di Giampiero Monaca.
Quando ero piccolo credevo che Gheddafi fosse un terrorista, implicato in attentati e sfruttamento (a scopo personale) delle risorse del sottosuolo del suo paese. Un bel giorno, d'improvviso, è diventato un alleato affidabile dell'occidente, coccolato e vezzeggiato da molti governi (gli stessi che cento anni prima spogliarono la Libia, invadendola come terra di conquista e trenta anni dopo accusavano il colonnello di essere appunto un abbietto terrorista).
In quegli stessi anni leggevo che, nonostante tutto, l'Italia e l'Europa continuavano a fare affari sottobanco con il regime Libico (armi in cambio di petrolio) ed io pensavo che stavamo allevando l'ennesimo "pitbull" per i nostri sporchi comodi.
Vengono poi i giorni del "bunga bunga", del baciamano e il Colonnello, coccolato e vezzeggiato, riceve in dote persino armi, attrezzature elettroniche e navi con le quali reprimere ad ogni costo l'esodo dei disperati che dal CentrAfrica tentano di approdare all'Europa, fuggendo da guerre, povertà ed ingiustizie.
E poi garantisce gas e petrolio ...
Decido di non voltare la faccia e di insistere a considerare il colonnello un despota abbietto per inclinazione personale ed un pericoloso tiranno perchè allevato ed attrezzato da noi civilissimi paesi occidentali.
Vengo etichettato come testardo rigido idealista.
Oggi ci svegliamo con il rullo dei tamburi di guerra nelle orecchie ...
Udite udite, Mohammar Gheddafi è un pericoloso tiranno sanguinario che reprime il suo popolo.
Si, lo ha sempre fatto
Si, lo si è sempre saputo
Si, lo fa con le armi che gli abbiamo venduto ed addirittura regalato proprio noi.
Con quale autorità morale, dunque, l'Europa può pensare di proporsi come portatrice di una qualche soluzione ?
E come si può portare pace ... con le armi ?
A Gheddafi riserveremo la fine del vecchio cane da guardia: inutile perchè vecchio e inaffidabile ? Soppresso e sostituito con uno più giovane e prestante e … soprattutto ... fedele ?
Il vecchio amico non serve più.