E' quello che capita ogni giorno, nella nostra vita. E che non poteva non verificarsi anche nel caso di AltritAsti, questa “scommessa sociale”, di comunità allargata, nata ufficialmente e in punta di piedi il 23 Gennaio di quest'anno e che oggi, dopo 28 settimane (cioè 7 mesi) chiude i battenti, lieta di avere fatto la propria parte, lanciato un messaggio, diffuso stimoli, essersi eretta a dimostrazione imperitura che volontà, impegno e decisione (cioè coraggio più un filino di faccia tosta ...) possono farcela a bucare l'ozono denso delle nostre apatie.
Ora tocca ad altri ...
In questi sette mesi abbiamo macinato chilometri di pensieri e di idee, stretto mani callose e sfiorato unghie perennemente limate. Abbiamo annusato. Ci siamo fatti sezionare.
Avevamo un obiettivo: condividere.
E abbiamo condiviso. Lo scrutiamo non nella palla di vetro del presunto e presuntuoso preveggente, ma in qualche numero che riassume percezione ed orgoglio: quasi 300 articoli originali pubblicati (l'80 per cento dei quali a firma di uomini e donne di Asti e provincia), 64 Associazioni o Comitati o Organizzazioni sociali varie partecipi alla costruzione di questa sorta di “redazione all'agire comune”, oltre 400 appuntamenti censiti, annunciati, raccontati.
Pulsioni.
Idem sentire.
Obiettivi.
Aspettative.
Speranze ultime a morire.
Conigli saltellanti in cappelli a cilindro dal doppio effetto.
Avremmo potuto continuare tranquillamente, tanta la materia scritta in ingresso e la sua rapida trasformazione in input esternalizzati. Che, ora, ha iniziato ad assumere anche forme fisicamente meno lontane, ovvero espressioni orali attraverso letture pubbliche tra l'asfalto poco accogliente delle piazze astigiane e le foglie sempre più deboli delle erbe (s)pettinate dei nostri giardini.
Pubblici.
Avremmo potuto.
Ma c'è un inizio e c'è una fine.
E in mezzo ci siamo noi.
Noi e voi.
Insomma: NOI.
Così abbiamo scelto la più naturale delle vie: fermarci qui. Senza troppo scandagliare i motivi di una scelta.
E se siete giunti fino a qui per leggere questa “notizia”, a noi piace pensare che anche Voi apparteniate ad una di queste due manicheistiche classi sociali: quelli che stanno per disperarsi per la perdita del “loro” AltritAsti o quelli che “non vedevano l'ora” ...
E se siete giunti fino a qui, vogliamo dirvi che (in fondo, in fondo ...) noi siamo un po' sadici e un po' abituati a sorriderci addosso. E, naturalmente, anche in questa occasione ci siamo lasciati trasportare dall'irruenza dell'iperbole e – beh, sì, forse .... - potrebbe essere che abbiamo esagerato e che “non ci siamo spiegati tanto bene”: AltritAsti chiude.
Ma soltanto per ferie !!!!
Tutto Agosto a sollazzarci in vario modo: chi a raccogliere nocciole, far conserve o marmellate. Chi a bearsi degli spruzzi di onde spumeggianti intrise di mucillagine, di ghiacci perenni prima dello scioglimento planetario, di laghetti silenti prima della pioggia caduca, di merende nei prati sotto il temporale, di vento fra i capelli o sotto i baffi.
Eccetera eccetera ...
Il sito web, quello rimarrà vigile e sempre pronto ad ospitare messaggi emergenziali (vorreste forse dirci che nessuno approfitterà dell'apparente distrazione delle masse per inventare nuove e vecchie guerre, demolizioni di diritti, torture all'intelletto, smantellamenti di welfare già parecchio smantellati ????).
Mentre la newsletter settimanale se ne va in vacanza.
Ma non per sempre: torneremo abitualmente nelle vostre caselle di posta elettronica fra cinque settimane, il prossimo 3 Settembre.
Dunque AltritAsti chiude.
Perché c'è un inizio, una fine. Un mezzo ...
Buone vacanze ! A chi le farà e a chi continuerà a nuotare in questo mare ...