Asti-Abruzzo: si può ricostruire anche con le carezze

di Daniela Grassi.
ImageAd Asti, tra tanti che ogni giorno difendono con il loro impegno personale l’ambiente e le creature che lo popolano, c’è anche un piccolissimo gruppo di giovani cittadini che ha intrapreso un’iniziativa particolare. Si tratta delle persone che formano la neonata sezione locale della L.A.V. (Lega Anti Vivisezione). Si contano sulle dita di una mano e, rarità anche all’interno della loro associazione, hanno usato le loro ferie estive per intervenire in Abruzzo, nelle zone terremotate, nel tentativo di recuperare, curare e nutrire gli animali dispersi tra le macerie dopo il sisma del 6 aprile scorso ...

Sono partiti autofinanziandosi e raccogliendo cibo, e quanto necessario per un primo intervento, con l’aiuto e il sostegno di molte persone sensibili anche alla sofferenza di quegli esseri viventi che non possono parlare, chiedere aiuto, rivolgersi alle autorità o ai giornalisti: sono tra quanti si prendono cura di ciò che alcuni chiamano la Vita e altri il Creato, rispondendo alla voce superiore e interiore di quella compassione che sola riesce a muovere il mondo nella giusta direzione del disinteressato amore per il prossimo e del dono di se stessi in favore degli altri: la direzione della salvezza.

Sabato 14 novembre questi ragazzi, che sono stati in Abruzzo sia in agosto che in settembre, hanno tenuto, presso il Centro culturale cittadino san Secondo, una iniziativa pubblica in cui è stato proiettato un filmato che mostra i commoventi risultati del loro impegnativo lavoro.
Anche questa volta hanno pagato di tasca propria e hanno voluto questo incontro, non solo come gesto di trasparenza e di ringraziamento nei confronti di quanti li hanno aiutati, ma anche per un terzo scopo.

Durante le loro missioni in Abruzzo, hanno infatti incontrato due persone che per alcuni aspetti si discostano moltissimo da quello che siamo abituati a sentir raccontare di troppi rappresentanti della società attuale. Sono due ragazzi come loro, sono abruzzesi e si chiamano Paolo e David.
Nel terremoto hanno perso la casa, alcuni familiari e il lavoro e hanno deciso di ricominciare a vivere dedicandosi a qualcosa a cui gli altri, nel grande e disperante caos della tragedia, non potevano o non avevano la forza per dedicarsi: sono diventati gli angeli custodi di migliaia di cani e di gatti che girovagano tra le cittadine diroccate. Non se ne curano soltanto curandoli fisicamente, ma anche consolandoli con la loro presenza, perché tutti sappiamo benissimo che gli animali, specialmente quelli abituati a viverci accanto, hanno bisogno di conforto quanto noi.
E per fare questo, con l’inizio dell’autunno hanno rinunciato ad andare in un albergo, cosa che li avrebbe portati troppo distanti dai loro amici animali, rifugiati tra le macerie della cosiddetta “Zona Rossa” e di cui nessuno si sarebbe più occupato.

Vivono sull’auto che gli permette di spostarsi tra i vari punti in cui hanno creato isole per la distribuzione del cibo ai cani e alle colonie feline, con il solo sussidio della L.A.V. per la benzina e per l’acquisto dell’indispensabile per gli animali e con il solo scopo di non abbandonare nella solitudine dell’inverno avanzante le più indifese tra le vittime del terremoto.

Molte persone che si sono trasferite negli alberghi, dove gli animali non sono accettati, hanno affidato, prima di partire dalle tendopoli in via di smantellamento, i loro animali a David e Paolo, nella speranza di potere un giorno ritrovarli; altri, al contrario, hanno fatto la scelta di rimanere in una roulotte pur di non abbandonarli.

Paolo e David fino ad ora non si sono certo risparmiati: la loro gioia suprema è sapere di aver salvato e aver dato conforto alla sofferenza di tanti animali. Ma loro stessi cominciano ad avere dei gravi problemi, per la stanchezza, per la precarietà, per il freddo, perché Paolo è celiaco e non riesce a seguire il regime alimentare adatto alla sua condizione.

I volontari della L.A.V. di Asti hanno perciò dato il via ad una nuova impresa, lanciando una campagna per raccogliere fondi finalizzati all’acquisto di una casa mobile usata che dia la possibilità ai loro amici di continuare la propria missione con un minimo di conforto e potendosi riparare in maniera più adeguata.

Si tratta di raccogliere 5000 euro per poter dare ancora concretezza ed ali ad un magnifico sogno di solidarietà e di capacità di andare oltre l’egoismo e l’indifferenza, in un’Italia che sembra troppo spesso divenuta la patria di esseri umani senz’anima e senza senso: anche la più piccola delle somme ha il valore di un diamante quando si contribuisce a dar corpo alla poesia e alla generosità.

Chiunque sia interessato può versare sul seguente conto:
Banca C.R.Asti
Coordinate bancarie IBAN  IT74N0608510302000000036588
Per Raccolta fondi casa terrem. Abruzzo.

Per le piccole donazioni, per collaborare con la LAV di Asti o per ogni ulteriore informazione o chiarimento, potete telefonare al numero 3497840095

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