Avviato ad Asti il tavolo tra Comune e Associazioni di Volontariato


Lo scorso martedì 13 Novembre si è riunito nella sala del consiglio comunale di Asti, per la prima volta, un "tavolo" che riunisce l'amministrazione comunale e il coordinamento delle Associazioni astigiane. Questo primo incontro nasce da una specifica richiesta formulata nel mese di Luglio da un fitto novero di realtà del volontariato locale, che hanno ritenuto necessario sollecitare l'attenzione della "politica" astigiana nel ragionare di Pace, Democrazia, Giustizia Sociale ...

Questo è il testo della richiesta del coordinamento delle Associazioni (al fondo trovate qualche breve spunto di quanto primariamente emerso nel corso dell'incontro):

Coordinamento Associazioni  Astigiane
Proposta all’Amministrazione Comunale di Asti

A seguito di un ricco ed approfondito confronto, premesso che il Comune di Asti, con deliberazione del Consiglio Comunale n.102 del 29 ottobre 2003,  dichiarava Asti  “CITTA’ PER LA PACE, LA DEMOCRAZIA,E LA GIUSTIZIA SOCIALE” aderendo al Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace ed i Diritti Umani, e considerato che tale delibera è tuttora valida,
il Coordinamento delle Associazioni Astigiane chiede all’Amministrazione Comunale di Asti quanto segue:

1. Rinnovare l’adesione al “Coordinamento nazionale enti locali per la pace e i diritti umani”.

2. Individuare all’interno dell’amministrazione comunale  un referente quale interlocutore delle associazioni, con delega sulle tematiche dell’educazione alla pace,  giustizia sociale, solidarietà,cooperazione,  legalità e  sostenibilità.

3. Sostenere un tavolo di lavoro permanente  con rappresentanti delle associazioni e del Comune per il coordinamento delle attività sul territorio.

4. Mettere a disposizione delle associazioni un luogo dotato di supporti logistici adeguati per il lavoro coordinato delle Associazioni Astigiane (telefono, strumenti multimediali, sala riunioni ...).

Asti, 16 luglio 2012

Il Coordinamento Associazioni Astigiane

Libera, Agesci, Piam, Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche, Movimento Stop al Consumo di Territorio, Altritasti, Auser, Tempi di Fraternità, Progetto Radis, Comitato Pavia Asti Senegal, Ciss Canelli, Di-Svi, Operazione Mato Grosso, Emergency,
ACLI, Centro Missionario Diocesano, La Fabbrica delle Idee, Associazione Culturale Davide Lajolo, Progetto Sarah, Circolo Gaia Legambiente Asti, Noix de Kola, Dodiciceste, Il Girotondo Asti Onlus, UISP Asti, Asti Social Forum, Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l'Astigiano, Se non ora quando Asti, ASIAP Asti, Ufficio di Pastorale Giovanile.


Il primo passo è stato dunque mosso. L'incontro è stato indubbiamente proficuo e vivo l'interesse mostrato dall'amministrazione ad un confronto sulla sostanza e sulle reali necessità del mondo del volontariato astigiano.
Erano presenti gli assessori Vercelli e Parodi, il consigliere Paolo Crivelli e inizialmente anche il Sindaco Brignolo ha portato il suo personale saluto, per poi scusarsi e raggiungere un'altra riunione che, per disguidi di agenda, si era sovrapposta.

Dopo le presentazioni dei presenti sono stati esposti i 4 punti e sottolineato il lavoro condiviso sotteso alla loro individuazione e poi si è lasciato spazio ad un dibattito sensato e garbato.
Concretamente si è stabilito di venire presto tutti convocati per il tavolo delle associazioni, realtà che sarà operativa e progettuale e che verrà coordinata dal consigliere Paolo Crivelli.
I 4 punti evidenziati dalle associazioni sono stati apprezzati per la concretezza e sono stati analizzati con chiarezza dagli amministratori che hanno dichiarato intenzione di dare gambe alle richieste.

Innanzitutto l'amministrazione ha provveduto a rinnovare l'adesione del Comune di Asti al “Coordinamento nazionale enti locali per la pace e i diritti umani”.
Mentre per quanto riguarda la ricerca di una sede comune, le associazioni hanno voluto sottolineare come il "tavolo" rappresenti senza dubbio un momento di estrema importanza per la comunità cittadina tutta. Ma un tavolo sta all'interno di una casa accogliente. Ecco perchè una sede che possa accogliere tutte le anime del volontariato appare essenziale; lo è per ragioni di "clima": se le associazioni possono "fisicamente" ritrovarsi in un medesimo luogo, condividendo spazi, risorse e contatti serrati, il vantaggio per la collettività non può che accrescere.
L'amministrazione si è detta disposta a valutare qualche ipotesi (in particolare i locali dell'ex biblioteca comunale).
Nelle prossime settimane verranno scandagliate tutte le opportunità possibili e si stabilirà il calendario dei prossimi incontri.

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