Parafrasando lo slogan anni ’70: “Donna è bello”, si potrebbe dire “Donna in agricoltura è bello, anzi innovativo”!
di Gabriella Sanlorenzo.
Con il mio lavoro svolto nell’ambito di un dottorato di ricerca con l’Università di Torino¹, ho potuto approfondire alcuni aspetti riguardanti la presenza delle donne in agricoltura, argomento trattato da un considerevole numero di lavori a partire dai primi anni ’80. La mia ricerca era volta fondamentalmente a verificare se, come emerge da altri studi di genere, la presenza di donne in azienda determini una svolta verso scelte più innovative in agricoltura.
Per attività innovative, o connesse, qui si intendono tutte quelle praticate in aggiunta a quelle tradizionali di coltivazione dei fondi e allevamento, attuate prevalentemente per integrare il reddito aziendale, oltre che per utilizzare al meglio tutte le risorse aziendali e per permettere a più componenti della famiglia dei titolari di trovare uno sbocco lavorativo. Si tratta in pratica di attività proprie della ‘multifunzionalità’² in agricoltura, quindi agriturismo, fattoria didattica, vendita di agroenergia, servizi per i comuni (pulizia dei fossi ecc..), trasformazione dei prodotti, vendita diretta.
Per gli scopi della mia ricerca ho inteso anche come ‘innovative’ le aziende che hanno intrapreso il metodo di coltivazione secondo i parametri dell’agricoltura biologica.
In realtà per la maggior parte si tratta di attività che erano attuate anticamente in maniera spontanea (si pensi all’ospitalità al tempo della vendemmia, la manutenzione dei fossi ecc..) ma che attualmente possono contribuire a rinnovare un’agricoltura basata sull’unico ed esclusivo sfruttamento della terra e a riconoscerne la valenza paesaggistica che troppi comportamenti scorretti hanno messo in secondo piano.
Con la collaborazione delle tre principali associazioni agricole di Asti - Coldiretti, Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) e Unione Agricoltori - è stato ricavato un campione ragionato di aziende della provincia di Asti, cui sottoporre un questionario piuttosto articolato.
Ho così visitato 95 aziende e ne ho intervistato conduttrici e conduttori oppure i loro famigliari. Le nostre aziende sono infatti prevalentemente ditte
individuali, con un titolare responsabile che è normalmente coadiuvato dai propri parenti.
Facevano parte del mio campione 44 aziende di tipo tradizionale e 51 che svolgevano una o più attività innovative, in prevalenza agriturismo nelle sue varianti: con sola ospitalità, ospitalità e ristorazione o sola ristorazione. Un’azienda aveva intrapreso l’originale attività di ippoturismo e un’altra di onoturismo. Le altre attività erano la trasformazione dei prodotti agricoli con produzione di conserve, marmellate, ecc.., la vendita diretta con partecipazione ai mercatini o con allestimento di un punto vendita direttamente in azienda (senza annoverare tra queste le aziende vitivinicole che nella nostra provincia svolgono da sempre la vendita senza intermediari e possibilmente nella stessa sede aziendale).
Altre attività svolte in aggiunta a quelle tradizionali erano quelle di fattoria didattica, di vendita di energia con l’utilizzo di fotovoltaico, l’agricoltura
biologica ed anche di organizzazione di degustazioni e buffet con prodotti agricoli propri presso altre sedi, per esempio nell’ambito di convegni (troppo azzardato denominarla “agri-catering”?).
Molte delle aziende contattate avevano tra l’altro già progettato di intraprendere in un prossimo futuro attività innovative che, in qualche caso, si aggiungevano ad altre già avviate.
Una sensazione ricevuta – non valutata perciò statisticamente – durante queste interviste è stata quella di vedere realizzare questa multifunzionalità con entusiasmo e molte aspettative da parte delle persone di qualsiasi età che avevano deciso di realizzarla, a parte un paio di casi dove i lavori non venivano distribuiti in modo equo tra i famigliari e dove le decisioni di una persona ricadevano sugli altri.
Da questa ampia ricognizione è emerso, innanzitutto, un quadro d’insieme di attività e caratteristiche molto variegato, che induce a pensare che, quando un settore tanto bistrattato quale quello agricolo riesce a valorizzare le proprie risorse, raggiunge livelli di "ricchezza" che altre attività non potranno mai realizzare. Si parla qui, di ricchezza a diversi livelli, da quello sociale a quello culturale, da quello paesaggistico a quello umano.³
In merito agli obiettivi della ricerca si sono raggiunti risultati interessanti, qui espressi in sintesi.
1. Uno dei primi elementi emersi in questo mio lavoro è la frequente mancata corrispondenza tra titolarità formale e gestione effettiva e globale delle aziende. Trattandosi infatti quasi esclusivamente di imprese individuali (il 93% sul totale, nel mio campione come in Piemonte da dati del censimento 2010), succede sovente che il titolare sia il componente di un nucleo famigliare e che, quindi, le decisioni vengano prese dai vari componenti della famiglia.
Per analizzare in chiave di genere il potere decisionale degli individui coinvolti nella gestione dell’azienda, sul questionario erano formulate domande sull’assunzione di decisioni in merito alle attività tradizionali e a quelle innovative. Per un’analisi più approfondita, si è pensato anche di suddividere le attività in aree funzionali⁴, chiedendo quindi in ciascuna azienda chi fosse il decisore per le funzioni di: pianificazione, marketing, logistica, informazione, finanziamento, organizzazione del personale, amministrazione e contabilità per le due tipologie di attività.
Dall’elaborazione delle risposte a tali quesiti è risultato che:
2. nella maggioranza delle aziende contattate, nelle attività di tipo innovativo e per tutte le funzioni, la responsabilità delle scelte è in mano a persone di genere femminile, indipendentemente dal loro ruolo formale. Quando il conduttore è uomo infatti delega spesso alle componenti femminili le decisioni in merito a tali attività. Le conduttrici delle aziende dell’indagine esplorativa esprimono nelle attività innovative un forte potere decisionale, che supera in tutte le funzioni quello espresso dai conduttori.
3. Nei ruoli decisionali delle attività tradizionali prevalgono invece le persone di genere maschile in tutte le funzioni tranne che in quella di ricerca dei
finanziamenti, dove vi è una situazione pressoché paritaria, e nell’amministrazione e contabilità dove invece prevale il ruolo decisionale delle donne.
4. La decisione di intraprendere l’attività innovativa è stata presa nella maggior parte dei casi dalle donne dell’azienda, ma sono anche numerosi i casi in cui a decidere sono stati uomini e donne insieme o solo uomini. Si potrebbe quindi affermare che nel momento di iniziare una nuova attività le donne spesso hanno preferito essere supportate dall’uomo (o dagli uomini) presente in azienda, ma che, successivamente, se ne sono occupate in modo quasi sempre esclusivo, anche dove il titolare è maschio.
Dato lo stretto legame tra famiglia e azienda, in coda al questionario sono state presentate anche domande sulla gestione del lavoro famigliare, che hanno purtroppo confermato quello che si sa già, in molte famiglie e in ambienti disparati:
5. chi si occupa dei lavori domestici (pulizie di casa) è in maniera quasi esclusiva la donna (nel 93% delle aziende del campione), che viene coadiuvata un po’ di più dagli uomini quando si tratta di cura dei bambini (nel 27 % dei casi sul campione) e di cura degli anziani (in 1 azienda su 3).
Questo, nel contesto di un’attività svolta in ambito famigliare, significa che alle donne viene normalmente sottratto tempo che potrebbero finalizzare all’incremento della loro professionalità nelle attività produttive e rappresenta anche un carico di lavoro (ben superiore rispetto a quello dei loro compagni) imposto senza un compenso adeguato.
Lo svolgimento di una tesi di dottorato porta a concentrarsi su obiettivi prefissati e quindi può capitare di non considerare o non poter approfondire, per timore di andare ‘fuori tema’, aspetti importanti che emergono nel percorso. Vorrei perciò riflettere brevemente su alcuni di essi, che non hanno trovato una collocazione nella struttura della tesi, già piuttosto ramificata.
Prima di tutto l’impronta innovativa impressa dalle donne di queste aziende agricole si conforma a quanto già da tempo viene detto in vari settori: il genere femminile risulta (per natura o per cultura?.. e qui si apre un ventaglio infinito di posizioni...) più ricettivo ai cambiamenti, quindi più adattabile e per questo più orientato ad ottimizzare le risorse specie in caso di scarsa disponibilità. Occorrerebbe quindi attribuire, e non solo in agricoltura, a più donne mansioni di responsabilità e ruoli decisionali.
Tralasciando il discorso di genere, viaggiando per le colline astigiane, ho potuto ancora una volta apprezzare gli elementi della potenzialità del nostro territorio, che andrebbe valorizzato e tutelato con intelligenza ed urgenza per non permettere l’inserimento di progetti devastanti, legati a improbabili necessità di nuove infrastrutture, nuove costruzioni commerciali e/o civili.
E’ anche per questo che riterrei importante il progetto di un catalogo online di aziende che per il metodo di produzione, per la gestione del proprio patrimonio immobiliare o semplicemente per il fatto di (r)esistere in zone marginali dove già in molti hanno abbandonato la terra, rappresentano un presidio del territorio. In molti casi si tratta di aziende che, per vari motivi, hanno scarsa visibilità all’esterno e che avrebbero bisogno di un po’ di "pubblicità" per non soccombere.
Infine ritengo necessario un accenno al consumo consapevole: conoscere le persone che stanno dietro alla produzione di un bene materiale (cibo) o immateriale (servizio) a mio parere aiuta nelle scelte e spesso è anche salutare. Acquistare in modo asettico e sbrigativo in supermercato è quello che a volte ci viene imposto dalla fretta e soprattutto, credo io, da forti condizionamenti esterni. Sarebbe bene sperimentare altre modalità: ad esempio acquisti in azienda, nei mercati dei produttori e con i gruppi d’acquisto.
Provare per credere .. e scommetto che alcuni habitué dei centri commerciali potrebbero esserne piacevolmente sorpresi.
Note:
1. Il dottorato è stato svolto nel triennio 2009/2011, presso il Centro Studi per lo sviluppo rurale della collina che ha sede nel polo universitario Uni-Astiss ad Asti.
2. Per comprendere meglio questo termine riporto una definizione del 2001 dell’OECD - Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico:”gli elementi chiave della multifunzionalità in agricoltura sono l’esistenza di numerosi beni e servizi prodotti in agricoltura in modo congiunto e il fatto che alcuni dei beni e servizi secondari assumono le caratteristiche di esternalità, con il risultato che praticamente non esistono mercati per questi beni o non funzionano in modo adeguato”.
3. Proprio per valorizzare le aziende più interessanti, ho tentato, al momento con scarso successo, di proporre ad alcune istituzioni pubbliche di valorizzare in una sorta di catalogo anche "virtuale" le aziende già contattate a cui aggiungerne, in un prosieguo della ricerca, altre situate sul territorio.
Parallelamente al mio desiderio nasceva comunque all’interno del Gasti (http://www.ilgasti.it), gruppo d’acquisto di cui faccio parte, l’esigenza e il progetto concreto di creare un sito su cui descrivere e georeferenziare le aziende agricole con produzioni ecocompatibili (biologiche, biodinamiche e da
lotta integrata) del nostro territorio. Si prevedono sviluppi molto interessanti di cui si parlerà presto su AltritAsti.
4. Il modello utilizzato è quello di Brusa et al. (1996), in “Lezioni di economia aziendale” – Unito – Facoltà di Economia, G. Giappichelli Editore, To.
Le aziende (94 della provincia di Asti e 1 della provincia di Cuneo) che hanno gentilmente consentito l'indagine, con link ai loro siti aziendali (ove presenti) per poter approfondire la loro conoscenza:
ALLASIA GIOVANNA - CALAMANDRANA
ALLEGRETTI RENZO e ROMANATO PAOLA - CASTELL'ALFERO
ALLERTE MARIANO - CESSOLE
ANFOSSO NADIA - CASTAGNOLE DELLE LANZE
AVRAMO GIULIANA - NIZZA MONFERRATO
AZ. AGR. AGRITURISTICA AL CASTLE' DI VIOTTI ANNA ADELE - MONTABONE
AZ. AGR. FORNERIS S.S. - VALFENERA
AZ. AGR. LE API DI CLARA DI BANDIERA CLARA - MONTECHIARO D'ASTI
AZ. AGR. LE TRE COLLINE DI CAROSSA FRANCO - ALBUGNANO
AZ. AGR. MO BEPPE DI MO IVANO - CASTIGLIONE TINELLA (CN)
AZ. AGR. SAVOIARDO DI CANTATORE ELVIO - ASTI
AZ. AGRICOLA AGRITURISTICA IL BUON SEME DI VERGNANO LUISA - SAN DAMIANO D'ASTI
AZ. AGRICOLA CASCINA PIANA DI PAVARINO GIUSEPPE - SAN DAMIANO D'ASTI
AZ. AGRICOLA LE RONDINI SOC. SEMPLICE - PASSERANO M.TO
AZ.AGR. MOLINO DI MOLINO PIERO - AGRILATTERIA DEL PIANALTO - VALFENERA
AZ.AGR.LA RONDINE DI RABINO ANDREA - VILLAFRANCA
AZ.BIOLOGICA CASCINA ROSSO DI WODIS RIVERA JUDITH - Roccaverano
AZIENDA AGRICOLA AGRITURISTICA DEL BRICCO GALLO DI GRANZINO MARCO - Tigliole
AZIENDA AGRICOLA AURORA DI TOPPINO VALENTINO - CALLIANO
AZIENDA AGRICOLA BOSCODONNE DI PAVESE PAOLA - CALOSSO
AZIENDA AGRICOLA CA' DEL PONTE RIZZOLIO & CATALANO DI RIZZOLIO PINUCCIA - MONASTERO BORMIDA
AZIENDA AGRICOLA CASCINA ARIS DI DENK RAFFAELE - Monale
Azienda Agricola Cascina del Rosone di Raissle Karin Irmgard - AGLIANO TERME
AZIENDA AGRICOLA CASCINA S. NAZARIO DI EBOLE GIANMARIO - MONTECHIARO D'ASTI
AZIENDA AGRICOLA LA MUSSIA DI TOSO LAURA - CASTELNUOVO CALCEA
AZIENDA DEL COLLE SAN MICHELE DI CANCELLARA ROSA - NIZZA MONFERRATO
BACCHIN LOREDANA - ARAMENGO
BARBERO PIER CARLO - CANELLI
BIGATTI - SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA - INCISA SCAPACCINO
BOATTO DIEGO - MOMBARUZZO
BOIDO SIMONA - CALAMANDRANA
BORIO BRUNA - COAZZOLO
BUSSI ANDREA - COSTIGLIOLE D'ASTI
BUSSI PIERO - CALOSSO
CA D' CARUSSIN DI FERRO BRUNA - SAN MARZANO OLIVETO
CABIALE ROBERTO - MONCALVO
CALEGARI MIRELLA - IL RUSTICO - VIARIGI
CANDELO NICOLETTA - MOMBARUZZO
CANTAMESSA GIORGIO - CASORZO
CASCINA DEL FRATE di GOZZELINO GIORGIO - COSTIGLIOLE D'ASTI
CASCINA DI MAGGIO DI MARIO CASALEGNO - Moncucco Torinese
CASCINA LA PATAREINA DI PATTARINO MANUELA - CASTEL BOGLIONE
CASCINA 'TAVIJN DI NADIA VERRUA - SCURZOLENGO
CASETTA MAURO - AGRISALUMERIA LUISET - FERRERE
CASETTA PAOLA - VALFENERA
CAVALLERO LUISELLA - LOAZZOLO
COSSETTI CLEMENTE - MOMBARUZZO
Di Gesaro Maria Agriturismo San Rocco - VIALE D'ASTI
FANTOLINO SILVANA - COSTIGLIOLE D'ASTI
FERRERO FELICE - VILLA SAN SECONDO
FERRERO GIUSEPPE - SAN DAMIANO
FERRO SANDRINA - CASTAGNOLE DELLE LANZE
FORNACA GRAZIELLA - ASTI
FUSINATI SARA - ISOLA D'ASTI
GIANNI DOGLIA -CASTAGNOLE LANZE
GIANOTTI CARLA - ISOLA D'ASTI
GIUDICE VINCENZA - MONTABONE
GIUNIPERO VALTER - ROBELLA
GOZZELINO STEFANO GIUSEPPE - COSTIGLIOLE D'ASTI
IVALDI SILVIA - MONTIGLIO M.TO
LA CURTIS DI SERENA AZIENDA AGRICOLA DI FICANI SERENA - VESIME
LEONE PIERO - CASTELLO D'ANNONE
L'ISOLA DELLA CARNE S.S. DI CAPRA MARCO PIER EUGENIO E STEFANO - ISOLA D'ASTI
Marengo Luciana – Azienda Agrituristica Costa dei Tigli - COSTIGLIOLE D'ASTI
MAZZUCCHETTI CLAUDIA - AGRITURISMO ZABALDANO - CESSOLE
MONDO PAOLO ARTURO - AGRITURISMO MONDO ARANCIO - BUBBIO
NADIA CANTATORE - ASTI
Novara Giovanni Cascina Campora - BUTTIGLIERA D'ASTI - CAPRIGLIO
ORECCHIA EMANUELA - CASTELLO D'ANNONE
ORLANDI WALTER - COSTIGLIOLE D'ASTI
PAGLIARINO CHRISTINE - ASTI
PATRUCCO ORNELLA PENANGO
PERFUMO DOMENICO - NIZZA MONFERRATO
PERRONE MARISA - INCISA SCAPACCINO
PESCARMONA MARCO - ANTIGNANO
RABINO MARCO - MONTALDO SCARAMPI
RAVIOLA DEBORAH - LA TOPIA DEL CAPORALE - ASTI
ROGGERO WALTER - NIZZA MONFERRATO
SALA MARINA - CASTELNUOVO BELBO
SCAPOLAN CARLA DIANA - CASCINA DEA - GRAZZANO BADOGLIO
SCHMID MARION ELVIRA - IL RIFUGIO - MOASCA
SCLAVERANO PIERINO - VILLANOVA D'ASTI
SERRA MARIO - AGLIANO TERME
SPESSA RAFFAELLA - VINCHIO
TENUTA ANTICA Società Semplice - CESSOLE
TENUTA LA PERGOLA DI BODDA ALESSANDRA - CISTERNA
TERRA E GENTE SOCIETA' COOPERATIVA AGRICOLA - ALBUGNANO
TRIBERTI RENATA - ASTI
VAL MUNDONI DI RICCABONE SILVANA - CASTELNUOVO DON BOSCO
VALENTE ROBERTO - MONTEGROSSO D'ASTI
VECCHIATTINI ANTONELLA - CORTAZZONE
VEGLIO MARGHERITA - I TRE TIGLI - ASTI
VIARENGO GIOVANNI - IL FIORDALISO - AZZANO
Vigneti Brichet di Massasso e Figli - ISOLA D'ASTI
VIOTTI VINI Società Agricola - CASTEL ROCCHERO