Riportiamo l'articolo pubblicato dal Corriere della Sera nelle cronache del Veneto che informa sulla decisione del Consiglio di Stato, adottata con decreto e che prevede che venga eliminato dai Dpcm l'obbligo di mascherina a scuola per i bambini sotto i 12 anni...
L’obbligo di indossare la mascherina a scuola per bambini e preadolescenti al di sotto dei dodici anni deve scomparire dai Dpcm. A stabilirlo, con un decreto firmato il 1° marzo, dal presidente Franco Frattini, è il Consiglio di Stato che si è espresso sul ricorso presentato da due genitori di Bolzano contro la Presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero della Salute, dell’Interno e dell’Istruzione, la Provincia autonoma di Bolzano e il dirigente scolastico dell’istituto frequentato dalla figlia.
Una bambina di 9 anni perfettamente sana che, nei mesi scorsi, aveva iniziato a manifestare malesseri e difficoltà respiratorie associate all’uso prolungato della mascherina indossata in classe per lunghe ore, come previsto dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri diramato lo scorso 3 novembre. I genitori, preoccupati, avevano portato la bimba da un cardiologo e da uno pneumologo: in seguito a indagini specifiche, entrambi avevano rilevato valori anomali e preoccupanti di ossigenazione, pressione sanguigna e pulsazioni cardiache. Valori che prima di indossare il dispositivo di protezione risultavano assolutamente nella norma ma si incrinavano in modo allarmante durante il periodo di utilizzo della mascherina, per poi tornare a stabilizzarsi dopo averla tolta.
I certificati medici «non sufficienti»
La famiglia aveva presentato i certificati medici a scuola ma non erano stati ritenuti sufficienti perché la figlia possa essere esentata dall’utilizzo della protezione su naso e bocca. Così i genitori si erano rivolti all’avvocato Francesco Scifo che, nel suo studio di Cagliari, con la collega Linda Corrias si occupa di tutela dei diritti umani. I due legali, noti per le loro battaglie nel rispetto dell’applicazione di convenzioni internazionali ratificate dall’Italia, avevano seguito nelle settimane precedenti il caso analogo di un ragazzino sardo che, partendo da un quadro clinico perfettamente normale, aveva manifestato problematiche respiratorie e polmonari identiche a quelle della bambina altoatesina. E così gli avvocati sardi avevano impugnato davanti al Tar del Lazio, competente per tutta l’Italia per quanto riguarda i provvedimenti emessi dalle amministrazioni centrali, il Dpcm del 3 novembre e i tre decreti ministeriali successivi. Azione a seguito della quale allo studio legale di Cagliari erano letteralmente piovute richieste da tutta Italia: circa 1.400 le famiglie che si sono rivolte agli avvocati Scifo e Corrias per segnalare identiche problematiche riscontrate dai loro figli e l’impossibilità di farli esentare dall’obbligo della mascherina a scuola pur a fronte di referti medici inoppugnabili. Fra queste famiglie anche dal Veneto e dall’Emilia Romagna.
Bambini e adulti
“È un problema vastissimo, con migliaia di casi su scala nazionale che abbiamo affidato ad altri colleghi e associazioni - spiega l’avvocato Scifo -. Non è stata fatta alcuna valutazione di impatto preventivo sull’utilizzo di questi dispositivi di protezione in minori tra i 6 e i 12 anni”. Una fase particolare dello sviluppo, con esigenze di ossigenazione maggiore rispetto agli adulti. “Il governo ha trattato questa fascia di età in modo assolutamente analogo agli adulti, in violazione delle prescrizioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità e dell’Unicef che prevedono la non applicabilità dell’uso indiscriminato e generalizzato delle mascherine che causano un danno gravissimo allo sviluppo - prosegue il legale -. Abbiamo agito perché avevamo conoscenza di queste direttive internazionali. Il governo è convenuto davanti al Tar del Lazio che ha inizialmente rigettato le nostre richieste cautelari”. Di qui, l’istanza al Consiglio di Stato che, invece, le ha accolte “sospendendo - cita il decreto - l’esecutorietà degli atti impugnati e in particolare l’obbligo di indossare il dpi (dispositivo di protezione individuale) per l’intera durata della giornata scolastica”. Nel frattempo il Dpcm é stato sospeso per la parte ricorrente e al governo è stato prescritto di disporre, nel nuovo decreto, un adeguamento della previsione per tutti i minori. Il prossimo 25 marzo è fissata l’udienza collegiale davanti al Consiglio di Stato, a Roma, dove l’amministrazione presenterà le sue difese. Compariranno i difensori delle parti citate: la Presidenza del Consiglio dei ministri e i ministeri della Salute, dell’Interno e dell’Istruzione».
Tratto da: https://www.terranuova.it/News/Genitori-e-figli/Consiglio-di-Stato-Via-dai-Dpcm-l-obbligo-di-mascherina-a-scuola-per-bambini-sotto-i-12-anni