Eccoci. Abbiamo resistito tutto il mese di Agosto (cosa da non credere) nello starcene tranquilli e in silenzio senza aggiungere un articolo né una parola al nostro AltritAsti, come promesso.
Ora è bene ripartire, anche per tranquillizzare qualche gentile e paziente lettore che si era preoccupato non poco nel leggere quell'articolo rimasto in prima fila nella home del sito per tutto questo tempo, con cui annunciavamo la serissima chiusura di AltritAsti, svelando solo nelle righe finali l'arcano, ovvero che la fine dell'avventura era solo parcellizzata al mese di Agosto: ferie, pausa, relax, stop, non esageriamo ...
Le reazioni sono state tante e tutte piacevoli, compresi i molteplici “vaffa” tributati da innumerevoli amici (alcuni noti, molti sconosciuti) di AltritAsti: la comunità si è insomma allargata, nel frattempo. Si potrebbe dire che c'è vita e, dunque, speranza da queste parti.
In questo mese è accaduto di tutto ...
Ma forse non ce ne siamo neppure accorti, anestetizzati dalle olimpiche emozioni e dai tiggi unduetrequattrocinquesei (epurelasette) simmetricamente allineati a narrare di stupri, omicidi, ammazzamenti vari in lungo e in largo per questa Italia che si vuole dipingere a tutti i costi come spiritata, atterrita, insicura ...
E' accaduto che i granai di mezzo mondo non si sono riempiti e la crisi alimentare (di tanto in tanto sussurrata a mezza voce da qualche soggetto delle Nazioni Unite) è ora inequivocabilmente alle porte.
Meglio, però, non parlarne ...
E' accaduto che Usa/Nato e Russia stiano giocando alla guerra, prima ancora che Bush suggelli il suo mandato da sceriffo del mondo con un intervento esemplare in Iran. E siamo in un teatro vicino; siamo in Europa, questa volta.
Meglio, però, non parlarne ...
E' accaduto che gli sbarchi “clandestini” lungo le coste del nostro paese si siano e si stiano moltiplicando, segno che le disperazioni aumentano e non sarà il cambio di onomatopea (da Cpt a Cie) dei nostri lager a sospendere la portata di un esodo epocale.
Meglio, però, non parlarne ...
E' accaduto che anche nel nostro paese le statistiche indichino senza tema di errori che i ricchi sono sempre più ricchi mentre i poveri sono sempre più poveri e le classi medie e medio basse iniziano ad essere decisamente tendenti al povero. Si vendono meno automobili, ma più Ferrari. La ricetta governativa per arrestare il pericoloso trend è semplice: allontanare i rom e gli irregolari, affidare al mercato tutta la gestione dei beni comuni. Gran bella risposta; come se alla domanda “hai fame ?” qualcuno replicasse “allora puoi andare a farti un bagnetto in mare” ...
E' accaduto che il liberismo italico trionfante sia riuscito a rendere patrimonio insostituibile nazionale il possesso di una compagnia di bandiera aerea, affidarne i copiosi debiti alle casse dello Stato (liberando le sofferenze dei maggiori Istituti di Credito) e dar vita ad una nuova rampante società composta dai nomi più altisonanti della finanza made in Italy. Ad iniziare da quel Marco Tronchetti Provera che guida strepitosamente la Telecom (altra storia simile a quella dell'Alitalia ...), azienda che ha deciso di non dotare – è un minimo esempio - il mio piccolo paese astigiano di collegamento Adsl (evidentemente per scarsa remuneratività dell'investimento) continuando per giunta a non risolvere i deficit tecnici delle sue disastrate linee periferiche, lasciando periodicamente per giorni e settimane in rigoroso mutismo le nostre cornette ... Userà lo stesso metro per governare le sorti della “nuova Alitalia” ? Magari lasciando a terra – ogni enne voli – il pilota, confidando nella bravura di qualche hostess o steward istruiti a distanza dalla torre di controllo ?
Inutile dire che Obama fatica a dire “qualcosa di sinistra”, che Veltroni e la Cgil si preparano per una grande manifestazione di piazza (entro il 2012 ???), che gli Arcobaleni a sinistra attendono a manifestarsi nella loro attesa lucentezza (non è ancora arrivato il temporale ?), che perfino la vendemmia 2008 (rilevante elemento economico delle nostre terre) non sarà un granché per qualità e quantità.
Eccetera.
Sul fronte provinciale ... zero. A parte il baratro incombente dinanzi a quelle centinaia di famiglie a rischio legate alla crisi della Waya, pare non essere accaduto nulla di particolarmente nefasto. E la cosa ci sorprende e preoccupa non poco: possibile che in Agosto nessun “Trecotte” abbia agito per gettar basi ad InceneritoriTangenzialiNuoveOpereInutili ?
Lo capiremo tra breve. Intanto segnaliamo che in Inghilterra si è avviato un progetto per scavare nelle discariche ed estrarre “preziosissime” materie prime ancora presenti, plastica in primis. Noi vogliamo sempre costruire un bell'inceneritore e non pensarci più ?
Si prevedono autunni caldi, inverni freddi, primavere telluriche. All'estate (prossima) è bene non pensare: ci sarà un'altra estate ?
Ci sentiamo un po' soli, un po' confusi, un po' stanchi. E le ferie sono appena finite ...
Finite ?
Ma allora è tempo di tirarsi su le maniche e darsi da fare: perché nessuno ti regalerà il tuo futuro, amico mio ! Dacci retta ...