Dal cambiamento declinato nelle esperienze di vita che domenica scorsa hanno animato la libreria vivente nel piccolo borgo di Fontanile, a quello del clima, che trasforma l’ambiente e provoca migrazioni e nuovi stili di vita. Conclusa l’iniziativa della living library, che per un pomeriggio ha trasformato il paesino dominato dalla cupola di San Giovanni Battista in una grande biblioteca vivente, con le persone che si sono fatte libri donando storie, emozioni e riflessioni a un nutrito pubblico di "lettori" curiosi e attenti, il progetto Cambio Rotta (finanziato dal Bando europeo “Giovani e Agenda 2030” della Regione Piemonte e dal progetto Mindchangers, sostenuto in Regione dal Consorzio ONG Piemontese) è pronto a virare verso nuove mete...
Intento dell’associazione World Friends e della cooperativa CrescereInsieme, promotrici del progetto che tratta di cambiamento climatico e migrazioni, è di coinvolgere il maggior numero possibile di giovani dai 18 ai 35 anni delle province di Asti, Alessandria e Vercelli, con l’obiettivo di creare il Green Team, che avrà il compito di promuovere sul territorio una maggiore consapevolezza sugli Obiettivi di Sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu.
L’invito a partecipare è rivolto a tutti i giovani già interessati alle tematiche ambientali o che desiderano approfondirle: in programma ci sono cinque incontri formativi, attraverso i quali il Green Team avrà modo di analizzare da diversi punti di vista il fenomeno del mutamento climatico e delle migrazioni connesse. Ad aprire il ciclo di appuntamenti, sabato 15 aprile saranno la "green influencer" Silvia Moroni, divulgatrice di @parlasostenibile su Instagram e il giornalista Maurizio Paganelli che collabora con La Repubblica. Con loro, il Green Team affronterà il tema della comunicazione sui social e sulla carta stampata. Il primo incontro si svolgerà online dalle 15 alle 18, è aperto a tutti, sempre nella fascia d’età 18-35 (info: Facebook Cambio Rotta, Ig Progetto Cambio Rotta, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., 328/21.52.634 e http://www.world-friends.it).
Tra i prossimi appuntamenti, quello del 29 aprile ad Acqui Terme con l’antropologo culturale Adriano Favole, durante il quale World Friends proporrà alcune interviste ai pastori Maasai. A fine maggio, il Green Team raggiungerà il Parco del Po dove incontrerà l’ecologo fluviale Alberto Doretto. Conclusione il 10 giugno, a Canelli, nella Cooperativa Maramao, con l’agronomo Paulin Takumba.
«In Cambio Rotta, vogliamo parlare dei cambiamenti climatici sul nostro territorio – spiega Monica Gallone, responsabile del progetto per la cooperativa CrescereInsieme - andando ad approfondire, per esempio, le questioni legate a siccità, crisi idrica, acqua come risorsa comune, le ripercussioni in agricoltura anche dal punto di vista del lavoro e della manodopera. Su questi argomenti serve un ragionamento e vogliamo farlo con i giovani, puntando a valorizzare le loro idee e sensibilità. L’obiettivo è di raccontare in modo efficace ciò che capita a livello locale: il cambiamento climatico è qualcosa di portata globale ma agisce a livello locale e vogliamo capire meglio gli effetti sociali e ambientali che si stanno verificando anche qui, in Piemonte».
La libreria vivente di Fontanile, le cui storie hanno avuto come filo conduttore il cambiamento e la sostenibilità, è stata pensata proprio come uno strumento per avviare questo ragionamento e fare rete. Il bilancio dell’evento è tutto positivo.
«Iniziativa coinvolgente, pubblico carico di aspettative e desideroso di ascoltare. Importante il sostegno reciproco e la cooperazione tra enti del terzo settore, per tessere reti e connessioni sul territorio. Fondamentale la collaborazione con gli enti locali», commenta Alessandra Alfrani presidente di CrescereInsieme. Le fa eco Monica Gallone. «La Living Library Cambio Rotta, guidata in modo magistrale da Marco Pollarolo, è una di quelle esperienze dove tocchiamo con mano che quando c’è collaborazione tra enti locali, amministrazione comunale, organizzazioni della società civile, singoli cittadini… proprio nell’ottica dell’Agenda 2030, si realizzano iniziative interessanti e si mettono in moto processi di coinvolgimento che contribuiscono a far circolare idee, cercare soluzioni, costruire un senso di collettività di cui abbiamo bisogno. Uno dei risultati “leggibili” è il poliedro di storie di vita di cui è composto il catalogo della Living Library. Un modo per sostenerci nel cambiamento, per ragionare in termini di comunità umana».
Entusiasta Sandra Balbo, sindaca di Fontanile. «Il nostro paese, dove da 30 anni cerchiamo di promuovere e sostenere la cultura in tutte le sue forme, si è rivelato il luogo ideale per questa iniziativa, frutto di una proficua collaborazione che speriamo prosegua in futuro». Soddisfazione espressa anche da Fabio Isnardi, sindaco di Calamandrana e presidente dell’Unione collinare Vigne e Vini. «Quando World Friends e CrescereInsieme, due enti che da tempo lavorano sul territorio con importanti progetti, mi hanno chiesto dove avremmo potuto ambientare la living library non ho avuto dubbi nel proporre Fontanile, paese dal quale si gode di un panorama inimitabile, con un sindaco che si impegna molto nella promozione turistica e una biblioteca efficiente e molto attiva, gioiello di questa comunità ed esempio per tutto il territorio».
Nel paese dove i muri raccontano attraverso i murales che colorano le vie del borgo, dove la biblioteca è diventata una ricchezza per tutta la comunità grazie al lavoro instancabile di un gruppo affiatato di volontari, anche la living library ha trovato "scaffali" accoglienti, con i lettori che hanno fatto la fila per "leggere" le storie dei 17 libri viventi.
«Non abbiamo fatto fatica a trovare le storie, anzi ne abbiamo già altre disponibili – commenta Gallone -. Questo è un segno importante della volontà di partecipazione, ma anche dell’urgenza di ragionare insieme su cambiamenti climatici e migrazioni (e sulla loro connessione), temi che ci toccano e ci riguardano. Anche a questa esigenza vuole rispondere il progetto Cambio Rotta». A concludere l’evento, l’antropologo-attore Marco Pollarolo, con la sua storia fatta di tutte le altre storie.
«Se io fossi il Re di una fiaba - recita l’incipit della sua storia - vi direi che da tanto tempo sogno di trovarmi una sera, in un paesino le cui mura parlano e le storie che prendono forma dalle labbra delle persone raccontano di come la vita sia tutto fuorché statica, che il migrare e il narrare ci hanno resi umani, che il voltare pagina, le interruzioni, gli imprevisti e la determinazione che mettiamo nel cambiare e virare le nostre esistenze, sono il segreto per attribuire un senso alla nostra finitudine».