ne fornisca di nuovi. I presenti hanno ricordato che il
costo può essere ammortizzato da RFI su un periodo di 50 anni, riducendone in tal modo l'incidenza sulla
finanza e gli amministratori locali hanno richiesto all'unanimità che la Regione operi affinchè i lavori possano
iniziare, richiedendo al gestore dell'infrastruttura la riapertura della linea, unico modo affinchè RFI possa
stanziare i finanziamenti necessari per dare inizio alle operazioni di consolidamento.
L'Assessore Balocco ha confermato che la restante tratta risulta attualmente utilizzabile, necessitando
solo di minimi lavori di messa a punto e ha recepito le richieste, in attesa del nuovo preventivo dei costi, di
effettuare uno studio per la riattivazione dei servizi sui tratti Nizza-Alessandria e Asti-Castagnole Lanze o,
meglio ancora, Neive con servizio a spola per ridurre al massimo i costi.
Di fronte ai dubbi da taluni recentemente espressi in merito alla possibile scarsa utenza sui treni che
potrebbe far preferire i bus per il loro minor costo, si è ricordato, a titolo di esempio, il "tutto esaurito"
registrato in passato sui treni delle 17.10 e 18.10 per Alba (più di 145 posti sul minuetto diesel rispetto ai
12 e 16 viaggiatori dei bus, in analoga fascia oraria, osservati nelle settimane scorse) e che, nei periodi
antecedenti la chiusura, sono stati soppressi in media il 50% dei treni con punte dell'85%; dati confermati
da Viorel Vigna (assistente dell'Assessore Balocco) che ha anche asserito che a determinarne i dati di
scarsa affluenza ha contribuito la mancata effettuazione delle corse ferroviarie nei mesi estivi. L'Assessore
Balocco ha, inoltre, ricordato che, nel caso del trasporto ferroviario, non è la potenziale affluenza a
determinare la possibilità di effettuare o meno i servizi, ma è l'effettuazione di un servizio che può creare o
meno l'affluenza.
I presenti hanno inoltre posto l'accento sull'importanza del trasporto ferroviario in un contesto nel quale i
servizi per le persone più anziane, o per i meno indipendenti dal punto di vista delle possibilità di
movimento, vengono accorpati e la loro presenza sul territorio ridotta, determinando un bisogno di mobilità
pubblica in costante crescita, come nel caso di vari ospedali della zona, del tribunale di Alba ecc. ecc.;
unitamente a ciò si è ricordato il fortissimo indotto che potrebbe derivare dal riconoscimento dell'Unesco e
che aumenterebbe fortemente la già considerevole affluenza di utenti che caratterizzava le linee in
questione.
L'Assessore Balocco ha anche ricordato le difficoltà derivanti dai debiti pregressi che la Regione Piemonte
ha nei confronti di Trenitalia, che dovrebbero essere saldati con fondi ex FAS che tardano ad arrivare o
che, se dovessero arrivare, non saranno pari all'importo promesso dal governo e ha anche segnalato i
problemi derivanti dal contratto di servizio che si sta rinegoziando e dal quale si dovranno reperire risorse
per finanziare nuovi servizi.
Durante la mattinata l’Assessore regionale ai trasporti ha comunicato ai presenti la possibilità di attivazione
di un treno turistico definito Unesco. Il treno, con tre o quattro carrozze, spazio per bici e vagone
ristorante, è un servizio che potrebbe partire a breve sulla tratta Torino – Asti – Castagnole – Canelli –
Nizza Monferrato.
Si sta inoltre valutando la possibilità di prolungare le tracce dei treni Trenord da Alessandria, che
collegherebbero quindi direttamente Asti con Milano in base alle disponibilità economiche.
Nota finale di Alessandro Mortarino:
Come avrete compreso dalla cronaca dell'incontro (ringrazio l'Ufficio stampa del Comune di Alba e Mario
Didier per le basi contenutistiche messe a nostra disposizione ...), si è trattato di un proficuo e costruttivo
confronto utilissimo per eliminare dubbi sulle volontà dell'amministrazione regionale e registrare l'unanime
richiesta di riapertura delle linee ferroviarie da parte dei rappresentanti del territorio. Unanime; infatti
anche l'amministrazione di Canelli si è detta interessata a vedere dil nuovo passare i treni lungo i suoi
binari, ma a condizione che ciò avvenga in tempi brevi: altrimenti meglio sotterrare per sempre l'idea di un
servizio ferroviario locale e procedere con la soluzione alternativa (la sostituzione con la via ciclabile).
L'Assessore Balocco ha dichiarato già potenzialmente ripristinabile la tratta da Castagnole Lanze ad
Alessandria e ad Asti, sotto il profilo tecnico e finanziario. Ma ha sottolineato un aspetto che pare
preoccuparlo ancora di più, ovvero il fatto che, dalla sospensione delle linee ad oggi, il "vuoto" nel servizio
su ferro è stato colmato dall'irrobustimento delle aziende di trasporto locale su gomma.
Una realtà di impresa che vale oggi oltre 9 mila addetti in tutto il Piemonte: come fare per non distruggere
questo bacino di economia del territorio e restituire il servizio ferroviario ai bisogni dei cittadini ?
Occupazione contro diritti, economia contro sociale: il grande dilemma.
Come sempre.
Chissà perchè sempre "contro" e non "con" ? ...