Nel 2008, all'incirca in questi giorni di gennaio, usciva il primo numero della newsletter settimanale di Altritasti, un "particolare" sito di informazione locale on line creato con l'obiettivo di essere tutto tranne che un sito di pura cronaca (locale). Il suo obiettivo era, infatti, dichiaratamente quello di proporre e immaginare un futuro ideale di comunità, raccogliendo e raccontando volontà ed esperienze delle tante realtà civiche attive sul territorio (Monferrato, Astigiano, Langhe, Roero e limitrofi), mixarle con suggestioni virtuose di altri luoghi, gettare semi di unione, reciproca conoscenza, stimoli collettivi, varianti individuali. Un po' di sana informazione, insomma, per disegnare un cambiamento sociale...
Se la durata di un periodico è un buon indicatore della qualità di un lavoro redazionale, allora oggi dovremmo sentirci onorati: Altritasti entra nel suo sedicesimo anno di pubblicazione. Mica bruscolini...
Sul nostro sito ci sono più di 5 mila articoli, che a leggerli ora un tesista universitario non potrebbe che dire: "ma questo è un programma elettorale allo stato puro, con radici nella vera sostenibilità e sobrietà"!
Vabbè, niente sbrodolamenti. Anoinoncipiace (e non ci è mai piaciuto) imbandire cerimonie ed enfatici consuntivi. Nononoooo.
Anzi: con quindici anni alle spalle non dobbiamo essere soddisfatti di quanto abbiamo fatto e proposto, ma guardare criticamente (è il nostro sguardo di sempre) a quell'obiettivo iniziale. Il futuro. Il cambiamento sociale.
Domanda ai nostri lettori: in questi ultimi 15 anni la vita nella nostra parte di pianeta è migliorata o peggiorata?
Secondo noi la risposta è: nessuna risposta. Non nel senso che le due opzioni non sono sufficienti e occorre una "terza via", ma proprio che le ere geologiche vanno misurate (ahinoi) in tempi ben più lunghi. Se metti una pianta a dimora, occorrono anni prima che offra frutti succulenti.
Noi siamo convinti di avere messo in terra poche piante e tanti semi: tempi ancora più remoti ci attendono prima di poter procedere a una positiva rendicontazione.
"Tu non avele pasiensa?", diceva il simpatico cinese di una truculenta barzelletta anni '70. E la pazienza, secondo Wikipedia, è una qualità e un atteggiamento interiore proprio di chi accetta il dolore, le difficoltà, le avversità, le molestie, le controversie, la morte, con animo sereno e con tranquillità, controllando la propria emotività e perseverando nelle azioni. È la necessaria calma, costanza, assiduità, applicazione senza sosta nel fare un'opera o una qualsiasi impresa.
Noi avele pasiensa.
E per il sedicesimo anno semineremo semi, pianteremo piante, osserveremo morbosamente come voyeur che scrutano tra le ombre qualcuno che si cambia.
La vita. Una comunità.
Buon anno a tutte e tutti!...