La replica di Massimo Cotto



di Massimo Cotto, Assessore alla Cultura del Comune di Asti.


Non ho niente contro Sandro Mortarino, che molte persone che stimo definiscono una brava persona. Se ho deciso di querelarlo è perché ho trovato lesive le sue affermazioni. Posso sbagliarmi, come rientra nella logica delle cose. Deciderà il giudice. Io credo che compito di un giornalista sia quello di informarsi e dosare le parole, distinguendo il diritto di critica dal pericolo di offendere anche in modo pesante. Quando le parole non escono dosate nel modo giusto, credo che chi si sente colpito ingiustamente abbia il diritto di difendersi e tutelarsi nelle sedi opportune ...

Riassumo, soprattutto per i lettori Silvana Bellone e Roberto Zanna, che hanno mandato commenti educati e ragionevoli: il sindaco Fabrizio Brignolo mi ha chiesto di mettere gratuitamente a disposizione della nostra città il mio sterminato archivio: 35.000 dischi e cd, migliaia di libri di musica, quintali di memorabilia raccolti negli ultimi trent'anni.
Ora, chiedo a ognuno di voi di escludere gli affetti familiari e poi di individuare la cosa che più vi sta a cuore: per me sono i dischi, la mia vita. dentro ognuno di loro c'è un pezzo della mia esistenza, della mia storia, un ricordo, una canzone, un sorriso, una lacrima.

Decido comunque di accettare la proposta di Brignolo e di liberarmi di loro. Con dolore, ma lo faccio per la mia città.
Mi convinco che è la scelta giusta, anche se, ripeto, dolorosa. Poi leggo un articolo dove si dice che sono un soggetto economico, che nonostante le definizioni di wikipedia, significa una cosa sola: attorno a me ci sono interessi economici di cui posso beneficiare.
Bene, cosa avreste fatto al mio posto? Quello che ho fatto: querelare chi ha scritto queste cose e naturalmente decidere di non dare più il mio archivio alla città di Asti.
Mortarino si è spiegato male ? Possibile. Ma dev'essere lui a spiegare bene, non io a giustificarmi.
E deve spiegare a me e non a voi, che siete il suo pubblico. Niente di quello che ha scritto corrisponde al vero: nessun progetto è arrivato sulla mia scrivania, nessun progetto arriverà mai, non sono un soggetto economico, non guiderò la casa della musica. L'assessore Cotto e il cittadino Cotto, come sempre da quando ricopro questa carica, sono due figure nettamente separate. Ho solo accettato di regalare, da vero coglione, un pezzo della mia vita.

Caterina Simonelli: si rende conto di quello che ha scritto ? Se lo rilegga. Non sono la persona adatta a ricoprire il ruolo che ricopro solo perché mi sento offeso da uno che scrive cose che non corrispondono al vero? Sta scherzando? Si informi prima di scrivere certe assurdità. Cosa che avrebbe dovuto fare anche Mortarino.

Antonio Grasso: si rilegga il pezzo di Mortarino alla luce di quello che le ho detto e mi dica se non ho le capacità per discernere o se lei non aveva tutte le informazioni necessarie.

Massimo Mortarino (parente?): quali sarebbero le vie traverse ? Le solite raccomandazioni ? Ma cosa c'entra con il discorso che stiamo facendo ? Niente. Sta insinuando che faccio lavorare i miei amici a scapito di altri ? Lo dica chiaramente, così anziché una querela ne facciamo due.

R.P.: Dialogo ? Principio di dialogo ? Questa non è libertà d'espressione. E' diffamazione, mi spiace. Almeno per come la penso io.

Lungi da me la voglia di alimentare la polemica:  Roberto Zanna mi ha chiesto di intervenire per spiegare e io l'ho fatto. Questi sono i fatti. Non ho MAI mescolato pubblico e privato, potrei anche dirvi nel dettaglio di quanti soldi ci rimetto a fare l'assessore e non più il mio lavoro a tempo pieno, ma non lo faccio, perché sono felice della mia scelta: ho accettato di fare l'assessore perché pensavo di riuscire a fare qualcosa per la mia città. In questo caso, ho solo accettato di mettere a disposizione il mio archivio gratuitamente. Ho fatto male. Ora rimarrà a casa mia, con buona pace di tutti e molta gioia vostra.

Grazie per l'ospitalità.
Massimo Cotto


La scorsa settimana AltritAsti ha ricevuto decine di messaggi e commenti da parte di singoli lettori e rappresentanti di associazioni del volontariato astigiano e ha scelto di non pubblicarli (a parte i primi sei pervenuti) onde evitare che questa questione si trasformasse in una sorta di spiacevole gioco "della torre" in cui scegliere chi gettare tra Mortarino e Cotto. Non è infatti questa la cultura del rispetto e del dialogo che muove la comunità di AltritAsti; per il medesimo motivo non commentiamo la replica di Massimo Cotto, lasciando a ciascuno il giudizio sul suo contenuto.
La redazione di AltritAsti

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