Da qualche giorno ho alcune perplessità personali, di cui sento il bisogno di raccontare. Nel senso che ho un domanda sulla punta della lingua che vorrei rivolgere a qualcuno “informato dei fatti”, probabilmente dell’Assessorato settore Politiche Sociali, Istruzione e servizi educativi.
Lo scorso 19 Marzo, per celebrare l’annuale “festa del Papà”, mi è stato affidato il compito (e come a me, a tutte le insegnanti delle scuole materne ed elementari della città di Asti) di distribuire ai miei alunni un bel grembiule per le “faccende di casa” riportante questa simpatica citazione: working on co-responsability in European Local Development, Papà c’è …
Un dono-messaggio con cui si voleva, evidentemente, invitare (attraverso i figli) i genitori maschi a prendere seriamente in considerazione il loro ruolo di corresponsabilità nella vita quotidiana dei rispettivi focolai casalinghi.
La domanda che mi tormenta è: ma quanto saranno costati questi grembiuli distribuiti (immagino) in tutti i paesi europei coinvolti nel progetto, dunque grazie a denari pubblici ?
Non sarebbe stato meglio “risparmiare” quella somma e destinarla (faccio un semplice esempio) ad aiutare famiglie senza abitazione o donne maltrattate ?
Premetto che la mia non è una polemica politica: il grembiule incriminato fa parte di un più ampio progetto, avviato lo scorso anno, un’iniziativa che si inserisce nell’ “Anno europeo delle Pari Opportunità per tutti” (2007) e così recita:
Il progetto Corresponsabilità in famiglia - Working On Co-Responsability in European Local Development, è finanziato dalla Commissione Europea, Direzione Generale Occupazione, Affari Sociali & Pari Opportunità. Il tema trattato è di estrema attualità: guarda alla famiglia e mira a potenziare il benessere nei suoi componenti.
Guarda con particolare attenzione alla figura maschile impegnata nel ruolo di padre e marito in un contesto sociale e culturale diverso dalle generazioni precedenti.
Per diventare buoni genitori la prima cosa da fare (forse la più importante) è essere presenti.
Condizione non facile per il padre, la cui presenza accanto ai figli si riduce alle ore della sera e al fine settimana... Ecco perché questi pochi momenti sono davvero preziosi e devono essere riempiti con tutto l’amore, l’affetto e la stima necessari.
Il contributo alla vita familiare da parte del padre avviene, infatti, in maniera diversa da quello della madre ed è unico nel suo genere. L’esperienza insegna che i padri interagiscono con i loro bambini in modo più fisico e attivo, specie nei giochi e che i bambini che nel periodo pre-asilo hanno passato più tempo a giocare con il padre, sono più socializzanti quando iniziano l’asilo. I figli di famiglie in cui i padri si sforzano di guidarli, informarli, seguirli, dimostrano di percepire se stessi come appartenenti alla società in modo più responsabile e attivo.
Working ha le caratteristiche di un progetto pilota che si articola sia a livello locale sia a livello transnazionale.
La dimensione europea del progetto fa sì che lo stesso venga contemporaneamente realizzato in Spagna, Grecia, Estonia, oltre che sul nostro territorio.
Lo scambio di esperienze a livello transnazionale contribuirà ad unire i diversi territori coinvolti:
Spagna attraverso: la Provincia de La Coruna, che è il capofila del progetto; il Comune di Naron (Galizia); Il Comune di La Coruna (Galizia); La Giunta Regionale della Galizia; La televisione della Galizia.
Estonia attraverso la Fondazione Tuuru;
Grecia attraverso l'azienda municipalizzata Trikala Municipal Entrerprise;
Italia attraverso il Comune di Asti Settore politiche sociali, istruzione e servizi educativi.
- Una ricerca sulla conciliazione tra vita privata e professionale degli uomini con età compresa tra i 18 e i 45 anni;
- Una campagna di sensibilizzazione sul tema della Corresponsabilità in famiglia;
- Percorsi formativi di educazione alla genitorialità;
- Workshop.
Budget:
costo complessivo del progetto: 380.186,31 euro;
budget assegnato al Comune di Asti: 68.842,08 euro.
Il progetto è stato interamente finanziato dalla Commissione Europea.
Il percorso ha avuto momenti pubblici di analisi e confronto di notevole livello (anche se di scarsa partecipazione da parte delle famiglie).
Ma il grembiule ? E quei denari pubblici ? …
“Papà c’è”, leggo scuotendo il capo. Chissà se c’è anche un diritto all’obiezione per le maestre “distributrici di grembiuli inutili” ?