di Silvana Bellone.
Mercoledì 7 novembre, nella sala Pastrone di Asti, è stato proiettato un documento filmato dedicato all’aeroporto partigiano dì Vesime, “uno dei più audaci progetti della seconda guerra mondiale”. In sala erano presenti molti vecchi partigiani, il regista e altri responsabili del montaggio del documentario, amministratori del comune dì Vesime, pochi giovani, il Sindaco dì Asti e alcune persone, come me, sensibili a questi ricordi perchè li ritengono comunque fondanti per tener bene a mente i valori che sono alla base della nostra democrazia ...
E che, spesso, sfuggono ai molti che non sanno, non approfondiscono, non vogliono ricordare.
Ideatori della pista di Vesime furono il comandante Piero Balbo e il maggiore inglese Temple; alla realizzazione lavorarono 500 contadini, una cinquantina di prigionieri e decine di coppie di buoi. L’opera fu portata a termine in 11 giorni e servì alle forze speciali inglesi per trasferire feriti e inviare aiuti ai partigiani, supportandoli poi con una squadra nella conquista di Alba.
Nel filmato si alternano spezzoni d’epoca a testimonianze di partigiani, soldati inglesi, contadini del luogo ancora viventi. Periodicamente il campo veniva distrutto dai nazi-fascisti e poi prontamente ricostruito in modo rapido e preciso. Nei filmati si vedevano giovani entusiasti della lotta e delle sue motivazioni.
Dopo la proiezione sono intervenuti in molti, però vorrei ricordare in particolare le frasi del regista, una persona giovane, che dopo aver raccontato tutte le difficoltà del montaggio ha detto ”ho provato quasi invidia per quei giovani che fra mille difficoltà lottavano per la loro nazione, per dei valori, per la libertà. Oggi molti giovani stanno solamente a guardare, passivamente, il declino di questa nazione”.
Sarebbe bello che molti giovani visionassero questo filmato per comprendere che, anche in situazioni molto difficili e complesse, è possibile lottare per difendere diritti e valori, naturalmente mettendosi in gioco in prima persona.
Dal 15 novembre il filmato sarà disponibile all’Israt, mi auguro che molti docenti scelgano di utilizzarlo ...