di Franco Arminio.
Ci vuole una rivoluzione subito, oggi stesso.
Oggi stesso andare accanto a un letto di un morente
e stringergli la mano e se non si può fare
almeno provarci.
Oggi stesso bisogna scandalizzarsi per quello che accade
a Roma nei palazzi della furbizia.
Oggi stesso bisogna tirare fuori un animale dal letargo
e dirgli che ci sentiamo soli, che vogliamo le foglie
vogliamo l'erba su cui strisciano i serpenti.
Ci vuole una rivoluzione che ci faccia incendio,
assalto, un cuore che batte, cuore che scuce le ali
alle farfalle.
Non è possibile che sia questa la vita
che sappiamo fare, non è possibile
che la ricchezza ladra sia osannata
e la più poetica povertà sia calpestata.
Oggi o mai più, così dobbiamo ragionare,
oggi o mai più prendete un treno
prendete una montagna o il mare
prendete un albero,
oggi è il tempo per uscire dalla forma
umana e tornarci con la forza della luce.
Oggi è l'amore, oggi nessuno può oscurare
la nostra festa, il nostro sogno.
La rivoluzione è in tutte le occasioni,
anche nel modo in cui ti allacci le scarpe
o esci in piazza, anche nel mondo
in cui scendi dal treno, in cui ti siedi a tavola.
La rivoluzione è oggi, è il modo di continuare
il mondo senza sapere chi lo ha iniziato.
La rivoluzione butta la vita dentro la morte,
la rivoluzione è la spina dorsale dell'amore.
